Il Granchio celeste!

Miei cari Amici delle Stelle,
oggi voglio proporvi una interpretazione del Cancro che risale agli anni ’80: vennero pubblicati, intorno al 1981, 12 librini, uno per ciascun Segno Zodiacale.
Devo confidarvi che quando mi affaccio alla biblioteca, e mi capitano tra le mani pubblicazioni come queste, il mio pensiero va al grande lavoro del passato: oggi non abbiamo difficoltà, grazie ai moderni mezzi uraniani, nel reperire immagini, testi, e tutto quando possa costituire una bibliografia astrologica. Basta un clic, ed è tutto a nostra disposizione. In quegli anni non era cosi, il paziente lavoro di ricerca, sia astrologica, sia iconografica acquisisce un valore dal mio punto di vista inestimabile, unitamente ad una visione interpretativa che per alcuni versi può sembrare superata, ma che offre la misura della costante ricerca astrologica. Eccomi a voi con una descrizione speciale del Cancro, Segno Zodiacale che vive nel passato, coniugandolo armoniosamente con il presente!

La Luna, signora dell’Inconscio e dell’immaginazione, ha il Domicilio nel Segno del Cancro.
E’ risaputo infatti che il Cancro è il più lunatico dei Segni Zodiacali. Come la Luna alterna 4 diverse Fasi in un mese, così il cancerino ha delle impercettibili variazioni d’umore. Gli antichi astronomi, tranne quelli della Mesopotamia e dei paesi mediterranei, ben presto scoprirono il legame tra la Luna e le maree. Nell’Astrologia medievale si credeva che la Luna controllasse tutto ciò che è inerente all’acqua. Forse perché si pensava che la Luna esercitasse influssi, come per la marea, sui liquidi circolanti nel corpo e in particolare sul cervello, si ritenne per molto tempo che la Luna fosse collegata con la pazzia, rendendo le persone, appunto, lunatiche. Anche la scienza ha dimostrato da tempo la validità dell’influenza lunare. La mitologia si sbizzarrisce: le deità lunari sono infatti moltissime, ma tutte racchiudono l’archetipo della madre. Anche la dea cacciatrice, Artemide, la Diana dei Romani, nota per le sue vendette contro chi, innamorandosi di lei, la cercava per la sua femminilità, pare assecondasse la sua parte femminile materna andando a trovare di notte il pastore Endimione e avendo poi da lui parecchi figli. Latona, la prima sposa di Zeus-Giove, rappresenta la prima delle Grandi Madri e come Ecate, è la madre castrante, oppressiva, regressiva ed egoista che impedisce al figlio di recidere il cordone ombelicale. Il problema del Cancro, spesso, è proprio quello di superare il rapporto coi genitori, accettando il proprio ruolo e vivendo la realtà con i propri occhi.
Dice Sicuteri: ‘In questa sfera si giocano gli archetipi della madre e del figlio, l’uomo e la Luna, la gestazione e la nascita, il rapporto oggettuale primario. Se nel figlio vibra sempre il fantasma di Edipo, nella madre Cancro c’è sempre una manifestazione della Giocasta sofclea.’ Narra Sofocle che Laio, re di Tebe, ebbe da Giocasta, sua legittima sposa, un figlio, detto Edipo. Poiché le profezie avevano predetto che questo figlio avrebbe ucciso il padre, sposando la madre, Laio ordina la sua uccisione. Edipo sfugge alla sua sorte e viene invece adottato dal re di Corinto, che non gli rivela di non essere il vero padre. Quando, giovinetto, Edipo conosce il suo futuro, fugge da casa per non far compiere il destino, ma così uccide il vero padre, incontrato per caso, e ne sposa la vedova, Giocasta, la vera madre, senza saperlo. In ogni donna Cancro, quindi, esisterebbe una madre disposta a ‘possedere’ il figlio in ogni modo. Anche stagionalmente questo Segno corrisponde al trionfo delle forze fecondanti, materne, terrestri, è il tempo in cui si formano i semi, il grano matura e la vegetazione è al massimo del suo splendore: è la fioritura dell’estate. L’Elemento Acqua che indica la fecondazione è proprio di questo Segno. Non l’acqua paludosa dello Scorpione, ma l’acqua limpida e profonda; il liquido amniotico del ventre materno, ma anche l’acqua sorgiva da cui nasce il ruscello, che, a sua volta, dà origine al fiume e spesso al lago.
Anche il segno grafico, due nove o due sei, che ruotano uno intorno all’altro, ricorda il processo di gestazione; la forza dell’unierso che, girando così, si unisce, si divide e si moltiplica. Essendo il quarto Segno dello Zodiaco, corrispondente alla Quarta Casa, è il Segno della famiglia e di tutto ciò che è collegato ad essa. Nella scelta del partner, come nella scelta delle amicizie, il Cancro non è completamente disinteressato, così come nel cercare il benessere familiare. Vuole il meglio, non per opportunismo, poiché in fondo è un idealista, ma perché per i suoi cari vuole le cose migliori. Giove, il Pianeta del possesso e del benessere, è in Esaltazione in questo Segno: ciò permette al nativo di non disperdere i suoi sogni in troppe irreali ed inutili fantasie. E quando afferra qualcosa e sa di essere nel giusto, difficilmente lascia la presa: osserviamo infatti le chele, con essere può anche ferire. Il Cancro è dunque aggressivo e sa vendicarsi. Non è impulsivo e quindi controlla i suoi impulsi e vi ragiona sopra. Se andiamo alle origini, vediamo che i Sumeri chiamavano il Cancro ‘il malvagio’. La spiegazione ce la forniscono i Greci: nella mitologia greca, infatti, il Granchio, per ordine di Giunone, cercò di uccidere Ercole. Il semidio uccise il Granchio, schiacciandolo, dopo essere stato morso. Giunone raccolse allora il povero animaletto e lo immortalò in cielo. Come il Granchio della mitologia, il Cancro ha la tendenza a cercare di passare inosservato, per poi scattare al traguardo e vincere!
Ci troviamo di fronte ad un soggetto che ha la Luna nel Segno come Domicilio. Questo potrebbe già di per sé spiegare tutto. Aggiungiamo Venere in Esaltazione, Saturno e Urano in Esilio, Marte in Caduta, e avremo il profilo preciso di un carattere che si basa esclusivamente aull’istintività e per cui il lato inconscio diventa fondamentale.
Inquadriamo poi il tutto nella Quarta Casa, che rappresenta le origini, ed avremo un altro elemento per comporre un mosaico che il soggetto, osservandolo, non potrà certo rinnegare. Vediamo che cosa ci dà la combinazione di questi elementi. Abbiamo un temperamento timido, introverso, irrazionale, nemico delle novità e dei cambiamenti, affettuoso e molto attaccato ai valori della famiglia, specialmente quella da cui proviene. Se è stato aiutato ad aprirsi alla vita, ci troveremo di fronte ad una personalità equilibrata e fondamentalmente serena, ma se è stato represso ed ha avuto molte occasioni per rifugiarsi nel suo guscio, avremo allora un individuo ombroso, diffidente, che non affronterà mai di petto gli ostacoli o le situazioni che fanno soffrire e si ritirerà in una specie di vago mutismo che va per prima cosa a discapito di lui stesso. E questo perché gli altri, per un po’ si preoccupano del suo umore, ma poi fatalmente proseguiranno per la loro strada, lasciando il Cancro a covare il suo rancore sul ciglio. Difficilmente il nostro soggetto sa uscire da queste situazioni, perché l’atteggiamento degli altri, ai suoi occhi noncurante, lo conferma sempre di più nella sua convinzione di non essere compreso e apprezzato. Il nocciolo del problema sta infatti tutto qui. Non sapendo e non potendo, per la particolare configurazione astrale, imporsi con determinazione, quando il sistema della persuasione e della dolcezza fallisce, egli si ritrova senza armi e allora viene travolto dalla prepotenza degli altri, e si sentirà ingiustamente messo da parte. Pur essendo un tradizionalista, attaccato ai valori che gli sono stati trasmessi in famiglia e che lui riproporrà ai propri figli, senza spostare una virgola, è però anche molto aperto alla vita che vede scorrere intorno a sé, perché ha doti di intuizione che gli fanno comprendere al volo quello che gli sta accadendo, anche se non si getterà mai nella mischia.

La vita interiore ha per lui un interesse preminente ed ha bisogno del soprannaturale per poter vivere armoniosamente. E’ un Segno che non conosce il cinismo e deve credere in qualcosa di ‘religioso’ per poter sopravvivere. Questo, anzi, sarà lo strumento che sceglierà di preferenza per cercare di dare un equilibrio alla sua vita quando lo sentirà minacciato. Odia gli eccessi di qualsivoglia natura siano, e molte decisioni di ragionevolezza e prudenza non provengono affatto, in lui, dalla razionalità fredda, ma dalla paura della vita. Così come si rinchiude nel suo guscio di fronte all’incomprensione e all’aggressività degli altri, altrettanto tende a rinchiudersi di fronte alle grosse decisioni che potrebbero sconvolgere l’ordine stabilito fin dall’inizio della sua vita. Allora la rinuncia prende generalmente il sapore dello sposare una causa che sia anche un sistema di spiegazioni della vita e che contenga delle regole simili a quelle che gli sono state insegnate.

E’, quindi, una persona estremamente paziente, capace di sopportare delle prove assai dure e anche spesso dei caratteri opposti al suo, ma lo fa non per passività o pusillanimità, ma perché detesta ribaltare cose e situazioni solo a beneficio di se stesso. Con questo suo atteggiamento si mette generalmente in posizione difficile e rischia costantemente quello che teme di più, cioè l’isolamento e l’indifferenza degli altri. La nostra personalità in fondo poggia sulla contraddizione. E’ nel continuo superamento di essa che troviamo l’equilibrio con noi stessi e con il mondo esterno. I poli opposti che tuttavia si attraggono, sono alla base del mondo nel quale siamo immersi. Ora nel Cancro questa contraddizione si esplica tra il desiderio di dare e ricevere affetto e l’impossibilità di farlo.

E’ il conflitto tra Venere e la Luna che, mentre apparentemente simboleggia, sia pure con sfumature diverse, la medesima cosa, in realtà si trovano agli opposti di uno stesso messaggio. Il significato resta l’amore, l’affettività, la via dell’istinto, ma mentre nel caso della Luna tutto questo è vissuto a livello inconscio e irrazionale, nel caso di Venere la carica affettiva si finalizza a scopi ben precisi, prendendo principalmente le forme della sessualità. Questo dualismo, che generalmente viene sublimato a livello concreto nella funzione parentale, è vissuto profondamente dal nato del Segno del Cancro, che lo recepirà in maniera addirittura drammatico, se non riuscirà a farlo coincidere nella situazione di genitore.
Se c’è quindi un Segno che ha bisogno di figli, questo è il Segno del Cancro. Non solo per i motivi che tutti conosciamo, ma anche perché per lui essi diventano l’elemento equilibratore senza il quale il nostro nativo rischia di far prevalere la parte ‘lunatica’, con conseguenze prevedibili. Bisogna anche considerare l’Esilio di Saturno e di Urano che, in presenza di una forte Luna, acquista un significato ancora più determinato. Ci troviamo di fronte anche alla Caduta di Marte, e quindi manchiamo di tutti quegli elementi che fanno in genere un carattere forte e che sa imporsi. Manca anche la spinta vitale che a questo punto viene delegata esclusivamente al momento generativo.

 

La parte più importante della vita del Cancro sarà appunto quella che si svolgerà insieme alla famiglia al gran completo.
Se ci troviamo di fronte ad un tipo di evoluto, intendendo con ciò un tipo che ha trovato sul suo cammino situazioni che gli hanno consentito di svilupparsi armoniosamente, avremo un individuo ottimamente inserito nella famiglia, sia quella di origine, sia quella propria. In questo ambiente riscuote il massimo interesse, la stima incondizionata di tutti e sa rendersi assolutamente indispensabile. Nel mondo esterno cercherà di riprodurre la medesima situazione e istintivamente andrà a svolgere la sua attività in ambienti che gli consentiranno di comportarsi come se fosse in famiglia. Anche in questa sitauzione, che risulta ottimale per lui, il Cancro evoluto sarà stimato e apprezzato per le sue doti di dolcezza, amabilità, equilibrio, affettuosità aperta e senza riserve. Se ci troviamo di freonte ad un tipo involuto, intendendo con ciò un individuo che non ha potuto svilupparsi armoniosamente, questi sarà un personaggio piuttosto difficile. Mutevole di umore, instabile, sempre in cerca di un affetto che non troverà mai definitivamente di suo gusto, cambierà continuamente occupazione e famiglia. Sarà, cioè, all’opposto del tipo evoluto, portato a crearsi continuamente una famiglia collezionandone diverse, una dopo l’altra. Poiché l’avventura gli è estranea, e quindi ogni nuovo affetto sembra essere sempre il più importante e il definitivo, ciò lo spinge a vivere tutte le relazioni come se fossero dei matrimoni, e spesso a sposarsi successivamente.
Il Cancro ha bisogno di una casa nella quale si sente signore e padrone per il resto della sua esistenza. L’ambiente che gli è più confacente è quello domestico e la mancanza di una abitazione stabile è la cosa più traumatizzante che possa accadergli. Però è un individuo che astrologicamente appartiene ad un Segno di Acqua ed ha per giunta la Luna in Domicilio nel suo Segno. A questo punto è chiaro che l’ambiente naturale che gli è più congegnale è quello marino subito seguito dal lago e da tutti i paesaggi dove si ritrovino in qualche modo corsi d’acqua. Se infatti si impegnerà a praticare uno sport, questo sarà certamente collegato al nuoto e alla vela. Entrambe le attività infatti lo rasserenano e lo distendono moltissimo proprio perché lo mettono a contatto con un elemento essenziale della sua natura, l’acqua. Le vacenze ideali per lui sono appunto quelle che può compiere sentendo sotto i piedi le tavole di una nave o anche di una modesta barca. E’ anche tendenzialmente un individuo amante della notte. Se le condizioni della vita glielo consentono, ci troviamo di fronte ad una persona che amerà aggirarsi nella città addormentata nel silenzio magico del riposo, piuttosto che nel traffico caotico della vita del giorno. Quest’ultimo, anzi, lo infastidise e il nostro nativo lo affronta solo per cause di forza maggiore. Il tempo meglio speso per lui è quello trascorso in casa, specie se quest’ultima si trova in campagna. Un altro grande amore del cancerino è infatti costituito dalla natura. Questa inclinazione gli deriva dalla Quarta Casa che dà attaccamento alle origini e dell’esaltazione di Venere. Si trova bene in campagna perché è un tipo abbastanza solitario ma non perché sia di gusti semplici, anzi, anche se al cancerino non piacciono il fasto e la vanità, il lusso tuttavia non gli sta male. Negli abiti ama le cose raffinate e di classe e preferisce comperare un solo maglione della migliore specie e portare sempre quello piuttosto che avere l’armadio pieno di una scelta di golf non della migliore qualità. Se si cambia d’abito lo fa sempre con un preciso scopo: ama vestirsi con proprietà e gusto, ma anche con esclusività. Il modello unico, che indosserà solo lui, infatti, lo attira. Si sentirà a suo agio con i colori sobri soprattutto con diverse tonalità, e in questo senso arrederà la sua casa. Non gli interesserà che sia spiritosa e stravagante, deve essere comoda e classica insieme perché non deve essere cambiata nel tempo. Deve avere quindi una base di praticità che la renda praticamente funzionale per tutte le età della vita. Rifuggirà quindi da tutto quello che possa solo lontanamente richiamare la vistosità, che alla lunga potrebbe stancare.
Non seguirà mai le mode in nessun campo. Pur tenendosi aggiornato, non andrà mai a comprare il libro di cui si parla per il gusto di poterne parlare anche lui e non si recherà al cinema o al teatro a vedere spettacoli solo sulla base di un successo effimero. Seguirà piuttosto nelle scelte un criterio legato alla validità di ciò a cui si accosta. Il viaggio lo attira, ma solo come spostamento per le vacanze oppure come occasione per conoscere temporaneamente luoghi diversi. Durante questi soggiorno fuori della sua residenza abituale, saranno più i musei ed i monumenti, se ha un certo grado di cultura, ad attiranrlo che non la conversazione con la gente per strada. Anche questo lo interessa ma è un genere di contatto che preferisce far esercitare agli altri, per poi goderne di riflesso i frutti.
Gli animali che la tradizione associa al Segno del Cancro sono il gatto, per gli animali di terra, e il cigno, per gli animali di aria, e naturalmente il granchio per gli animali di acqua.
Queste associazioni derivano dall’accostamento dei due primi animali alla Luna e del terzo alla costellazione da cui prende nome il Segno Zodiacale. Per quanto riguarda il gatto, possiamo tranquillamente dire che si tratta di un animale magico per eccellenza. Il suo accostamento alla Luna diventa quindi evidente trattandosi di un’associazione che vuole chiaramente mettere in luce le relazioni che questo animale evoca con il mondo sommerso nell’inconscio e quindi con l’occulto. Nell’antico Egitto l’animale fu addirittura divinizzato e comunque gli sono sempre stati attribuiti poteri benefici o malefici. Il cigno fin dall’antichità è sempre stato un simbolo di fecondità. E’ questa sua immagine che lo fa accostare al Segno del Cancro che simboleggia, appunto, la madre. Dalla mitologia greca alle leggende delle popolazioni nordiche, fino alle tradizioni indù, il cigno è visto o come immagine della vergine che viene fecondata dalla terra, oppure come elemento fecondante attivo. Quanto al granchio, da cui prende nome il Segno, il simbolismo è evidente: l’animale sta a significare la natura ritrosa del nato sotto questo Segno, il suo rintanarsi nel proprio guscio in vista del pericolo.
Le piante che si associano al Segno del Cancro sono il tiglio e il nocciolo. Il fiore è la ninfea. Naturalmente questo accostamento dipende ancora una volta dal Pinaeta che ha il Domicilio nel Segno e queste appunto sono piante che si associano alla Luna. Naturalmente non sono le uniche e ne vengono citate molte altre ma preferiamo scegliere quelle che si trovano più comunemente in contatto con noi. Mettere vicino un Pianeta ad un certo genere di pianta o di fiore è una operazione che ricaviamo dalla tradizione. Le spiegazioni sono semplici e ci limiteremo qui a fornire le più semplici. Per quanto riguarda il tiglio, si tratta di una pianta assai comune in Europa, dai bei fiori bianchi profumati. Ha proprietà antispasmodiche e calmanti ed è utilizzata molto nelle erboristerie. Il profumo che emana al momento della fioritura si sente soprattutto di notte. Sono forse queste sue particolarità che la rendono adatta ai nativi del Segno, sempre in cerca della tranquillità del frembo materno.
Il nocciolo è pianta che viene a maturazione nel momento dell’anno nel quale cade la costellazione dello Zodiaco. E’ pianta anch’essa assai comune e si ritrova quasi in tutti gli orti ed i giardini d’Europa. Il frutto viene utilizzato in molteplici modi ma soprattutto in pasticceria. Per essere gustato ha bisogno che venga spezzata la corazza che lo protegge. Esattamente come il Cancro, che per essere avvicinato ha bisogno di uscire dalla barriera di diffidenza che ha creato intorno a sé. La ninfea è la regina degli stagni. Basta solo questa sua qualità per accostarla immediatamente ad un Segno che lega la simbologia principale dell’acqua. Non solo l’accostamento a questo elemento è importante, ma anche il fatto che le radici siano sommerse sotto l’acqua, così come è sommersa nell’inconscio la natura del nativo del Cancro.
La pietra che viene accostata al Segno del Cancro è lo smeraldo, e il metallo l’argento. Lo smeraldo deve questo suo accostamento alla tradizione romana. Le leggende nordiche lo legano infatti al Segno del Toro. Le proprietà disintossicanti e curative delle infiammazioni intestinali che venivano attribuite a questa pietra in tutta l’antichità sono all’origine della sua collocazione accanto al Segno del Cancro. Lo smeraldo, infatti, secondo la tradizione, promuove in chi lo porta le attività del fegato e degli organi della bile. In particolare, impedisce a chi lo ha su di sé di ammalarsi di dissenteria. In più, questa pietra, dal colore verde meraviglioso, protegge in modo particolare gli occhi del suo possessore.
Un’altra proprietà dello smeraldo è quella di infondere coraggio a chi lo porta. Ora sappiamo che il nato nel Cancro può facilmente spaventarsi. Portare allora questa pietra su di sé può aiutarlo a farsi coraggio di fronte alle avversità della vita. L’argento è metallo così noto che diventa difficile persino parlare di accostamenti; insieme all’oro ha sempre significato fasto e ricchezza e tutti amano di circondarsi di oggetti d’argento per i più svariati usi, quali il vasellame e la posateria. L’argento fin dai tempi più remoti è stato preso a simbolo della Luna. I suoi poteri curativi sono molteplici, soprattutto si sono osservati risultati per quanto riguarda la cura degli attacchi di epilessia, di emicrania ribelle e per i dolori nevralgici. Un’altra proprietà curativa sembra essere quella contro le affezioni dell’utero. L’argento sta anche a simboleggiare lo scambio, in quanto è con esso che ancora oggi si fabbrica parte delle monete. Questo è un uso antichissimo che pèrò non si lega ai significati del Segno, che in questo caso resta accostato alla lucentezza ed al colore che ci ricorda comunemente il Plenilunio.
Il profumo più adatto ai nati del Segno del Cancro è quello di Lillà, fiore molto conosciuto che viene spesso utilizzato anche come pianta ornamentale da appartamento. In giardino cresce in arbusti, di cui esiste anche una varietà nana. E’ originario della Persia e ne esistono varietà di diversi colori, dal bianco al rosa al violetto. Il suo profumo viene collegato al Segno del Cancro per la freschezza e allo stesso tempo la semplicità della sua fragranza. L’essenza adatta al nativo di questo Segno è tuttavia quella collegata alla Luna e si può comporre seguendo la seguente ricetta: 3 parti di zafferano, 2 parti di fiore di tiglio, 3 parti di cumino, e 2 parti di fiore di agrifoglio.
Se vogliamo entrare maggiormente in dettaglio, possiamo anche fornire profumi più adatti a seconda dei Decani:
Primo Decano: si giova del Sandalo
Secondo Decano: si giova del Tiglio
Terzo Decano: si giova dell’Ambra.

In omaggio alla Luna il colore che si associa al Segno del Cancro è il bianco. Esso evoca infatti l’atmosfera magica del Plenilunio, ed è comunque colore riposante e tradizionale in alcune particolari occasioni. Sta a significare purezza e castità e vuol dire anche innocenza. Si adatta quindi assai bene a questo Segno nel quale venere riceve dalla Luna dei valori che ne sublimano le potenzialità. Il bianco inoltre è la somma positiva di tutti gli altri sei colori così come il nero ne è la somma negativa. Il bianco si viene a contrapporre al nero così come la Luna si contrappone al Sole, il principio maschile al principio femminile. E siccome nel Cancro il principio femminile tramite il Domicilio della Luna viene potenziato, la simbologia del colore con il significato di questo Segno appare evidente, a riprova che l’Inconscio da cui vengono governati i cancerini è quello che affonda le sue radici nella primordialità, più che nella rimozione delle nostre sensazioni.

Cancro, Scuola di Astrologia, 1981