Giardini taurini

Il secondo Segno, governato da Venere, non può che desiderare armonia dal suo rettangolo verde intorno alla casa, curandolo con amore e raffinatezza. Il fatto che il Toro sia un Segno di Terra favorisce immediatamente il rapporto con l’humus, la simbiosi con il terreno che sceglie con grande competenza, fuori dai raggi aggressivi del sole, in posizione riparata e protetta, per potervi inserire specialità anche delicate, che riesce a far crescere con un pollice verde spesso proverbiale.

La Tradizione Astrologica attribuisce al Segno del Toro un forte interesse per l’agricoltura e la coltivazione; in senso temporale al Toro corrisponde l’alba dell’umanità e la scoperta della stabilità di residenza legata alle risorse agricole. Venere, Signora del Toro, ama da sempre i fiori e gli alberi gentili. Precisione e pignoleria non fanno difetto a questo Segno, che è un vero perfezionista e può tenere un piccolo giardino come una fiaba, un salotto, un momento di armonia perfetta per chi lo visita.
L’estensione deve essere limitata, tra i 300 e i 600 metri quadrati si possono fare meraviglie, con ponticelli sospesi, piccole fontane ornamentali, violette dolcissime nascoste sotto gli alberi ad alto fusto, ma soprattutto cespugli dai colori teneramente contrastanti, aceri rossastri accanto al verde tenero della magnolia rosata, piccoli rosai in miniatura, preferibilmente caratterizzati da piante antiche dal fiore ricco di petali.

Un piccolo gazebo, simbolo del giardino dell’amore, è sempre importante, riparo dal sole eccessivo e dalla pioggia, circondato da piccoli vasi ricchi di fioritura primaverile. Un volo di tortore può essere significativo, così come un settore potrebbe essere dedicato ai bonsai, per ottenere frutti meravigliosi in miniatura. La tradizione astrologica attribuisce a Venere e al Segno del Toro il mughetto (simbolo dell’amore tra le coppie francesi), che fiorisce proprio nel periodo nel quale il Sole Transita nella Costellazione del Toro; e poi il narciso, la rosa, il giglio, tutti fiori dai simboli tradizionali molto precisi, attraverso il celebre linguaggio dei fiori. Il Toro non ama gli eccessi, non desidera alberi ad alto fusto: tra colore e profumo predilige sicuramente questa seconda qualità, e se le circostanze lo favoriscono può seguire serre impegnative, misurandosi nella coltivazione e fioritura di orchidee e fiori rari. Può amare molto le fibre tessili naturali, lino, cotone, canapa, anche per biancheria e abiti.

Il giardino, apparentemente casuale nella sua disposizione, in realtà è vagliato con estrema cura, e l’apparente improvvisazione è spesso conseguenza di attente operazioni, di irrigazioni metodiche, di impegno costante, giorno per giorno, per raggiungere risultati perfetti. La signora o il signor Toro possono vincere con facilità le gare per il fiore più bello o un giardino incantevole, sanno lavorare con metodo, la giusta dose di concime, di affetto, attenzione, potano con maestria, riuscendo ad ottenere risultati che paiono meno facili negli altri settori della vita. Il loro proverbiale senso dell’economia insieme con il gusto sicuro permettono loro di poter inserire nel giardino, accanto ad alcune piante costose, anche specie spontanee, provenienti da prati, trascurate da giardinieri meno solleciti. In un angolo riparato del giardino una piccola clinica per le piante sofferenti che, sottoposte a terapie adatte, tornano alla vita. Al Segno del Toro si addice anche il giardino come scelta di lavoro, così come l’architettura e il design.