Un abbraccio cosmico!

Miei cari Amici delle Stelle,
in questa caldissima domenica, degna di Marte in Leone, desidero raccontarvi di una bella amicizia.

Dovete sapere che sono, da sempre, una discreta fan dei Mondiali di calcio: lo so, non si direbbe, ed effettivamente non mi butto a capofitto negli stadi e neppure festeggio adagiata su automobili che sfrecciano all'impazzata rumoreggiando per la vittoria, ma amo guardare le partite, in particolare quelle che vedono la nostra Nazionale in campo. Alfredo si prepara con cura, tira fuori la bandiera che apparteneva a suo nonno, quando inizia l'inno ci emozioniamo ogni volta come se fosse la prima. Credo che questo avvenga in molte case italiane, e non cesso mai di stupirmi per il silenzio che regna sovrano prima che inizi la partita: sembra quasi che il mondo si fermi, non c'è traffico, nessuno discute, tutti vogliono arrivare a casa per soffrire davanti al video.

Ieri sera è stato un bel momento, quando Mancini ha abbracciato Vialli: tutti abbiamo vissuto quell'abbraccio come qualcosa di nostro, che celebrava non solo un rapporto che dura da oltre 30 anni (Saturno docet!), ma ci siamo sentiti parte di quel sodalizio così importante, che testimonia il supporto di un amico verso un compagno di strada colpito da un male inesorabile, ma non emarginato ne' abbandonato a se' stesso.

Chi di noi non ha vissuto un momento difficile, e ha potuto contare su pochi, pochissimi nella maggior parte dei casi, amici che tendevano una mano?
E quanti di noi, nel momento della gloria, hanno ricordato chi li aveva aiutati, nel silenzio, lavorando duramente, per arrivare fino a li? Capita di rado, ma capita.
Tutti noi sappiamo che Gianluca Vialli ha avuto gravi problematiche di salute: Roberto Mancini lo ha voluto con sè, per una delle sfide più importanti della sua carriera. Quando gli domandano della malattia dell'amico, con garbo glissa, è evidente che non desidera che si entri nel pericoloso ambito della compassione, perchè lo ha scelto, ed è stato a sua volta scelto, per quella sintonia che si crea tra loro, capace di diventare punto di difesa o di attacco, a seconda del momento.

Ha voluto dargli una grande opportunità, quella di sentirsi normale, privilegiando la bravura e la tecnica che ben conosce, dopo anni di frequentazione. Sembra una banalità, ma non lo è affatto: a volte mi capita, come a tutti voi, del resto, di vedere persone che vengono scansate, messe da parte, la compassione può trasformarsi in una scusa per scomparire, e abbandonare, letteralmente, chi soffre e chiede aiuto, o, semplicemente, una opportunità. Vedere quell'abbraccio, ieri sera, mi ha dato gioia: un amico grande, sa tirare fuori il meglio di te, e ne sarà ripagato perchè potrà contare a sua volta su fedeltà, forza vitale, entusiasmo. Condividere una vittoria, attraverso uno scatto fotografico che resterà molto a lungo nei nostri cuori, ci ha insegnato che condividere vittorie (e sconfitte!), è una questione di alchimia e di universalità.

Sentirsi sostenuti è fondamentale, per vincere e soprattutto per vivere. O anche solo per partecipare a un rito collettivo
vissuto, tutti insieme. Si aprono nuove strade, diverse tra loro, che conducono alla medesima Carta del Cielo, alla realizzazione di un destino comune. 
Un abbraccio di Buona Domenica a tutti voi,
Grazia

Torino, 27 Giugno 2021