Salute e Vitalità

Si può essere portati a credere che la vitalità dei tipi Pesci sia piuttosto ristretta e limitata, che essi abbiano bisogno di dormire molto, che la loro resistenza agli sforzi non sia eccezionale.

Una regola che può anche mostrare i suoi fondamenti, ma è caratterizzata da parecchie eccezioni, che la confermano. Si deve in primo luogo considerare che il loro habitat è il mare, l'oceano, in mezzo ad acque fredde o anche di temperature più temperate e calde. Non a caso ai Pesci si addice il clima marino, che stimola il metabolismo, attraverso la sua carica di iodio.

L'apparente abulia o passività del segno può essere connessa direttamente al luogo in cui si risiede e ai suoi ritmi climatici stagionali. Il sistema linfatico è un altro punto debole del segno, che appare a volte un po' fragile proprio per la sua struttura. I piedi delicati sono già stati citati... chiedono comunque la scelta di calzature adatte. I ritmi di vita non possono essere quelli di in Capricorno rampante o di un Leone che trascorre tre ore al giorno in palestra. Ma ciascuno di noi, come nella musica, ha i suoi ritmi, e quando i Pesci trovano il loro Modus Vivendi preferito adattano il corpo come altrettanti molluschi che mutano mare e consuetudini.

Il vivere secondo abitudini rigide, sveglia all'alba e duro lavoro fino al tramonto, può determinare depressione e delusione nell'animo pescino, che può finire per somatizzare il suo dispiacere nei confronti della vita e accusare malanni di tipo psicosomatico, cercando a volte evasione nel bere o nei paradisi artificiali. Non a caso si tratta del segno di Nettuno, che governa la chimica, la droga, le bevande alcoliche. Il bambino Pesci va quindi abituata a irrobustire le sue debolezze e a non assumere un atteggiamento rinunciatario di fronte alle difficoltà E' così che si formano campioni sportivi o persone capaci di notevoli prove. Naturalmente a condizione di rispettare il fisico di partenza, evolvendo e irrobustendo le qualità naturali nel corso della vita. Essa può essere lunghissima. Tant'è vero che la centoventenne Jeanne-Louise Calment, abitante in Provenza, aveva visto la luce il 22 febbraio 1875!