Fin dalla notte dei tempi...

Risale alla notte dei tempi la consuetudine dell’uomo a osservare i fenomeni celesti: le fasi della Luna, il cambiamento delle stagioni, il ciclo delle prime coltivazioni, le inquietanti eclissi, il moto solare più lento in inverno e più veloce in estate… la Luna quale corpo celeste più veloce e visibile esprimeva con chiarezza il veloce mutare della vita umana, la cui aspettativa era assai breve. I cieli del Medio Oriente, oggi drammaticamente colpiti da conflitti profondi, offrirono a sacerdoti/astronomi attenti osservatori meravigliose visioni, oggi irripetibili (‘Ma dove sono le stelle? Dove sono gli empirei azzurri? Un soffitto li oscura e mille luci di durata effimera prendono il posto di quelle eterne del cielo’, scrive nel suo diario Mary Shelley, il 7 febbraio 1822)
Stelle di straordinaria lucentezza e fulgore che ben presto divennero partecipi e protagoniste di costellazioni e connessioni con la vita umana. Le stesse denominazioni delle medesime richiamano importanti concetti astro-simbolici: la stella Antares, temuta dominatrice del segno dello Scorpione (forse in assoluto la costellazione più riconoscibile in cielo per forma e similitudine al celebre aracnide ispiratore), significa letteralmente ‘anti Ares’, registrando un periodo dell’anno, l’autunno, in cui la costellazione primaverile dell’Ariete, dominata da Ares/Marte, non risulta visibile. L’etimologia delle denominazioni celesti (quando ancora non si era diffuso l’uso della numerazione delle stelle con i codici alfanumerici della moderna astronomia) costituisce un percorso affascinante: oggi le stelle, pur lentissime nel loro movimento osservato dalla nostra vecchia Terra, non occupano più le posizioni di tempi mitici in cui si è manifestata la connessione profonda tra Cielo e Terra, Macro e Microcosmo. Un tempo filosofi, astronomi, matematici e persone di cultura non potevano esimersi dallo studio dell’Astrologia, spesso interpretata in modo fatalistico e deterministico (Non cade foglia che il pianeta non voglia…).

Il cammino della decifrazione celeste iniziò in Mesopotamia, la celebre ‘terra tra due fiumi’, e si diffuse attraverso le civiltà affacciate sul Mediterraneo: in Grecia e in Egitto, prima di tutto, e più tardi a Roma. Ne fanno fede molteplici reperti, composizioni, veri e propri poemi, come quello del romano Manilio (Astronomicon) e più tardi dell’egizio Tolomeo, che seppe raccogliere nel famoso ‘Tetrabiblos’, trattato dei 4 libri, la sapienza astrologica che si era tramandata fino al II secolo dopo Cristo. Il terribile incendio che distrusse la biblioteca di Alessandria ci impedisce di risalire alle sue fonti, che erano comunque precise, circostanziate, ben codificate. L’abitudine di redigere oroscopi individuali giunse piuttosto tardi: si tendeva a studiare preferibilmente il destino dei grandi personaggi: sovrani, condottieri, eroi.
La nascita della disciplina astrologica può essere fatta risalire intorno al V secolo avanti Cristo, c’è chi dice che i segni fossero dapprima 10, poi 11 e infine 12 , ma è evidente che trattandosi di una ripartizione della sfera celeste (o anche semplicemente di una circonferenza) ben difficilmente era possibile trovare sottomultipli aritmeticamente accettabili: la ripartizione di 360° per 12 appare come la più semplice e intuitiva, accompagnata da quella per 36 che dà luogo ai Decani,3 per ogni segno, anch’essi con il loro governatori celesti.

La stella Sirio (appartenente alla costellazione non zodiacale del Cane Maggiore) domina la scena astrologica egizia, con l’osservazione della tracimazione annuale del Nilo, che iniziava esattamente quando all’alba la splendida stella si levava con il Sole, dando inizio a un fenomeno agricolo fondamentale per l’agricoltura nella valle del Nilo. Un evento che consentiva di calcolare il calendario con estrema precisione… i sacerdoti egizi erano in grado di determinare le date delle eclissi per millenni, chiamandole serie di Saros (ne è iniziata una nel luglio scorso, durerà fino al 3237 e contiene 72 eclissi); codificarono inoltre gli angoli fondamentali dell’Oroscopo: Ascendente, Discendente,Medium Coeli, Imum Coeli, base della moderna interpretazione della Carta del Cielo individuale e il rapporto ‘fisico’ tra il Cielo e l’individuo, attraverso le corrispondenze patologiche relative a ciascun segno: all’Ariete la testa, al Toro collo e gola, ai Gemelli braccia e polmoni, al Cancro lo stomaco, al Leone il cuore, alla Vergine l’intestino, alla Bilancia le vie urinarie, allo Scorpione i genitali, al Sagittario fegato e cosce, al Capricorno ginocchia ed ossa, all’Acquario i polpacci, ai Pesci piedi e sistema linfatico. Abbinamenti che ancora oggi funzionano alla perfezione!

Tra i Greci illustri che si occuparono di Astrologia troviamo i più celebri filosofi, da Talete a Eraclito, a Pitagora, Arato, Aristarco, Ipparco, Aristotele, fino al già citato Claudio Tolomeo, autore di una vera e propria Bibbia astrologica. A Roma famosi personaggi storici erano ben preparati nell’arte delle stelle: da Giulio Cesare esperto in AstroMeteorologia ad Augusto, Tiberio, Nerone, Domiziano, Adriano (bellissimi i riferimenti astrologici inseriti da Marguérite Yourcenar nel suo capolavoro ‘Memorie di Adriano’), fino a Cicerone, che combatté una vera e propria battaglia contro il fatalismo astrale (ma allora, si domandava, tutti coloro che perirono nella battaglia di Canne avevano lo stesso oroscopo?) .

Non mancarono studiosi delle stelle tra i primi Cristiani, pur con alterne vicende. Ne furono coinvolti un imperatore come Costantino e lo stesso S. Agostino, che in gioventù aveva addirittura pensato di fare dell’Astrologia una professione. Alcuni studiosi cercarono di conciliare Astrologia e Religione, con incerti risultati, soprattutto a proposito del libero arbitrio, che un’interpretazione deterministica dell’oroscopo sembrerebbe in qualche modo negare o attutire.

Magnifico fu l’apporto offerto alla disciplina astrologica da parte dei formidabili astronomi arabi, molti dei quali mostrarono grande talento astronomico/astrologico. Nomi come Albumasar, Al-Battani, Al-Kindi e Al-Biruni sono universalmente noti, portatori di una Conoscenza straordinariamente evoluta. ‘Le sette principesse’, poema arabo scritto dal poeta Nezami, vissuto ai tempi di Dante, tratta della vita del principe Bahram Gur (il nome significa Marte) , del suo oroscopo e della sua salita al trono (‘Gli Astrologi, alchimisti del Cielo, dotti di Sole e di Luna, nelle bilance pesatrici di cieli trovarono un vittorioso oroscopo di grandezza e potenza, l’Ascendente suo era il Pesce, e Giove si trovava nel Pesce, e Venere era con lui come rubino con i giacinti, la Luna era nel Toro, e Mercurio nei Gemelli e Marte era nel suo culminare in Leone, e Saturno dalla costellazione dell’Acquario aveva dato annuncio di vanificazione al nemico…’). Il principe sale al trono e dopo avere superato guerre e conflitti decide di costruire nel suo giardino 7 padiglioni, ciascuno dei quali dedicato a un pianeta tra i sette a quell’epoca i soli visibili in cielo. Ogni sera di una settimana che simboleggia la sua intera vita lui si veste del colore del pianeta e si reca uno alla volta nei sette padiglioni, dove una bella ‘fascinatrice’ gli racconta una storia che attiene al mito del pianeta. E’ lo stesso concetto esposto mirabilmente da Aby Warburg, molti secoli più tardi. Nel padiglione di Marte lui ascolta la storia di Turandot, molti secoli dopo utilizzata per l’opera lirica omonima musicata da Giacomo Puccini.

A Oriente e a Occidente la disciplina astrologica ha saputo attraversare il buio Medioevo e trionfare nel Rinascimento, trovando costantemente studiosi illustri ed estimatori. La stessa Divina Commedia poggia su basi astronomico astrologiche, più volte Dante accenna al suo segno zodiacale dei Gemelli; personaggi come Alfonso X di Castiglia, Guido Bonatti, Pietro d’Abano, Biagio Pelacani, Marsilio Ficino, Pietro Pomponazzi, Giovanni Pico della Mirandola; Luca Gaurico, Paracelso seppero dare lustro alla disciplina astrologica anche quando - come nel caso di Pico della Mirandola – vollero confutarne, per lo più giustamente, il determinismo esasperato, la pretesa che ‘non cada foglia che il pianeta non voglia’.

La serie di personaggi significativi può continuare nei secoli successivi attraverso Gerolamo Cardano (scienziato oltre che astrologo), Francesco Giuntini, gli straordinari Tycho Brahe, Johannes Keplero, Galileo Galilei, tutti coinvolti nello studio delle stelle, in senso astronomico e astrologico, senza disdegnare la compilazione di oroscopi. ‘Che importa se la madre si prostituisce – disse Keplero riferendosi all’Astrologia – purché la figlia cresca onesta, vale a dire l’Astronomia? Contemporanei o posteriori furono Andrea Argoli, Jean-Baptiste Morin de Villefranche, Placido di Titi, gli inglesi William Lilly, Nicholas Culpeper, John Gadbury, concludendo con il prestigioso Isaac Newton. Del quale si dice che all’osservazione di un avversario dell’Astrologia che la disprezzava rispose: ‘Signore, io l’ho studiata, voi no’. Una risposta valida ancora oggi, soprattutto nei confronti di coloro che identificano la materia con i messaggi criptici espressi da giornali e mass media, spesso compilati da redattori del tutto inesperti della materia, e rivolti a un pubblico che viene suddiviso in 12 sezioni, senza tener conto del fatto che il segno solare esprime una sola caratteristica di ciascuno di noi, mentre al momento della nascita intervengono tutti gli altri corpi celesti. Tradizionalmente Sole, Luna, Venere, Mercurio, Marte, Giove, Saturno. Cui si sono aggiunti strada facendo i pianeti ‘moderni’: Urano, Nettuno e Plutone.

Dopo questa fase gloriosa vi fu una parentesi di silenzio nel corso della quale l’Astrologia parve scomparire dal mondo della conoscenza. Ma alla fine dell’’800, quando il mito della dea ragione iniziò a deludere, l’antica disciplina tornò in auge, attraverso studiosi di differente estrazione e nazionalità: Paul Choisnard, Eudes Picard, Alfred Witte, Dane Rudhyar Walter Koch, Alexandre Volguine, John Addey, André Barbault e Michel Gauquelin. Hanno tutti contribuito a dare un’impostazione seria e rispettabile alla materia.
Più recente il lavoro di Richard Tarnas, autore di ‘Cosmos and Psyche’ (e in precedenza di ‘The passion of the western mind’, best-seller di grande profondità, che analizza la storia umana attraverso gli aspetti tra i pianeti lenti, fin dall’antichità, con risultati veramente sorprendenti e più che convincenti.

Il grande equivoco attuale si gioca tra le sciocche previsioni dei mass media e la profondità di una materia ricca di cultura, dignità, tradizione. Capace di arricchire chi voglia avvicinarsi con sincero desiderio di approfondimento. A livello internazionale esiste una consolidata tradizione di studiosi, preparati e competenti, in grado di svolgere un ruolo professionale competitivo a livelli spesso insospettabili (vedi la richiesta di consulenze da parte del presidente Reagan).

Astrologia & Casa nell’interpretazione astrologica

Dopo aver accennato a così numerosi illustri esempi dobbiamo riportarci a chi non è ne’ re ne’ principe e deve, da comune mortale, scegliere la propria casa. Quali riferimenti possiamo dedurre dalla Carta del Cielo?
Consiglio prima di tutto di analizzare con cura la posizione della Luna alla nascita. Essa costituisce la prima indicazione in nostro possesso. E’ importante il segno in cui essa si trova, la Casa astrologica gli aspetti che essa riceve. Ecco un piccolo schema per coloro che sono ai primi passi:

Luna in Ariete e/o in Prima Casa: casa semplice, luminosa, bene orientata ai raggi solari, specialmente al mattino. Rivolge la sua attenzione a luoghi caldi e a Sud.

Luna in Toro e/o in Seconda Casa: casa di buon gusto e bene arredata, possibilmente a contatto con la natura, nella quale volendo si possa svolgere un’attività finanziaria, artistica, alimentare, bucolica.

Luna in Gemelli e/o in Terza Casa: un pied à terre, una casa poco formale, per brevi residenze. Ideale un miniappartamento a Londra. E’ la casa di chi comunica, scrive, vive di corsa.

Luna in Cancro e/o in Quarta Casa: una casa accogliente, tradizionale, meglio se con vista su un corso d’acqua, un lago, un fiume. E’ una casa materna, come un utero che ti avvolge e ti protegge, preferibilmente sui toni del bianco assoluto.

Luna in Leone e/o in Quinta Casa: una casa di cui andare fieri, bene esposta, con colori vivaci e solari, l’ideale sarebbe a Roma. Una casa ‘nobile’, che contribuisca all’immagine della persona, le dia lustro, lievemente kitsch

Luna in Vergine e/o in Sesta Casa: una casa minimal, che non dia troppo nell’occhio, che sia sobria ma di buona qualità, con un giardino o la possibilità del contatto con verde e natura. Ideale Parigi come punto di riferimento, begli orologi e tecnologie.

Luna in Bilancia e/o in Settima Casa: una casa di buona qualità, nella quale ricevere persone piacevoli e di buona classe sociale. Può trattarsi della casa di uno psicologo o di un istituto di bellezza. Una casa preferibilmente ‘pensata’ da un architetto.

Luna in Scorpione e/o in Ottava Casa: una casa riservata, un po’ in ombra, ben protetta, con bei tappeti e luce smorzata. Preferisce la sera e la notte, con ottima e discreta illuminazione. Ama le maree, il bagno è molto curato. Può derivare da lasciti ereditari.

Luna in Sagittario e/o in Nona Casa: una casa all’estero o che consenta contatti con l’estero, meglio se verso Spagna, Messico, Australia. Una casa ampia, con spazi e possibilità di indipendenza, oltre che di ospitalità. Il panorama deve essere accattivante.

Luna in Capricorno e/o in Decima Casa: una casa antica ristrutturata, con travi a vista e mobili sobri di fine ‘800. Una casa che può costituire un investimento, e può amare un giardino roccioso nei pressi. Adatto l’entroterra ligure.

Luna in Acquario e/o in Undicesima Casa: è la Luna di chi ama ricevere amici e vivere con loro, se se ne presenta l’occasione. E’ una Luna utopista, che sogna un mondo irreale, e si caratterizza con molte innovazioni moderne di provenienza statunitense.

Luna in Pesci e/o in Dodicesima Casa: è la Luna in riva al mare, fuori dalla pezza folla, che desidera la simbiosi con la grande massa d’acqua. E’ una Luna terapeutica, che ha piscina e bagno bellissimi, che può dedicarsi a terapie, come struttura.
Colori smorzati, trasparenze, luci soffuse, musica discreta.

Dove trovare la posizione della Luna alla nascita? Esistono su Internet numerosi siti che eseguono carte del cielo gratuitamente, per esempio Astrodienst e Astrothème, utili per un primo approccio.
Nella lunga esperienza astrologica accumulata in alcuni decenni di studio appassionato ho ‘codificato’ attraverso la carta del cielo alcune caratteristiche della casa di abitazione deducibili dal tema di nascita, sia attraverso i punti angolari, sia procedendo casa per casa.

L’Ascendente e la Prima Casa coincidono con la porta di casa, l’ingresso, il colpo d’occhio. Se vi sono pianeti armoniosi la porta di casa e il suo ingresso sono significativi, importanti, eleganti, formali o semplici e accoglienti: una sorta di biglietto da visita dell’abitazione. I differenti pianeti ci aiuteranno a comprendere stile e materiale dell’ingresso. Chi ha Marte all’Ascendente tende a blindare la porta, a rinforzarla con cancelli di ferro anche elettrici.

Il Fondo Cielo e la Quarta Casa coincidono con le fondamenta della casa e la cantina sottostante. Se vi è Saturno si tratta di una struttura solida, se vi è Giove è accogliente ma non così sicura, se vi è Lilith i ladri potrebbero passare proprio dalla cantina. Se vi è la Luna ci si sposta da pendolari tra una casa e l’altra. I personaggi famosi che hanno Saturno, Giove o entrambi i pianeti in Quarta Casa sono numerosi.

Il Discendente e la Settima Casa rappresentano la parte posteriore della Casa, il retro, e se vi sono buoni pianeti la casa può avere un giardino posteriore, o un bel panorama da osservare. Se vi sono bei pianeti il retro della casa è migliore del suo ingresso, e la casa acquista maggiore significatività quando la persona vive in coppia.

Il Medium Coeli e la Decima Casa rappresentano il tetto e il soffitto della Casa. Se vi sono pianeti importanti è possibile che vi sia un terrazzo, un mansardato, che la casa si esprima meglio nei piani alti. Le persone che hanno pianeti in questa zona dell’oroscopo non amano abitare ai piani bassi.

Chi ha pianeti importanti al Fondo Cielo sarà preferibilmente destinato ad abitare ai piani bassi. Chi ha valenze Gemelli e Sagittario ama le scale. Queste considerazioni sono molto utili quando dobbiamo analizzare situazioni di compravendita di immobili. Con Saturno che transita al Fondo Cielo si costruisce la casa, dalle fondamenta o la si sceglie ai piani bassi. Con Saturno che transita al Medium Coeli acquisteremo un attico o un piano alto. E’ anche utile verificare il nostro talento nell’investimento immobiliare: a questo proposito monitoreremo la Quinta Casa. Se contiene pianeti insidiosi ci ammonisce ad essere cauti nell’acquisto di casa, che saranno sempre più dispendiose del previsto. Se invece vi sono buoni pianeti questo tipo di investimento va decisamente consigliato. I transiti dei pianeti ci saranno inoltre utili per scegliere il periodo migliore per acquistare o vendere immobili.

Esaminiamo ora da capo tutte le Case astrologiche, a livello di ipotesi da verificare:

La Prima Casa è il biglietto da visita di chi vi abita, individua l’ingresso e il colpo d’occhio sullo stile della casa. Quindi non solo la porta, ma anche ciò che viene dopo che essa si è aperta. Se abbiamo cattivi pianeti in Prima Casa non daremo grande importanza a questi elementi che la caratterizzano.

La Seconda Casa potrà avere come punto di riferimento la dispensa, le cose di valore e potrebbe indicare un luogo riservato della Casa, con un mobile, un cassetto nel quale tenere il denaro contante, gli assegni e le carte di credito. Potrà essere un cassetto chiuso a chiave. Per chi ha una casa grande potrà trattarsi di un piccolo studio, adiacente alla porta di ingresso, nel quale depositare la spesa e tenere le riserve di cibo. Può estendersi anche allo sgabuzzino, per chi ha pianeti particolari in Seconda Casa.

La Terza Casa riguarda corridoi e locali di disimpegno, le scale, se si tratta di una casa su più piani, e l’asse Terza/Nona Casa può riguardare l’ascensore. E’ il luogo in cui si legge, si scrive, si studia, si comunica, si telefona, si ascolta musica e televisione. Vi si tengono PC, la stampante e altri strumenti come la chitarra, radio, registratore, tv. In analogia con il segno dei Gemelli è il ‘polmone’ della casa. Potrebbe coinvolgere piccoli balconi o finestrelle, punti luce ed elettricità. Può trattarsi della camera degli ospiti. Urano leso indica che nessun apparecchio funziona bene, che il tutto è mal tenuto e spesso mal funzionante. Può identificarsi con il posto-macchina.

La Quarta Casa indica la cucina abitabile, il focolare, lo stile dell’ospitalità, e si concentra sulla cucina e sala da pranzo. La presenza di Giove potrebbe indicare una tavernetta sotterranea, una cantina ben fornita. Fa pensare a lavatrici e lavastoviglie, per analogie con il segno d’Acqua del Cancro. Può riguardare la depurazione dell’acqua. Chi ha la piscina sotto la casa la trova qui. E’ il primo locale che può essere allagato in caso di pericolo. E’ il luogo in cui la famiglia si riunisce per i pasti.

La Quinta Casa indica il luogo dell’amore e dello sport, dei figli e delle energie, del calore (il camino, i termosifoni), del solarium. E’ un luogo di rappresentanza, da esibire.
Chi ha una piccola palestra in casa avrà questo punto di riferimento. E’ il luogo in cui si prega, nel quale inserire un piccolo altarino.

La Sesta Casa indica i vicini di casa, gli animali domestici, la camera della collaboratrice domestica per i più fortunati, il luogo dove si tengono detersivi e scope, tutti i locali di appoggio. Potrà coincidere con lo sgabuzzino, con l’armadio sul balcone, è comunque indispensabile. Avere cattivi pianeti in questa casa indica vicini di casa insidiosi di cui non fidarsi, animali sfortunati o pericolosi.

La Settima Casa indica la parte opposta all’ingresso, un luogo in cui comunicare con il partner, comodamente, con poltrone e un piccolo bar. E’ il luogo della coppia, della sua privacy, anche se solo a livello di dialogo. Si prende un aperitivo, ci si scambiano le notizie della giornata. Si identifica con la parte della casa opposta all’ingresso, anche attraverso un’eventuale uscita dettata dalla comodità. E’ la parte della casa in cui si ricevono gli altri e si fa vita sociale.

L’Ottava Casa indica il sonno, la camera da letto, là dove si tengono le eredità e i ricordi più preziosi, la biancheria intima, gli abiti, una bottiglia d’acqua per la notte. Un tempo era presente il vaso da notte, oggi nelle case più confortevoli il bagno è adiacente alla camera da letto. Rappresenta i tappeti, le pantofole, tutto ciò che attutisce i rumori. E’ il luogo del sesso praticato in modo metodico nel rito notturno coniugale, adatto per nascondere una cassaforte.

La Nona Casa indica ciò che si vede dalla casa, il panorama, attraverso finestre, balconi, aperture. Chi ha bei pianeti in Nona Casa non può prescindere da questi requisiti, che rendono la casa più preziosa. La Nona Casa può indicare anche i collegamenti della casa rispetto a strade, ferrovie, aeroporti. Collega la nostra casa con il mondo, anche attraverso antenne (che devono sempre essere collocate all’esterno). Ci consente di osservare i visitatori prima che arrivino. Una Luna in Pesci in Nona Casa vorrebbe la vista mare, Saturno in Bilancia vista sui monti. Alla domanda su cosa si vedesse dalle finestre di casa rivolta a una signora fiorentina con Venere e Mercurio in Nona Casa ella rispose: ‘Vedo tutta Firenze’ con entusiasmo.

La Decima Casa indica la parte superiore della casa: tetto, mansarda, giardino pensile, in base ai pianeti che sono presenti. Transiti negativi fanno scricchiolare il tetto o ne richiedono il rifacimento. Per chi vive ai piani bassi la Decima Casa rappresenta le persone che abitano ai piani superiori. Alla domanda rivolta all’impresario edile con Marte al MC in Ariete circa la foggia dei tetti delle case che andava costruendo lui rispose: ‘Ci metto tutto il ferro necessario! ’

L’Undicesima Casa indica un luogo di aggregazione, in cui stare con gli amici, in serenità. L’ideale può essere una mansarda ospitale, o la parte coperta di un terrazzo. Consente contatti con persone vicine e lontane, attraverso metodi uraniani. Può essere un collegamento con un’altra casa, un ponte, un cortile comune, un hobby da gestire con altre persone amiche. La camera degli ospiti può coincidere con l’Undicesima Casa.

La Dodicesima Casa indica i bagni, la piscina, i servizi in cui si sta soli. E’ anche il luogo in cui ci si rilassa quando si è malati, e l’Ottava Casa del sonno e della passione si trasforma nel luogo delle cure. Può accedervi il medico, richiede acqua e medicinali, ma è anche il luogo adatto per ricevere visite preziose da parte di persone care.
E’ un settore di privacy, che viene svelato malvolentieri, che nasconde anche le magagne della casa, i suoi punti deboli, come eventuali perdite d’acqua o crepe nascoste.
Può corrispondere al garage.

A chi desidera integrare alla casa le nozioni astrologiche consiglio di riprodurre su lucido la planimetria della casa, rimpicciolendola opportunamente, e sovrapponendola al grafico zodiacale della persona analizzata. Sarà così possibile osservare con chiarezza dove si trovano i pianeti favorevoli e sfavorevoli. Se una persona ha Saturno in Decima Casa analizzerà con particolare cura il tetto, se ce l’ha in Quarta dovrà osservare attentamente le fondamenta. Se una coppia acquista o prende in locazione un appartamento sarà interessante osservare la sovrapposizione di entrambi e poi quella del Tema Integrato.
La stessa operazione si può fare sulla pianta della città, per individuare il quartiere più adatto nel quale cercar casa. Ovviamente saranno i punti cardinali ad avere la loro importanza. I più preparati ed attenti potranno eseguire un oroscopo attraverso la tecnica dello Spazio Locale e geograficamente attraverso l’AstroCartoGrafia.

Applicare l’oroscopo alle caratteristiche della casa di abitazione può esserci utile per osservare, anche in chiave previsionale, quali possono essere i punti deboli della casa, sia in vista di possibili riparazioni e ristrutturazioni, sia per quanto si riferisce ai punti deboli che possono attirare i ladri.

Il prevalere di pianeti (o l’accumularsi di transiti) in un settore dell’oroscopo fa pensare ad eventi relativi a un determinato settore della casa: la sua maggiore importanza, cambiamenti che lo riguardano.

Gli stili che vengono utilizzati sono spesso collegati all’oroscopo: chi desidera approfondire può fare riferimento ai sovrani dell’epoca in cui quegli stili sono stati creati. Lo stile Napoleone, per esempio, con l’ampio uso di dorature, ci richiama subito l’idea del segno del Leone in cui ha visto la luce il grande personaggio. Così per i differenti Luigi XIV, XV, XVI che si sono susseguiti tra i secoli XVII e XVIII.
Nell’era dell’Acquario gli stili pomposi sono sacrificati alla fretta e alla comodità.

Consiglio di osservare i transiti quando acquistiamo un mobile, un elettrodomestico, o cambiamo arredamento. Scegliere una data favorevole costa poco e rende molto!

Philip Sidney, ottimo poeta del Rinascimento inglese ai tempi di Elisabetta I detta Astrea per il culto metafisico che seppe alimentare, scrisse un sonetto, A Stella, che esprime con chiarezza il pensiero dei cultori di Astrologia di ogni tempo:

'Sebbene gli ingegni meschini osino disprezzare l’Astrologia
E sciocchi pensino che quei lumi di purissima luce
Non per altra causa siano nati in Cielo
Se non per punteggiare di lustrini il nero velo della notte
Io so per quanto mi riguarda che la natura è avveduta
E a grandi cause corrispondono grandi effetti.'

Per saperne di più:
AA.VV. Lo specchio del Principe, meccanismi paralleli, Roma, 1992
AA.VV. Astrologia, Arte e Cultura in età rinascimentale; Modena, 1996
Baldini Renzo, Trattato tecnico di Astrologia, Hoepli, Milano, 2011
Barbault André, Trattato di Astrologia, Seuil, Paris, 1975 e successive ristampe.
De Santillana Giorgio e Hertha von Dechend, Il Mulino di Amleto, Milano, 1983 e successive ristampe
De Santillana Giorgio, Fato antico, Fato moderno, Adelphi, Milano, Adelphi,1985.
Garin Eugenio, Lo Zodiaco della Vita, Laterza, Bari, 1976 e ristampe
Mirti Grazia, I segreti dell’interpretazione astrologica’, ed. La Chioma di Berenice, 2005.
Mirti Grazia, Investire con gli Astri, ed. Il Sole24 ore, Milano, 1999.
Morpurgo Lisa, Introduzione all’Astrologia e Decifrazione dello Zodiaco, Milano, Tea, 2000
Panovsky, Klibansky e Saxl, Saturno e la Malinconia, Torino, Einaudi, 1983.
Sesti Giuseppe M., Le Dimore del Cielo, Palermo, 1987.
Stierlin Henri, L’Astrologia e il potere, Roma, 1988.
Yates Frances, L’Arte della memoria, Torino 1972 e successive ristampe
Warburg Aby, La rinascita del Paganesimo antico, La Nuova Italia, 1966.

 

Dossier Ambiente&Salute, Cosmologia e Geometria Sacra, Numero 42 - Settembre 2011