Nell'Oceano spirituale dei Pesci!

Il Segno dei Pesci è l’ultimo dello Zodiaco, l’ultimo di quelli invernali e l’ultimo dei Segni d’Acqua.

Qui si giustifica il simbolismo del circolo, poiché spesso nella vita avviene così: chi sembra l’ultimo finisce per essere il primo. Il brutto anatroccolo diventa un cigno; il bimbo con difficoltà, costretto a fare grandi sforzi, diventa un condottiero; il giovane povero può riuscire nella vita meglio di un altro, dal momento che non è impacciato dal peso del pensiero tradizionale. Il fallimento in se stesso, compreso ed accettato nella giusta misura, diventa vittoria. La vita, a differenza del pensiero umano, procede in linea retta.
La saggezza ha molto in comune con l’innocenza. L’anziano, sotto certi aspetti, assomiglia al bimbo. Il più grande peccatore ha visto tanto male da fuggirlo totalmente e si avvia alla santità. Non è il punto in cui termina la ricerca che conta, ma il fervore impiegato per raggiungere la meta.
Gesù disse: ‘Così gli ultimi saranno i primi ed i primi saranno gli ultimi. ’ (Matteo 20:16)

Con i Pesci, il Sole completa il suo viaggio, muove verso il Nord, verso l’Equinozio primaverile e, in termine di ritmo delle stagioni, cammina in direzione di quelle che potremmo chiamare la nuova vita. Quale stato d’animo accompagna questo ritorno?
Se il viaggio è stato vantaggioso ed istruttivo, terminerà in un volo verso l’alto, una anticipazione felice, la preparazione delle nuove opere. Se, al contrario, il viaggio ha portato perdite e pene, il ritorno sarà accompagnato dalla stanchezza e dal tedio.

Dal momento che i viaggi sono sempre una combinazione di successi e insuccessi, questi umori raggiungeranno assieme la corrente della consapevolezza. Tali sono i conflitti dei nativi del Segno dei Pesci. Il tempo atmosferico che caratterizza queste mese si riflette su di loro con le alternanze impreviste di venti invernali e zeffiri primaverili. Per dominare uno stato d’animo simile occorre ravvisare nell’insuccesso una nuova opportunità.
Yogananda precisava: ‘Non esiste ciò che voi chiamate sfortuna; esiste soltanto una circostanza favorevole. ’
L’ultimo Segno di ogni stagione è conosciuto come Segno mutevole. L’apice si raggiunge con il Segno di mezzo. Nei Segni mutevoli vi è la tendenza ad allontanarsi da questo apice: nei Gemelli dall’impegno severo, nel Vergine dall’involuzione dell’Ego, nel Sagittario dall’estroversione.
Vi è un modo per prepararsi a ricevere le influenze della stagione che segue. Nei Pesci è un ritirarsi dal rigido inverno concentrato sulla realtà e un dirigersi verso quella forma di universale simpatia che caratterizza l’ardente e gioioso ritorno alla primavera.

Il Segno dei Pesci è dominato da Giove, il Pianeta dell’espansione e da Nettuno, il Pianeta della sensibilità fisica. Troviamo quindi nei nativi di questo Segno l’attitudine al servizio, caratteristico di chi viene governato da Giove, opposto al controllo di Saturno nell’Acquario. Il Segno dei Pesci non rappresenta tanto il richiamo al dovere impersonale, quanto un genuino sentimento per la gente e per la vita, un desiderio di espansione per buttarsi in ogni esperimento.
Qui il governo di Nettuno suggerisce anche una grande sensibilità. La comprensione dei Pesci nasce dall’empatia profonda, mai da una fredda analisi.
Questo è l’ultimo dei Segni d’Acqua, e ci ricorda il fiume che forma un ampio delta prima di buttarsi nel mare; prima di abbandonare il suo letto l’arricchisce. Dare, dare, però rimanendo libero e mai tanto libero come quando dà il meglio di se stesso.

Il simbolo di questo Segno viene rappresentato da due pesci che sono volti, tradizionalmente, in direzione opposta: uno verso il mare e la libertà, l’altro risalendo la corrente per deporre le uova e ricominciare daccapo il ciclo della vita: rinascita e schiavitù.
E’ implicita dunque una scelta: se l’Ego desidera rinunciare al proprio Sé inferiore ed unirsi ad ogni vita, può portare l’anima all’immersione eterna nel grande oceano dello Spirito. Se l’Ego non è ancora interiormente equilibrato e sicuro per buttarsi volontariamente nel mare cosmico, il sentimento di empatia lo spingerà a ritornare nel limitato rapporto con il mondo. In questo caso i due pesci assumono un altro significato: lasciare la via vecchia per prepararsi alla nuova, cioè abbandonare l’anno astrologico che termina, per ricominciarne uno nuovo. La chiave dell’influenza dei Pesci è l’empatia universale.

Swami Kriyananda, Il Segno dello Zodiaco come Guida Spirituale