Le note celestiali di Morricone!

Miei cari Amici delle Stelle,
pochi giorni fa Ennio Morricone ci ha lasciati per raggiungere il Cielo. Oggi desidero dedicare a questo compositore, straordinario per grandezza e altrettanta modestia, i miei commenti stellari, un inchino alla sua musica, che ci ha accompagnati per decenni e resterà per sempre come patrimonio dell’umanità.
Conservo di lui il ricordo di quando si recò negli Stati Uniti per ritirare il premio Oscar. Quasi spaesato, in compagnia della moglie che gli aggiustava il papillon, sul palco tirò fuori dalla tasca un foglietto stazzonato, ringraziando tutti coloro che gli avevano voluto donare il prezioso riconoscimento. Sembrava quasi avesse fretta di ritirarsi, tornando nel suo mondo delle note musicali, lontano dalla pazza folla. Nessuna esagerazione e tanta umiltà, capace di suscitare commozione da parte di tutti noi, mentre raccontava, tenendo la magica statuina in mano, che componeva le sue straordinarie melodie in cucina e si interrompeva quando la moglie lo reclamava per fargli fare commissioni.
Scorpione Ascendente Leone, con un brillante e volitivo Giove al Medio Cielo, Ennio era nato in una famiglia di modeste condizioni economiche. Il papà era un trombista (‘Si dice trombista e non trombettista!’, correggeva gentilmente) che lo avviò alla musica, scegliendo anche per lui la tromba, strumento musicale che gli avrebbe consentito, rispetto ad altri, maggiori possibilità di lavoro in campo musicale.

Carta del Cielo di Ennio Morricone, nato il 10 Novembre 1928 alle ore 22 e 25 a Roma

Ennio non dimenticò mai la povertà della gioventù, e per tutta la vita il timore di non avere lavoro e dunque di non poter provvedere alle esigenze economiche della famiglia, lo spinse ad accettare anche opportunità meno nobili dal punto di vista musicale, ma più remunerative. Raccontava che, giovanissimo, la notte lavorava nei locali e una volta conosciuta la futura moglie, temendo che lei non lo volesse come corteggiatore perché suonava la tromba, trovò un simpatico artificio: nascondeva la tromba in una valigia più grande, in modo che non si capisse di cosa si trattava, e andava in lungo e in largo, con il suo ingombrante bagaglio, a suonare.
Piace nel suo Tema Mercurio angolare, espressione della capacità di meravigliarsi sempre di tutto ciò che ancora non si conosce ed è possibile apprendere, misurandosi con nuove sfide, dalla musica leggera alla composizione di opere. L’impegno era sempre il medesimo, vissuto con dinamiche romanzesche: in una delle ultime interviste raccontò di quando gli venne chiesto di riadattare, a distanza di 20 anni, una canzone di Laura Pausini. Disse, in stile scorpionico, che si era “ammazzato di lavoro”, e aveva vissuto questa prova come terribile, anche sfiancante. In questo senso, la drammatizzazione delle componenti di Quinta Casa, si configura come tappa necessaria per elaborare le composizioni, che erano frutto di sofferenza e anche di un perfezionismo che risultava talvolta incomprensibile a chi commissionava le sue produzioni.
Mercurio è in Bilancia, seguito da Luna e Sole in Scorpione: non devono trarre in inganno l’apparente tranquillità e il garbo, che nascondono una personalità definita, caparbia, anche rancorosa, all’occorrenza. Diversi registi parlando di lui, dissero che era amabile, a condizione di avere carta bianca sulla composizione. In caso contrario, diventava scorbutico, scontroso, permaloso, come del resto esprime bene il suo Marte in Cancro. Lilith, Saturno e Venere in Sagittario in Quinta Casa incuriosiscono un attento lettore della sua Carta del Cielo: essendo questa Casa il palcoscenico della vita, stupisce che un uomo di così grande successo (di cui probabilmente non si è mai reso conto completamente) presenti queste componenti tutt’altro che facili. Essendo in Sagittario, spiegano bene come mai detestasse viaggiare: Oliver Stone lo costrinse ad andare due volte negli Stati Uniti, per una colonna sonora, fatto che lo irritò notevolmente. Al tempo stesso, provava la sofferenza delle luci della ribalta, prediligendo quella ‘stanza dei bottoni’ che si era costruito, nella sua grande casa a Roma, nella quale chiudeva a chiave il suo studio per evitare che i figli gli rubassero i 45 giri che custodiva. Saturno e Lilith si rispecchiano bene in un aneddoto che lo stesso Morricone raccontò, con lieve tristezza: il famoso registra Kubrick lo contattò per la colonna sonora del film Arancia Meccanica. Non se ne fece nulla, e a distanza di tempo venne a sapere che era stato Sergio Leone, con il quale vedremo tra poco la Comparazione, a telefonare a Kubrik per dirgli che Morricone era impegnato con lui e che, per cortesia, non lo disturbasse più.
Ma, andiamo per ordine, dedicandoci alla Luna Nuova Prenatale di Morricone, che appartiene al Segno della Bilancia.

Luna Nuova Prenatale di Ennio Morricone – 13 Ottobre 1928 – Ore 15 e 56 GMT a Roma

Sole e Luna si trovano in Settima Casa (si può ragionevolmente sfatare il mito della volubilità sentimentale, dato che Morricone ha avuto un longevo matrimonio!), seguiti da Mercurio e Venere in Scorpione, espressione della sofferenza reale, ma tappa necessaria, per le sue meravigliose composizioni. Lilith è sul finire dell’Ottava Casa seguita da Saturno in Nona, entrambi in Sagittario: il rovello della povertà e di non poter provvedere alla famiglia, e i viaggi, vissuti come lontananza forzata dalla famiglia (Marte in Quarta Casa). Degno di nota Urano all’Ascendente, la musica, le invenzioni e gli artifici per rendere originali le canzoni, cui si dedicò agli inizi della carriera. Giove in Toro che precede la Seconda Casa, che ospita il Nodo della Luna, è rassicurante per il futuro finanziario, come del resto il magnifico triangolo che il Pianeta forma con Nettuno in Vergine e il terzo punto, al Medio Cielo. Venere in Ottava Casa, in Scorpione, preceduta da Mercurio è indizio del suo amore per la musica, di quell’innamoramento che durò tutta la vita verso quelle note che sapeva mettere in fila con grazia, regalando armonia ai suoi più disparati ed eterogenei. Forse, con un pizzico di possessività che lo spingeva, a volte, a tenere per sé le sue composizioni, preferendo non divulgarle al pubblico. Nell’Ottava Casa vediamo anche l’eredità musicale lasciatagli dal padre musicista e da lui trasmessa: il figlio Andrea è direttore d’orchestra.

La carriera di Morricone fu caratterizzata da eventi (apparentemente) casuali, che si intrecciarono uno dopo l’altro, dopo anni di incertezze professionali ed economiche. Morricone possedeva, a detta di tutti, un vero talento, ma l’occasione giusta non si presentava e soprattutto, la natura scorpionica di nascita non era avvezza a compromessi di alcun genere, ne’ incline a percorrere scorciatoie.
Il 1964 fu l’anno della svolta, anche se lui non lo sapeva ancora, poiché non aveva ancora smaltito l’enorme delusione avuta dalla RAI. Nel 1958, infatti, era stato assunto da Mamma RAI. Fu la collaborazione più breve della sua vita professionale: un giorno soltanto, e poi le dimissioni, non appena gli comunicarono che gli sarebbe stata preclusa ogni possibilità di carriera e che le musiche da lui composte, in quanto dipendente dell'ente radiotelevisivo pubblico, non sarebbero state trasmesse. Preso atto di questo, il giorno stesso Morricone si ritirò, rinunciando ad una pregevole opportunità, per questioni di principio.
Il Tema Progresso 1958 mostra un elemento insidioso: la Luna che è vicina a Lilith, seguita da Mercurio, Sole e Saturno. Pur non potendo contare su una stabilità finanziaria – Urano in Ottava Casa – Morricone non ci pensa due volte, e rinuncia, senza rimpianti. L’accumulo in Quarta Casa giustifica il freno professionale, il quadrato Urano/Marte la precarietà finanziaria non ancora risolvibile. 

Tema Progresso di Ennio Morricone per l’anno 1958

Il primo segnale di cambiamento arriva nel 1962, quando Morricone avvia una proficua collaborazione con Edoardo Vianello, arrangiando alcune sue famosissime canzoni: Pinne fucile ed occhiali, Guarda come dondolo, al quale seguiranno Abbronzatissima e Hully gully. Eseguendo la Comparazione tra i due artisti, appare illuminante la congiunzione Urano-Luna di Vianello nella Decima Casa di Morricone: attraverso le sue canzoni, Morricone si dedica ad un settore, quello ritenuto dai più ‘nobili’ meno adeguato, ma certamente più remunerativo. E’ questo un tratto di Morricone che mi ha sempre colpita, e che ritengo essere la chiave del suo successo: fare di tutto, imparare tutto, misurarsi con proposte di ampio raggio, mantenendo sempre un atteggiamento serio e coscienzioso, sia che si trattasse di canzonette, sia di opere di altissimo livello. Un eclettismo globale e generoso, nell’ambito del quale la creatività fluiva da un settore all’altro, rendendolo estremamente duttile e sensibile.
Vianello inserisce il Nodo della Luna non distante dal Sole di Morricone, e Marte dei due è in Cancro: un rapporto di reciproco rispetto, nel quale ci si misurava, all’occorrenza, ma con un obiettivo comune: sfondare le porte della musica e creare successi!

Comparazione tra Ennio Morricone ed Edoardo Vianello, nato il 24 Giugno 1938 alle ore 06 e 45 a Roma

Ancora più interessante è il rapporto con Gino Paoli: Morricone nel 1963 creerà gli arrangiamenti di Sapore di sale, canzone che divenne famosissima e che regalò ad entrambi una certa notorietà:

Comparazione tra Ennio Morricone e Gino Paoli, nato il 23 Settembre1934  alle ore 17 e 00 a Monfalcone (Go)

Paoli inserisce Urano al grado su Giove di Morricone, che restituisce Giove su Mercurio di Paoli: si tratta di una collaborazione che, pur essendo estemporanea, porterà vantaggi e riconoscimenti ad entrambi. Urano di Morricone sulla Luna di Paoli forse rivela la brevità della collaborazione, probabilmente perché il destino aveva in serbo nuovi percorsi per il nostro musicista!

Il 1964 è davvero l’anno della svolta, grazie ad una importante collaborazione che Morricone avviò con la RCA, società di produzione musicale che versava in cattive acque, che lui risollevò dal fallimento.
Morricone è quasi commovente, in una intervista di pochi anni fa, ricordando con gratitudine l’opportunità ricevuta.
A titolo di curiosità, ho cercato i dati di nascita della RCA Records, che era proprietaria della filiale italiana, di cui non è stato possibile reperire la data.
La RCA Records, nata qualche anno dopo Morricone, era destinata a portare fortuna a quest’uomo, che avrebbe ricambiato l’opportunità che aveva ricevuto, attraverso una serie di 45 giri che avrebbero riscosso un enorme successo! Comparazione tra Ennio Morricone e RCA Records, nata il 15 Marzo 1929 a New York (Ora non conosciuta)

Il sodalizio è davvero positivo, sia dal punto di vista della visibilità, sia dal punto di vista finanziario. Venere di RCA si inserisce al Medio Cielo di Morricone, sul suo Giove, seguita da Giove, Luna e Nodo della Luna. Da quel momento in poi cessano le preoccupazioni finanziarie per Morricone (che, tuttavia, non smise di lavorare alacremente in tutti i settori della musica, timoroso di non poter godere a lungo della stabilità acquisita con fatica), e la sua figura diventa significativa, anche a livello internazionale. Neppure i successi acquisiti, tuttavia, scuotono Morricone dal suo rifugio romano: preferiva lavorare in Italia, e nessuno poteva convincerlo del fatto che negli Stati Uniti avrebbe avuto un successo ancora più significativo. Del resto, per lui era più importante vivere i suoi Pianeti in Quarta Casa, che gli regalavano armonia e concentrazione, in solitudine, piuttosto che dedicarsi al jet-set, cui fu decisamente allergico!
Qui si dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che un confronto con superiori, direttori, titolari, con la data di nascita dell’azienda in cui si presta la propria opera, può dire molto di come evolverà il reciproco impegno!

Morricone fu fedelissimo a Sergio Leone, anche dopo la sua morte (come solo uno Scorpione sa essere!)
Racconta lui stesso come avvenne il suo secondo incontro con lui, perché i due si erano sfiorati, inconsapevoli bambini di quello che la vita aveva in serbo per loro, alle scuole elementari. Racconta Morricone:
“Alla fine del 1963 un giorno squillò il telefono di casa: ‘Buongiorno, mi chiamo Sergio Leone.’
L’interlocutore si qualificò come regista e senza farla troppo lunga aggiunse che mi sarebbe venuto a trovare di lì a poco per discutere dettagliatamente di un suo progetto.
All’epoca vivevo a Monteverde Vecchio. Il cognome Leone non mi era nuovo, ma appena me lo ritrovai davanti sulla porta di casa qualcosa nella mia memoria si attivò immediatamente. Notai da subito un movimento del labbro inferiore che mi ricordava qualcosa: quell’uomo assomigliava ad un ragazzino che avevo conosciuto in terza elementare. Gli chiesi: ‘Ma tu sei Leone delle elementari?’ E lui: ‘E tu Morricone che veniva con me a viale Trastevere? Da non crederci!’

 Comparazione tra Ennio Morricone e Sergio Leone, nato il 3 Gennaio 1929 alle ore 00 e 30 a Roma

La comparazione tra i due geni mostra molte similitudini, date dal fatto che nacquero a poca distanza temporale uno dall’altro; tuttavia emerge il piacere di lavorare insieme, anche se a distanza (ognuno nel suo mondo) dato che Leone inserisce Sole e Mercurio in Capricorno nella Sesta Casa di Morricone e la Luna in Bilancia, nella sua Terza Casa. Il reciproco confronto non nasconde confronti serrati (Leone con Marte opposto a Saturno di nascita, a pesare su Venere di Morricone), ma anche l’unità di intenti, con il doppio Giove al Medium Coeli…e Venere di Leone sulla cuspide dell’Ottava Casa del musicista, portatore di soddisfazioni anche finanziarie.

Si legge nella biografia di Morricone: ‘La prima colonna sonora che scrisse per Leone fu per il film 'Per un pugno di dollari', nel 1964, proseguendo per tutta la serie successiva di spaghetti-western diretti dal regista romano: 'Per qualche dollaro in più', 'Il buono, il brutto, il cattivo', 'C'era una volta il West' e 'Giu' la testa'. Un sodalizio che durò fino all'ultimo film di Sergio Leone, il gangster-movie 'C'era una volta in America'.
Per il suo debutto in 'Per un pugno di dollari' Morricone dovette usare uno pseudonimo. La casa di produzione Jolly Film di Papi e Colombo, infatti, pensò che nomi americani avrebbero reso più 'credibile' un film western e chiesero agli italiani di trovare uno pseudonimo. "Scelsi Bob Robertson, che significa il figlio di Roberto Roberti - ricordò Sergio Leone - e così facendo dedicai il film a mio padre. Volontè diventò John Wells e Ennio Morricone fu Dan Savio. Ma la cosa davvero buffa accade anni dopo, quando, in seguito al successo dei miei western, ci furono dei casi di registi americani che scelsero uno pseudonimo italiano".

Interessante verificare i transiti dell’uscita del primo film di questo duetto straordinario, sul Tema Integrato tra regista e musicista. ‘Per un pugno di dollari’ uscì il 12 settembre 1964:

Transiti del 12 Settembre 1964 sul Tema Integrato Morricone – Leone

Giove cammina sul Nodo della Luna del Tema Integrato e la Luna in Sagittario è molto vicina alla congiunzione sagittariana di Mercurio, Lilith, Sole e Saturno. Da un lato la grande visibilità, anche internazionale, dall’altro forse il rimpianto per aver dovuto utilizzare uno pseudonimo e, con Saturno in Sesta Casa, il lungo lavoro insieme che proseguì negli anni. Il blocco di 4 pianeti in Vergine all’Ascendente fa capire come il film fosse il frutto di un duro lavoro, capace di proiettare la fama di regista e musicista all’estero. Lilith conferma la piccola mistificazione relativa all’uso di pseudonimi anglosassoni….

Se ci dedichiamo ai Transiti di quel giorno sul Tema di Morricone, vediamo bene come Nettuno si trovi vicino al suo Sole: in diverse interviste dichiarò che quella colonna sonora non gli piaceva affatto, e forse Nettuno rivela una sorta di incredulità per un successo che lo stupì profondamente.
Finalmente gli anni delle intermittenze finanziarie terminarono, come si vede dalla concentrazione di Pianeti in Seconda Casa. 

Transiti del 12 Settembre 1964 sul Tema Natale di Ennio Morricone

Leggendo del sodalizio tra Morricone e Leone, mi sono quasi commossa nel vedere quanto Morricone fosse rimasto fedele all’amico: “Io e Clint Eastwood non ci sentiamo mai. Per via dei film di Leone. Il grande pubblico ci vede come due vecchi amici, quasi compagni di scuola, ma in realtà non musicai mai un suo lavoro. Devi sapere che, quando divenne regista, Eastwood mi chiamò. Io dissi di no per riguardo nei confronti di Leone. Non me la sentivo di fare le musiche per lui, che aveva recitato nei film di Sergio, mi sarebbe sembrato un tradimento della nostra amicizia. Parrà assurdo, ma è così. Mi contattò due volte, poi capì il mio pensiero e non lo fece più. Mi sentii sollevato quando seppi che aveva cominciato a comporsi le musiche da solo. “Meno male”, mi dissi.’

Come sempre, ci sono corsi e i ricorsi nella vita, e Clint Eastwood fu colui che gli consegnò il Premio Oscar, alla carriera, nell’ indimenticabile serata del 25 febbraio 2007:

Transiti del 25 Febbraio 2007 sul Tema Natale di Ennio Morricone

Una vera e propria standing-ovation accompagnò la consegna del prestigioso riconoscimento, che commosse tutto il mondo: Venere vibrava su Urano natale, preceduto da uno Stellium in Ottava Casa. Lo stellium in Ottava Casa gli dava la percezione di un successo che sarebbe andato ben oltre la sua morte… interessante la sovrapposizione di Giove a Saturno: il rincrescimento di avere quasi 80 anni, e la sensazione scorpionica di non avere più troppo tempo davanti a se’ per godersi l’eco di quel successo.
Morricone, composto ma visibilmente emozionato, tirò fuori dalla tasca un biglietto e lesse ai presenti. La sua vena scorpionica non poteva che esprimersi attraverso un pensiero a tutti coloro che avrebbero meritato il premio che lui riceveva, senza successo:

«Voglio ringraziare l'accademia per questo onore che mi ha fatto dandomi questo ambito premio, però voglio ringraziare anche tutti quelli che hanno voluto questo premio per me fortemente, e hanno sentito profondamente di concedermelo. Veramente; voglio ringraziare anche i miei registi, i registi che mi hanno chiamato con la loro fiducia, a scrivere musica nei loro film, veramente non sarei qui se non per loro. Il mio pensiero va anche a tutti gli artisti che hanno meritato questo premio e che non lo hanno avuto. Io gli auguro di averlo in un prossimo vicino futuro. Credo che questo premio sia per me, non un punto di arrivo ma un punto di partenza per migliorarmi al servizio del cinema e al servizio anche della mia personale estetica sulla musica applicata. Dedico questo Oscar a mia moglie Maria che mi ama moltissimo [...] e io la amo alla stessa maniera e questo premio è anche per lei.»

Maria, la moglie amata di Morricone. Un rapporto davvero straordinario, che ebbe inizio con un incidente:
si erano conosciuti e lui subito era rimasto bene impressionato da lei, che tuttavia non sembrava particolarmente interessata. Poi lei ebbe un incidente, e lui con rara caparbietà andò a trovarla in ospedale, tutti i giorni, con il preciso intento di farla innamorare. Una sfida scorpionica, che vinse, con il matrimonio che venne celebrato il 13 ottobre 1956: 

Carta del Cielo del Matrimonio di Ennio Morricone: 13 Ottobre 1956 alle ore 12 a Roma

Se eseguiamo il Tema del Matrimonio ipotizzando l’ora delle 12, notiamo come il Sole sia in Bilancia in Decima Casa, preceduto da Mercurio e seguito Nettuno (la realizzazione importante di lui in campo artistico), Saturno in Undicesima Casa (pochi amici e una vita ritirata) e una complicata congiunzione di Luna a Lilith in Acquario, in Seconda Casa. Potrebbe stupire una posizione del genere, per la moglie di un musicista apprezzato in tutto il mondo. E’ lo stesso Morricone, in una intervista rilasciata qualche tempo fa, a dare una interpretazione che io trovo davvero calzante: “Come si fa a stare con settant’anni con la stessa donna? Ora non usa più. La domanda andrebbe fatta a mia moglie: è stata bravissima lei a sopportare me. Vivere con uno che fa il mio mestiere non è facile. Attenzione militare, orari rigorosi, giornate intere senza vedere nessuno. Sono un tipo duro, innanzitutto con me stesso e di conseguenza con chi mi sta attorno. Altrimenti i risultati non arrivano. Il successo viene certo dal talento ma più ancora dal lavoro, dall’esperienza e, ripeto, dalla fedeltà alla propria arte come alla propria donna. Perché nell’amore come nell’arte, la costanza è tutto. Non so se esistano il colpo di fulmine o l’intuizione soprannaturale. So che esistono la tenuta, la coerenza, la serietà, la durata. Mi sono dato la regola di dare il meglio, sempre. Anche se non sempre ci si riesce.”

E’ all’amatissima moglie che Morricone invia un pensiero speciale, nel suo necrologio. Da bravo Scorpione non poteva che scriverlo lui stesso, e ne indica la motivazione: "C'è solo una ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata: non voglio disturbare".
Anche il suo congedo è stato umile, come solo sanno esserlo le grandi anime.

Per concludere non ho potuto trattenermi dal dare un’occhiata al Grado Sabiano dell’Ascendente: 8° Leone. Scoprendo un ‘fuoco dal quale si elevano grandi fiamme che illuminano un’aureola centrale triangolare che contiene un occhio al suo centro’. Si tratta di un ‘Grado di attività dello spirito’. Ancora una volta la definizione è perfettamente attinente al personaggio e alla sua straordinaria fiamma interiore! Con questa preziosa immagine, desidero inviare il mio pensiero di riconoscenza a questo strordinario personaggio che resta con noi, attraverso le sue indimenticabili musiche celestiali!