Lo Scorpione di Maria Maitan!
Ogni anno dal 23 ottobre al 21 novembre il Sole percorre l’ottavo Segno Zodiacale, quella porzione cioè dello Zodiaco che si trova a uguale distanza dall’Equinozio di Autunno e dal Solstizio d’Inverno. Scorpione: Segno di Acqua. Ma non si tratta dell’acqua sorgiva del Cancro o dell’acqua marina dei Pesci. Queste sono acque stagnanti, profonde, silenziose, acque calde, infocate: liquido seminale, che genera la vita o lava vulcanica che semina la morte o rigagnolo che si perde.
Si rappresenta il Segno con un animale che pare sia uno dei più antichi abitanti del nostro pianeta e che, quando si muove cosi di sghimbescio, dà l’impressione di vivere a disagio nella sua nera corazza. Un animale che fugge il sole e la luce, che vive nascosto nelle fessure dalle quali esce solo di notte; bestia provvista di un aculeo velenoso, capace di dare la morte. Tutto questo fa capire quanto male si possa dire dello Scorpione, il cui morso è stato paragonato al bacio di Giuda. Ma non esiste male senza bene, né buio senza luce, e non c’è altro Segno così pieno di contrasti e così complesso. Né capiremo di più il significato se ci riportiamo alle sue corrispondenze e analogie. Il geroglifico che rappresenta il Segno assomiglia a quello della Vergine, ma qui la coda non si chiude come nella Vergine, ma finisce con la freccia. Lo Scorpione corrisponde nell’Uomo-Zodiaco (cioè a quella anatomia zodiacale scoperta da Ipparco) alle parti del corpo umano che si usa nascondere, l’ano e il sesso, escremento e liquido seminale, cioè i valori della distruzione e della creazione che psicologicamente corrispondono, in senso positivo e negativo, ai valori dell’istinto aggressivo e dell’erotismo.
Maestri e guide del Segno, sono Marte e Plutone, il dio della guerra e il signore delle tenebre e dell’inferno. Il Segno dello Scorpione corrisponde all’ottavo campo della cintura zodiacale, il campo della morte. Erotismo, Marte, Plutone, Ottavo campo, amore, lotta, notte, morte, uniti nel Segno dello Scorpione con quanto hanno di peggio e di meglio. E infatti, l’aculeo avvelenato propone il male allo Scorpione, che a volte lo compie, ma è anche vero che spesso da questo male riesce a far venire fuori un capolavoro. Ed è allora che lo Scorpione diventa aquila. Nel Medio Evo, infatti, questo Segno veniva rappresentato anche da un’aquila. Nella mitologia l’aquila si identifica alla Fenice che, dopo essersi bruciata, rinasceva trasfigurata dalle ceneri, e questo ci ricorda che lo Scorpione governa non soltanto la morte, ma il risuscitamento.
Possesso e conoscenza costituiscono per il nato di questo Segno le chiavi della supremazia. La sua curiosità è inquisitiva ed il suo istinto vitale lo fornisce di una natura vigorosa, avida di soddisfazioni, irascibile, affascinante, conquistatrice. Una delle maggiori caratteristiche di questo tipo è l’originalità e talvolta la stravaganza dei suoi modi di pensare e di agire. Vi è sempre qualche cosa di strano e misterioso nei ‘tipici’ di questo Segno e l’ambiguità esteriore si ripercuote dentro di loro. Oscillano sempre fra il ‘bene’ e il ‘male’.
E’ una terribile ambivalenza, causa di angoscia, l’angoscia di sentirsi attirati spiritualmente verso l’alto, mentre il peso del corpo e della materia trattengono fortemente in basso. I nati dello Scorpione danno sempre la sensazione che ci sia qualche cosa di segreto in tutto ciò che fanno. Sembrano freddi, staccati e difficilmente mostrano ciò che sentono, ma in realtà il loro temperamento è ricco di una passionalità che a volte prorompe impetuosamente. Il lato sensuale e sessuale assume una grande importanza nella loro vita e il superamento di forti impulsi diventa spesso uno fra i più gravi problemi da risolvere.
Il problema del destino sarà spesso per gli Scorpione una scelta o un compromesso fra due tendenze estreme perché questa natura porta dentro di sé impulsi violenti e passioni imperiose e dolorose, che non tarderanno a maturare e a manifestarsi, se non sono trattenute da inibizioni che possono, in taluni casi, maggiormente complicarle.
Le principali caratteristiche del Segno sono: combattività, concentrazione, orgoglio, individualismo, volontà di potere, indipendenza, passionalità, erotismo, positivismo, suscettibilità e gelosia, tenacia e perseveranza, diligenza e organizzazione, decisione ed egoismo, ostinazione, irritabilità.
Il tipo Scorpione nasce ribelle ad ogni disciplina imposta, nessuno Segno come questo subisce, insieme alle influenze astrali, positive e negative, quelle dovute ad una educazione più o meno adatta o sbagliata. Come gli altri Segni, gli Scorpione possono manifestarsi in diversi modi. Per istinto l’aggressività dello Scorpione è autodistruttrice, ma spesso questa forza si esteriorizza sotto forma di una opposizione ad un ambiente giudicato da lui ostile. Se prende il cammino della rivolta, disprezza ogni freno e le sue tendenze possono portarlo verso il male, il cattivo, il crudele, dove accumula sempre più violenza e odio. Fortunatamente esseri di questo tipo rappresentano la minoranza degli ‘Scorpioni’.
Lo Scorpione superiore ed evoluto adopera in senso positivo questo fuoco divorante che l’idealismo latente incanala e la volontà disciplina, e allora l’intelletto costruisce e conquista penetrando in profondità nei segreti della vita e della morte. Il Segno più micidiale diventa allora il Segno più fecondo. Non c’è infatti famiglia zodiacale più ricca.
Il Segno dello Scorpione è presente in un modo o nell’altro, cioè in posizione dominante o di riflesso, in quasi tutti i temi astrologici dei più grandi geni.
Ma più generalmente, senza arrivare ai grandi voli dello Scorpione che diventa aquila, nella maggioranza dei casi, l’aggressività si trasforma in una volontà che si afferma soprattutto nella lotta. Le complicazioni, il mistero, gli ostacoli sono infatti quasi un nutrimento per lo Scorpione che per sua natura è sempre scontento di se stesso.
C’è poi lo Scorpione che non si realizza e respinge, anziché dominarli, gli istinti aggressivi o erotici che gli fanno paura, ed è allora che è condannato ad una angoscia che può compromettere la sua salute. Oppure, specialmente se nel Tema Astrologico sono i Pianeti e gli Aspetti a bloccare impulsi ed istinti, troviamo ancora un altro personaggio, che assomiglia molto al tipo Vergine. E’ lo Scorpione che fa tacere la voce della passione e per il quale la vita vuol dire proprietà, sobrietà, ordine, puntualità, rispettabilità. Non è più di istinto un creatore, ma un lavoratore laborioso che ha acuto senso del dovere, coscienzioso e corretto. Se comincia un lavoro tutto deve essere organizzato, fino all’ultimo dettaglio e basta un niente, una inezia, per lasciarlo insoddisfatto per cui molto spesso è un uomo infelice.
Certamente però sono più numerosi gli Scorpione che sono un po’ dell’uno e un po’ dell’altro personaggio, che nello stesso tempo e su piani diversi o in periodi diversi passano dal freno dell’inibizione al lasciarsi andare dell’istinto. Sarà, per esempio, il tipo disciplinato nel lavoro e indisciplinato nella vita privata, o l’intrigante discreto, o il tipo capace di vivere nel più scombinato disordine e di provare a un dato momento la febbre dell’ordine, rigoroso in astratto e senza controllo in concreto, o che economizza il centesimo per poi buttar via il denaro tutto in una volta. Il nato nello Scorpione è sempre un po’ l’uomo degli eccessi e degli alti e bassi.
Il Marte dello Scorpione, pur avendo qualche cosa in comune con il Marte dell’Ariete, non si comporta però nello stesso modo. Ad ambedue i Segni conferisce l’aggressività, la volontà di potenza, l’indipendenza, la ribellione a ogni giogo imposto. Ma per la conquista e la sottomissione dei propri simili occorrono anche pazienza e costanza, qualità che l’Ariete difficilmente ha, e che invece il tipo Scorpione possiede generalmente in notevole misura.
L’intelligenza di questo tipo è curiosa e inquieta, adatta a scrutare in profondità, è attiva, concreta, organizzata in senso utilitario e pratico. Qualora sia predisposto allo studio, il tipo Scorpione è capace di accumulare un enorme sapere, di arricchirlo e di perfezionarlo con l’esperienza. Le predisposizioni intellettuali sono ampie, potenti, progressive. La memoria è coordinata, fedele, pronta. La sua forza sta nella conoscenza di se stesso e degli altri. E’ una intelligenza perspicace, penetrante e caustica, che, spinta dal pungiglione dello spirito critico vede più il difetto e il male che la qualità e il bene. Non sa sempre resistere al piacere di attaccare, di contrariare, di pungere, molte volte non sa esprimersi senza ferire. D’altra parte il tipico Scorpione, che dubita e diffida per principio, non cerca di farsi amare ma desidera di più farsi temere.
L’uomo evoluto di questo tipo supera con sacrificio e sforzo il senso di avidità del Segno, che si manifesta, in positivo e in negativo, in ogni settore della vita, conferendo capacità di creazione o di distruzione secondo l’equazione individuale. E’ l’osservatore acuto delle debolezze altrui, con aspirazione al superamento del male anche negli altri, ed è forse perciò che i più sensibili e bravi psicologi, molti psichiatri e psicanalisti, medici e chirurghi hanno, nel loro Tema Astrologico, il Segno dello Scorpione molto inevidenza. Nessuno come il tipo Scorpione è carico di magnetismo personale. Nel suo fisico come nella sua carriera psichica vi è sempre qualche cosa che attira e affascina. C’è una certa aria di famiglia tra i tipici del Segno: sono forse gli occhi penetranti da aquila o lo sguardo magnetico dei serpenti. Il suo potere sugli altri è grande, tanto più che conosce se stesso e riesce a capire subito il lato debole delle persone che gli interessano e sa approfittarne.
Le sue simpatie e le sue antipatie sono profonde e totali e, in ragione della sua ambivalenza, può passare dall’amore all’odio più implacabile. Non dimentica l’offesa e conserva un rancore che può anche diventare vendetta senza pietà. Eccessivo, portato agli estremi, è un essere sensuale ed esigente. L’amore fisico costituisce per lui anche un messo per liberarsi dall’eccessiva tensione nervosa. Nella partner non sopporta né l’indifferenza né l’incomprensione. L’amore è quasi sempre un problema per lo Scorpione. In taluni casi è una forza misteriosa, l’amore-passione che somiglia a un combattimento da cui si deve uscire vincitore o vinto. I problemi di coscienza, la lotta fra spirito e materia su uno sfondo sado-masochista, l’istino incontrollato da cui può venire tutto il bene o tutto il male rappresentano le sue prove. ‘Il più grande amore è quello che fa maggiormente soffrire’: sono parole di Dostoevskij, Scorpione tipico.
La donna Scorpione è audace, originale, stravagante, intelligente, fantastica, piena di fascino, ardente, gelosa, possessiva, esclusivista in amore come nell’amicizia, egocentrica. E’ il tipo di donna che riscuote maggiore successo, ma non invita certo ad una esistenza tranquilla.
E’ veramente se stessa nelle grandi occasioni, nelle complicazioni, nei problemi da risolvere. La sua volontà è forte e si trasforma in risoluzione sotto la spinta imperiosa delle passioni. Non tutte le Scorpione sono belle, ma hanno sempre qualcosa di affascinante. Non è donna semplice né si lascia capire facilmente, ha bisogno di vivere in un clima caldo, complicato, tragico o muto, misterioso, segreto o strano. Se è insoddisfatta, diventa aggressiva.
I compromessi sentimentali non la soddisfano. Ardente e appassionata, ha bisogno di amare in modo quasi primitivo e magico, sia in senso benefico che malefico. Concepisce l’amore come uno stato violento, nascosto, amore-morte, fatto di lotta, di alte vette e oscuri abissi, di sadismo e dedizione, di segreto e di teatro. Ha fiuto, perspicacia, lampo folgorante, vede tutto, scopre tutto, da detective. Naturalmente, anche la donna può essere tutti i diversi personaggi di cui abbiamo già parlato e cioè ardente e istintiva, o controllata e disciplinata, razionale e positivista o autodistruttrice. Messalina o Maria Maddalena, se è tipicamente Scorpione è quasi sempre inquieta, complicata, angosciata.
Maria Maitan, Fatevi il vostro Oroscopo, Universale Economica Feltrinelli, 1968