Il cuore in una lettera!

Miei cari Amici delle Stelle,
oggi desidero darvi il mio buongiorno con le parole del professor Pietro Carmina, vittima insieme ad altre creature, della tragedia di Ravanusa.

Sono parole cosi belle, sentite, che sembra quasi si sentirlo parlare a voce alta, con tanta emozione. L'ho immaginato, impegnato nel scrivere il suo congedo dalla scuola, dopo 43 anni, desideroso di lasciare per l'ultima volta, da professore, un messaggio di bene ai suoi ragazzi.

La sua letterina è stata pubblicata dai suoi allievi, restituendogli con gratitudine tutto ciò che lui aveva fatto per loro, con grande amore.
Il Professore, nel suo discorso ai ragazzi, prima di andare in pensione, racconta di un autobus, che staziona nelle diverse fermate, che sono le età della nostra vita. E che, in questa terribile tragedia, lo ha portato, con il suo autobus, verso l'infinito.


Un abbraccio stellare a tutti voi, con queste parole che toccano le corde del cuore,
Grazia

"Ai miei ragazzi, di ieri e di oggi.
Ho appena chiuso il registro di classe per l'ultima volta, in attesa che la campanella liberatoria li faccia sciamare verso le vacanze, mi ritrovo a guardare i ragazzi che ho davanti.
E, come in un fantastico caleidoscopio, dietro i loro volti ne scorgo altri, tantissimi, centinaia, tutti quelli che ho incrociato negli ultimi 43 anni. Di parecchi ricordo tutto, anche i sorrisi, le battute, i gesti di disappunto, il modo di giustificarsi, di confidarsi, di comunicare gioie e dolori, di altri solo il viso e il nome.... sono arrivato al capolinea e il magone più lancinante sta non tanto nell'essere iscritto di diritto al club degli anziani, quanto nel separarmi da questi ragazzi.
A tutti credo di aver dato tutto quello che ho potuto, ma credo anche di avere ricevuto molto di più.
Vorrei che sapeste che una delle mie felicità consiste nell'essere ricordato, una delle mie gioie è sapervi affermati nella vita, di avervi spiegato che la vita non è un gratta e vinci: la vita si abbranca, si azzanna, si conquista.
Ho imparato qualcosa da ciascuno di voi, vi chiedo scusa se qualche volta non ho prestato il giusto ascolto....un'ultima raccomandazione mentre il mio pullman si sta fermando: usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha; non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi, infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordete la vita, non 'adattatevi', impegnatevi, non rinunciate!
Il pullman è arrivato. Io mi fermo qui. A voi, buon viaggio".
Pietro Carmina