L'ordine (apparente) della Vergine!
Miei cari Amici delle Stelle,
Prosegue la nostra serie Vintage zodiacale, che come sempre crea in me una grande emozione, come spesso accade nel ripercorrere pubblicazioni del tempo che fu, curate con amore e fonte inesauribile di informazioni.
Sbaglia chi sottovaluta i testi del passato, anche quello più recente: si tratta invece di vere e proprie perle di saggezza, che sono state realizzate in un periodo nel quale Internet non era neppure immaginabile, e gli autori eseguivano ricerche molto lunghe, per realizzare le loro pubblicazioni. Ed eccoci nel 1981, anno in cui venne pubblicata una raccolta sui Segni dello Zodiaco, e oggi ci tuffiamo a leggere le caratteristiche della Vergine!
Ci troviamo di fronte ad una personalità che si colloca nella Sesta Casa dello Zodiaco, e ha Mercurio in Domicilio diurno, Urano in Esaltazione e Giove e Nettuno in Esilio, la Luna è in Caduta. E’ un Segno Femminile, Mobile e il suo Elemento è la Terra.
Se cerchiamo ora di combinare ed interpretare questi elementi possiamo dire che ci troviamo di fronte ad una natura in cui l’intelligenza ha la preminenza, sorretta dalla ricerca del vero nel nuovo. Tuttavia l’ambito in cui queste qualità si esercitano resta l’ambito del privato e del quotidiano. Esse sono inoltre frenate da un attaccamento costante alla realtà e da una visione dell’inconscio non positiva.
Le forze occulte che operano dentro di noi, ovvero ciò che di noi non riesce ad apparire alla coscienza, vengono percepite intensamente ma altrettanto intensamente respinte perché sfuggono all’analisi razionale. La natura profonda è tendenzialmente pessimista, prudente, con sfumature di timidezza che provengono da una impossibilità naturale a godere della vita se non vi siano dei presupposti razionali per farlo.
Se combiniamo al positivo gli elementi su cui la personalità dei nativi di questo Segno si basa, avremo degli individui in cui la prevalenza dell’intelligenza analitica assai acuta troverà un suo equilibrio con l’attaccamento alla concretezza dell’esistenza e con il rifuggire dalla creazione di fantasmi che spesso un’intelligenza così orientata può portare con sé. Vi sarà una osservazione perspicace delle situazioni contingenti. In mancanza di diplomazia, la natura riflessiva del soggetto ne farà un individuo che si destreggerà molto bene nei contrari anche se non saprà conciliarli. Avremo una persona che, pur nella docilità apparente del carattere, saprà mantenere fede alle proprie convinzioni senza però sbandierarle. Ci troviamo di fronte ad un solitario che tuttavia non disdegnerà la compagnia purchè non sia rumorosa e non lo distragga troppo da quelle che sono le sue abitudini alle quali più di ogni altro sogno resta attaccato. L’introversione lo porterà ad analizzarsi e a sapere così gestire al meglio le proprie forze nell’ambito che si è proposto. Avrà grande cura di sé sia per il lato spirituale come del proprio corpo e della propria persona in genere. Se invece combiniamo al negativo gli elementi avremo degli individui in cui l’introspezione può diventare patologica fino a rasentare l’ipocondria. La solitudine allora, la pigrizia e l’occupazione di sé prenderanno il sopravvento dandoci un ritratto perfetto del malato immaginario. Saranno sempre alla ricerca dei più vari sintomi e si preoccuperanno esageratamente della propria salute. L’intelligenza analitica li porterà verso la pedanteria e verso una saggezza spicciola legata al quotidiano che può renderli a volte davvero indisponenti. Pignoli e con un orizzonte ristretto davanti, si rifugeranno nel tradizionale più per quieto vivere che non per vera convinzione. Diventeranno anche opportunisti perché questo atteggiamento consente loro di vivere senza essere disturbati dalla realtà esterna, che per loro risulta sempre indigesta.
Il sistema neurovegetativo, che è il loro tallone d’Achille, va in questi individui sempre sorvegliato. A parte le fantasie sulla salute nelle quali amano rifugiarsi e a volte giocare, i nativi di questo Segno soffrono raramente di tutta una serie di disturbi che sono poi la loro reazione alle responsabilità della vita. Il loro è un Segno poco vitale e loro lo sanno benissimo. Non sono quindi in grado di affrontare con la necessaria energia le difficoltà e le lotte che la vita riserva al destino di ciascuno di noi. Ecco che, quando la situazione li sovrasta, interviene provvidenziale il malanno a salvarti dal dover prendere decisioni difficili ed irrevocabili. Saranno quindi gli altri a decidere per loro, ma loro non se ne adonteranno, anzi saranno grati a chi gestirà per loro l’evento, anche se poi non lesineranno critiche e recriminazioni. Non bisogna allora starli a sentire perché in fondo le loro osservazioni sono fatte più per amore di polemica spicciola che non per vera convinzione.
Non sono dei passionali e quindi, per vivere sereni, hanno bisogno di un ambiente che risparmi loro scene drammatiche e complicazioni. Alla tranquillità interiore sono infatti capaci di sacrificare qualsiasi cosa, anche gli affetti più cari. Non sanno imporsi con la autorità ma sanno convincere con la fondatezza delle loro buone ragioni. Hanno attaccamento al dovere e solo la pigrizia, qualora prenda il sopravvento, può distoglierli dal portare a termine un compito affidato loro.
Temperamento basilarmente nervoso, la chiave della loro personalità si ritrova nelle repressione dell’istinto. Sono incapaci di agire direttamente e ogni reazione vagliata e passata al setaccio. Non sanno e non vogliono lasciarsi andare e tutto in essi, viene ricondotto ad un ordine superiore che hanno precedentemente stabilito ed al quale intendono uniformarsi. Come sono critici verso gli altri lo sono anche verso se stessi e non conoscono indulgenza per le proprie ed altrui debolezze.
Come sono disciplinati nella vita esteriore, così lo sono nella vita interiore: nei tipi maggiormente evoluti troviamo il temperamento dell’asceta che sa privarsi di tutto in modo razionale in vista del raggiungimento della perfezione. In questa loro ascesi non saranno mai alla ribalta, tutto avverrà nella modestia e nel silenzio. Il sacrificio che chiedono ai propri istinti infatti non verrà mai raccontato ma tenuto gelosamente custodito, perché per i nativi di questo Segno la gratificazione passa per la buona coscienza e basta il sentimento di quest’ultima per rimeritare dei sacrifici che si sono fatti. Proprio a causa di questo amore per il sacrificio non di rado della loro esistenza, consciamente o inconsciamente, si cela un lato sadomasochista che si esplica nella privazione (sia verso gli altri come verso se stessi) di ciò che si ritiene un bene ma del quale per ragioni moralistiche si è deciso di privarsi. Quando non si attuino meccanismi di sublimazione oppure la repressione dell’istinto non avvenga in maniera compiuta, allora si profila una tendenza al sacrificio che non è più l’attaccamento al dovere o ad un ideale da perseguire, ma un meccanismo di auto-punizione che si mette in moto per istinti che a torto o a ragione si ritengono riprovevoli.
Questo atteggiamento è frequente in tutte le personalità quando non si sia riusciti ad accettare se stessi e a perdonarsi gli inevitabili lati negativi superando il giudice inappellabile che è stato definito Super-Io. Ma nei nativi di questo Segno la situazione può assumere toni veramente drammatici. Ci troviamo di fronte ad un temperamento analitico, con tendenza all’introspezione, un forte desiderio di perfezione e di ripiegamento su se stesso. Sembra quindi naturale che il tutto sfoci in forme di vera e propria tortura verso se stessi e verso gli altri che prenderanno la via della critica malevola ed esasperata.
Tuttavia in questo Segno troviamo anche nativi che poco corrispondono al ritratto che siamo venuti fino ad ora disegnando e ciò dipende soprattutto da componenti planetarie che possono invertire gli elementi. Il rapporto impulsività/repressione viene allora rovesciato e abbiamo a che fare con un soggetto che diventa indisciplinato, ribelle, anticonformista ed autoritario nello stesso tempo, che si rifiuterà completamente di vivere la propria natura cercando di costruirsi un’altra individualità per tutta la vita. Questo tipo manterrà la cura eccessiva di sé, che diventerà egoismo, attaccamento all’ordine ed al denaro che diventeranno, per assurdo, indisciplina e prodigalità. Tutto ciò sarà fatto non per naturale tendenza, ma per la costruzione di una personalità con l’obiettivo di colpire le persone che le mostrano attaccamento. Al di là degli aspetti planetari, però, questi tipi Vergine sono in genere caratteristici di coloro che hanno sofferto di carenze affettive. Vorranno allora vendicarsi utilizzando il lato sadico che è in loro per punire ripetutamente tutti quelli che cercheranno di creare una relazione affettiva con loro.
Utilizzeranno la propria capacità di introspezione per studiare le debolezze di chi sta di fronte a loro e per cercare di approfittarne a proprio vantaggio. Si rifugeranno nell’ostinazione e nella pigrizia tutte le volte che si troveranno a dover gestire delle responsabilità.
Il nato nel Segno della Vergine si trova bene in luoghi chiusi e ordinati e dove sono conservate raccolte di oggetti. E’ perciò felice nei musei, nelle gallerie d’arte, nelle biblioteche, ma anche nei depositi e nei magazzini.
Ama molto viaggiare ma generalmente i suoi spostamenti non saranno fatti con l’intenzione di divagarsi o di conoscere gente e luoghi nuovi e diversi ma con quella di ricostruire una determinata atmosfera storico-culturale. Così, se si recherà a Vienna o ai Caraibi, non lo farà certo perché ha visto una pieghevole con fotografie allettanti in una agenzia turistica, ma perché vorrà ricostruire, tramite la visita accurata a luoghi storici o a raccolte di arte, quella che è stata la cultura di un periodo che lo ha interessato durante i suoi studi o la vita di un personaggio celebre. E siccome è una persona parca per natura, non lo vedrete mai seduto nei suoi pellegrinaggi al ristorante rinomato o al caffè brillante, se lo fa, state pur certi che in quel locale ha sostato Giuseppina de Beauharnais, moglie di Napoleone, se si trova alla Martinica, o Elisabetta d’Austria se si trova a Vienna. Il fine settimana a sfondo culturale gli piace molto, mentre disdegna le scampagnate rumorose, e oggigiorno faticose, fuori porta. Normalmente non ama il mare, a meno che non si tratti di un mare fuori stagione o con caratteristiche di stazione termale, mentre si sente a suo agio al lago, in campagna, in collina e anche in montagna. Ma di quest’ultima preferirà quella più addomesticata dove si possono fare belle e lunghe passeggiate e dove non siano necessarie le scalate che non sono adatte al suo carattere prudente. Gli sono invece congeniali i luoghi di cura dove può andare a distendersi e distrarsi e contemporaneamente a curare tutti quei piccoli malanni da cui si sente normalmente afflitto.
La casa la vorrà comoda, cioè adatta alle sue piccole esigenze e manie. Non si saranno fronzoli e tutto verrà tenuto in perfetto ordine e con pulizia assoluta, ma il luogo della casa che certamente sarà il più curato sarà la stanza da bagno, non per farne uno strumento di vanità personale, bensì perché i nati in questo Segno hanno cura massima di se stessi sia internamente che esternamente e la stanza da bagno serve loro per realizzare questa seconda condizione. Non amano i colori violenti e perciò adotteranno un arredamento sobrio. Le donne del Segno poi cureranno la disposizione dei ninnoli per la casa e si provvederanno di una serie di barattoli e barattolini in cucina dove terranno nascoste ogni sorta di erbe e di tisane. Queste ultime infatti sono le bevande preferite del nato nel Segno della Vergine, che tra l’altro adora curarsi con diete ed erbe. Rifugge dalle salse e dalla cucina complicata perché ha quasi sempre disturbi di digestione o problemi di intestino e insegue come può i cibi genuini. E’ facile trovarlo nel ristorante macrobiotico ed è comunque un buon cliente per gli erboristi.
Nel posto di lavoro avrà sempre una scrivania perfettamente in ordine e da lui potrete sempre trovare quella penna, matita o forbici che vi mancano. Fa infatti da volentieri da succursale del negozio di cancelleria. Lui tiene sempre segnato tutto sulla agenda e ricorderà a ciascuno appuntamenti e scadenze. Difficilmente lascerà gli impegni accavallarsi ed è disposto a fare fronte a qualsiasi fatica pur di tenere fede alle promesse fatte. In casa sa aggiustare tutto e prima di chiamare un artigiano tenterà di riparare lui un guasto di qualsiasi natura.
Gli animali che possiamo tradizionalmente associare al Segno della Vergine sono il cane e la rondine. Essi dipendono da associazioni secondarie con il Pianeta Mercurio. Infatti spesso nei testi medievali si fa riferimento al Segno della Vergine utilizzando questi simboli, che stanno a significare che il Pianeta ha il suo Domicilio diurno nel Segno. Il cane nelle antiche religioni e mitologie è spesso raffigurato come il guardiano degli Inferi, cioè di quel mondo occulto che ci aspetta dopo la morte. Ha spesso anche il significato di accompagnatore e cioè di colui che ci farà strada e ci darà conforto in questo cammino che ci attende in un luogo ignoto. L’analogia del cane con il Segno della Vergine risiede più nella figura che esso ha di guardiano che non in quella di accompagnatore. Infatti il mondo occulto è temuto dal nativo del Segno. E’ il mondo dove vivono gli istinti che egli deve e vuole controllare. Il cane sta a significare il guardiano che tiene lontani dall’abitazione dell’anima questi nemici. Tuttavia nella figura di questo animale possiamo anche vedere riflessa, al di là del simbolismo legato al Pianeta, la natura ideale e sincera dei nati di questo Segno, anche il loro senso di incondizionata amicizia e la loro pazienza e tolleranza. Per quanto riguarda la rondine, il primo riferimento è senza dubbio una notazione di carattere stagionale. Le rondini vengono infatti nei nostri paesi durante la primavera e se ne vanno con i primi freddi dell’autunno. Queste ragioni interessano, anche se in modo incrociato, tutta la fascia del Mediterraneo, che ha fatto da culla all’Astrologia così come è giunta alla nostra civiltà.
Per le piante che si riferiscono al Segno della Vergine, sempre prendendo come spunto l’associazione planetaria a Mercurio, possiamo individuare il sambuco, il tè e la verbena. Il fiore è il convolvolo.
La pianta del sambuco appartiene alla famiglia dei caprifogli; è arbustiva e molto longeva, tanto che può raggiungere anche i 100 anni di età. Ne esistono varie specie, la più coltivata è quella dalle bacche nere e fiori bianchi o leggermente rosati, dal profumo assai penetrante. Il fusto è composto internamente da un midollo tenero. Le foglie di sambuco sono usate in erboristeria per preparare tisane, unguenti e pomate emollienti.
L’uso in farmacopea è molto antico. Esiste anche una specie a bacche rosse che produce fiori di un verde giallastro. La pianta è molto diffusa e si trova spesso anche nei nostri giardini.
Il tè è una pianta assai nota per la bevanda che se ne ricava. E’ un arbusto di origine asiatica con foglie aromatiche dalla proprietà stimolanti, largamente coltivata. La terra da dove viene è compresa in un’aera che va dalla Birmania al Sud-Est della Cina fino al centro del Vietnam. E’ stato coltivato successivamente nel tempo e su larga scala in India e nell’isola di Ceylon. Le foglie vengono essiccate per preparare una bevanda dissetante e rinfrescante che noi tutti conosciamo. Il tè che si trova in commercio è un miscuglio tra piante di coltivazione indiana e piante di coltivazione cinese. I fiori sono lilla o blu e qualche volta bianchi o rosati. Le specie ibrida è coltivata nei giardini. E’ anch’essa una pianta medicinale e questa caratteristica la accomuna alle altre come espressione del Segno della Vergine, così legato al buon funzionamento del proprio corpo.
Il convolvolo è una pianta vivace, annuale e rampicante. I fiori sono grandi e rassomigliano a quelli del giglio. Nella lingua francese, infatti, la radice del nome con il quale si designa questa pianta viene appunto da giglio. Ne esistono varie specie. E’ una pianta sempreverde e a carattere ornamentale. E’ un arbusto gentile che si accorda al carattere timido ed introverso dei nati nel Segno della Vergine.
La pietra che si associa al Pianeta Mercurio in questo Segno è l’agata e il metallo il mercurio.
L’agata appartiene alla famiglia del quarzo. Se ne trova in grande quantità in Uruguay, ma vi sono buoni giacimenti anche in Germania ed in Scozia. Il nome ‘agata’, secondo Teofrasto, deriva dal fiume Agata, che scorre in Sicilia (oggi si chiama Drillo) dalle cui acque furono tratte le prime pietre che furono così chiamate. Ha proprietà medicinali e fin dal tempo dei Romani è stata utilizzata come talismano. Ridotta in polvere e mischiata all’acqua sembra avere proprietà curative contro il veleno dei serpenti. Se attaccata al braccio del contadino che ara o appesa alle corna dei buoi, influenza in modo positivo il raccolto e tiene lontani i temporali, il che giustifica l’accostamento alla Vergine che, con la sua collocazione nello Zodiaco corrisponde a quel periodo dell’anno nel quale si dice comunemente che ‘si rompono i tempi’, cioè iniziano le piogge che mettono fine alla siccità dell’estate.
Nell’antichità, il mercurio veniva considerato come uno dei due elementi base di ogni metallo, di cui l’altro era lo zolfo. Ad esso si ascriveva la proprietà di far sciogliere il metallo. Il mercurio viene associato al Pianeta dallo stesso nome, a causa del dio che quest’ultimo rappresenta e che corrisponde alla velocità ed al movimento.
La sua attribuzione alla Vergine sta ad indicare la mobilità intellettiva di questo Segno che provvede i nativi di una acutezza particolare che è alla base della loro possibilità continua di analisi.
Il profumo che si ascrive come congeniale ai nati nel Segno della Vergine è quello della gardenia. Esso è particolarmente adatto ai nati del primo Decano. I nati del secondo Decano, infatti, possono giovarsi anche del profumo di acacia e quelli del terzo Decano di quello di millefoglie. L’essenza che ha una buona influenza sui nativi del Segno poi è quella del giacinto.
La gardenia è un fiore abbastanza particolare, dal profumo assai penetrante, che è generalmente usato nelle cerimonie e spesso in occasione di nozze. E’ comunque un fiore ricercato e non comune e il suo profumo sta ad indicare proprio la ricercatezza che spesso si trova nei nati in questo Segno.
Il colore adatto ai nati del Segno della Vergine è il giallo. Lo abbiamo visto accostato anche al Segno del Leone, dove rappresenta una analogia con la solarità del Segno. Per quanto riguarda invece i nati in questo Segno, il giallo si deve considerare adatto in quanto legato al Pianeta Mercurio. E siccome quest’ultimo si trova, nella Vergine, in Domicilio diurno, il colore va considerato positivo, in quanto irradiazione attiva. Perciò, più che il colore in se stesso è l’energia che sprigiona che diventa importante come la luce. Perciò ambienti assai illuminati con tappezzerie che esaltino questa luminosità sono favorevoli al nato nel Segno della Vergine.
Scuola di Astrologia, Vergine, Curcio Periodici, 1981