Le onde magnetiche del Cancro!

Se il vostro Sole è nel Cancro, vi esprimete certamente con autorità in termini di possesso. Avete la tendenza a dire: ‘questo è il mio maestro, questo è mio padre, anziché sono un suo allievo, sono suo figlio’.
L’autorità che cercate di esprimere è di tipo profondamente personale. Manifestata negativamente può portare ad un estremo sentimento di conquista e quindi è negativa.
Le persone che avranno dei rapporti con voi, reagiranno presto o tardi e se ne andranno. Le cose che volete possedere per sempre verranno perdute o rovinate.

Questa caratteristica, invece, se manifestata positivamente, può diventare una ferma fedeltà come quella della madre per i propri figli. Se qualcuno diventa amico di un nativo del Cancro, entra nel suo universo personale, nella ‘casa’ in cui non sarà mai più estraneo.
Vi è differenza fra la tenacia del Cancro e l’afferrarsi saldamente alla realtà, proprio del Toro. Al Toro piace sistemare le cose attorno a sé anche senza possederle. L’impulso naturale del nativo del Toro è di metterle a posto. Il Cancro, al contrario, è un accentratore nella sua casa, vuole possederla.

Come Segno d’Acqua è più istintivamente consapevole del Toro del naturale fluire delle cose e non prova delusioni osservando il flusso delle correnti nel grande fiume della vita. Egli sa che il controllo delle correnti è al di là del suo potere ed i suoi interessi sono troppo personali ed egocentrici per permettergli di entrare liberamente nella corrente principale. Perciò, come i vortici del ruscello, tende ad attrarre nella sua orbita ciò che desidera, ed a lasciare che il resto dell’acqua scorra come se non esistesse.
Il nativo del Cancro può persino essere un timido nei suoi contatti con il mondo, ma egli è meno preoccupato per questa inadeguatezza esteriore che della sua tenacia più forte del normale per quel che riguarda ‘il focolare’.

L’energia del Cancro, diretta in basso dal cervello, tende a ritirarsi; è l’esclusività di un ‘noi e solo noi’, atteggiamento che, per eccessiva protezione, nega la crescita.
Tuttavia, se il bisogno di accentramento non è possessivo, ma è usato per offrire asilo sicuro a chi chiede protezione per difendersi dalle correnti turbinose della vita, l’influenza del Cancro diventa quella di una madre che vuol portare nel focolare domestico chi, come un bimbo, ha bisogno di conforto e difesa.

Tesa verso l’anima, la visione del Cancro si espande nell’universo intero che sentirà come il ‘suo’ focolare. 'Il centro ovunque, la circonferenza da nessuna parte.’
La via dell’illuminazione può inaridire se egli vuole decentralizzare e personificare il suo punto di vista della vita. Tale veduta gli sembrerà priva di reale interesse. La sua crescita, piuttosto, sarà più facile con un graduale accentramento di tutte le cose nel suo vortice psichico di autoidentificazione: ‘l’universo intero mi appartiene.’
Più sviluppa il sentimento universale di proprietà e più si libera dalla necessità di attrarre a sé strettamente ogni cosa, poiché sente in modo specifico che tutto gli appartiene.
Vi è qualcosa dell’influenza del Cancro in ognuno di noi.

Quando pensiamo in termini di IO e MIO stiamo soccombendo a quell’influenza. Quando prendiamo troppo di petto le cose siamo costretti a cedere alle più negative qualità del Cancro in noi. L’essere consapevoli delle azioni del Cancro per il buono e per il bene nel nostro interesse, ci aiuterà a comprendere come possiamo fare il miglior uso di quelle doti. L’egoismo, per esempio, si può trasformare in qualità divina se si scopre la profonda soddisfazione che si assapora facendo felici gli altri. Il legame personale con le persone verrà purificato se ci preoccupiamo del loro benessere; l’attaccamento alle cose si vincerà portando la felicità agli altri ed aiutando il prossimo che si trova in ristrettezze.

Se osserviamo in che forma queste influenze lavorano nei nativi del Cancro, (che le manifesta in maniera più pura) possiamo comprendere chiaramente come trattarle quando si rivelano a noi. Più il vortice dei nostri interessi personali è portato ad accentrare ogni cosa in se stesso, e più sarà non soltanto la nostra visione, ma anche la nostra felicità.
Più questo vortice vorrà attrarre l’umanità intera e tutte le cose nella sua orbita di profonda simpatia, e più la comprensione e la felicità si espanderanno. Però è ovvio che, per le persone nelle quali i tratti più impersonali predominano, sarà possibile liberarsi, anche in altre forme, dalla tendenza umana di personificazione.

Tali persone preferiscono il cambiamento dell’IO e del MIO con TU e il TUO, offrendo in tal modo tutto il loro operato a Dio. Alcune persone preferiscono osservare tranquillamente l’ego fino a quando scompare, come sembrano scomparire le stelle quando si fissano a lungo.
Molte sono le strade che portano alla verità. E’ probabile che il grande interesse suscitato dalle descrizioni che si riferiscono alle diversità esistnti fra i nativi dei vari segni zodiacali, sia dovuto alla scelta del sentiero che le persona possono percorrere.

Sebbene il nativo del Cancro attragga solo parzialmente l’acqua nel suo vortice, è purtuttavia parte integrante del ruscello le cui correnti possono fluire e turbinare in inumerevoli vortici. Ma, dopotutto, rimane sempre il movimento di uno stesso elemento: l’acqua.

I nativi di questo Segno i quali si identificano naturalmente con la vita, non si curano sempre di esplorarla; hanno bisogno di crescere spiritualmente ed espandere in profondità la loro visione personale. Il bisogno di crescere non lo si deve soltanto a qualche insufficienza nella loro natura, quanto alla disposizione per la simpatia universale, un’attitudine che fa di loro, forse i più intuitivi fra tutti i nati sotto i vari segni dello Zodiaco. Questa facoltà di intuizione è intensificata dalla loro natura ricettiva più che aggressiva.

Se siete un nativo del Cancro, potete attrarre il vostro centro psichico ad un centro più elevato per mezzo della meditazione, fino a riposare nell’anima silente. Questo non è un ritirarsi egoistico, un rinchiudersi in se stesso, ma un portarsi nella calma che il vortice non può raggiungere, lontano persino dal flusso del ruscello, dove ogni cosa, compreso il piccolo sé, scoprirà di essere un’emanazione di amore nel cuore del Creatore Infinito.

Nell’arte induistica, lo stato di illuminazione nell’uomo viene a volte raffigurato con la mezzaluna posta sulla fronte, nel punto fra le sopracciglia. L’influenza della luna in noi, significando il valore umano o il valore che noi attribuiamo alle cose, risiede generalmente nell’ego, situato nel midollo allungato, alla base del cervello. Il suo polo positivo sta nel punto tra le sopracciglia.

Quando la nostra ‘luna’ interiore di personale implicazione si concentra su questo polo positivo, si raggiunge la divina illuminazione.
Una buona pratica per voi, dunque, ‘Figli della Luna’ (così chiamati dato che il Cancro è governato dalla Luna), è la concentrazione nel punto fra le sopracciglia, associando tutto il significato della vita in quel punto, il Divino Centro nell’uomo, anziché concentrarvi nel vostro piccolo ego.

Patanjali ha così definito lo stato di divina illuminazione: ‘Yoga chitta vritti nirodh’, lo yoga (divina unione) è la neutralizzazione delle onde (vortici) dal sentimento.
Chitta, in senso generale, è la parte più bassa della mente che viene ostruita dall’agitazione. Gli intensi turbamenti dell’animo umano che impediscono la divina unione sono, secondo quanto spiega Paramahansa Yogananda, i sentimenti tumultuosi, gli attaccamenti alle cose e alle persone, le attrazioni e le avversioni.
I loro movimenti o vritti vengono raffigurati dalle onde, ma letteralmente significano vortici: una metafora che calza a pennello!

Voi del Segno del Cancro dovete prendere in attento esame questa spiegazione e sforzarvi per vincere il sentimento di attrazione e repulsione. Il magnetismo che possedete deve divinizzarsi: tutto amore e niente attaccamento possessivo. Il vostro potere di concentrazione sarà uno strumento per servirsi del Divino.
Se desiderate ottenere l’illuminazione, meditate ogni giorno regolarmente. Per tutti, ma per voi in special modo, è di aiuto preparare una camera della vostra casa o un angoletto nella vostra stanza, esclusivamente per la meditazione.

I luoghi si impregnano di vibrazioni e se voi meditate sempre nello stesso posto, si diffonderà la pace, aiuto potente per raggiungere la divina comunione.
Provate a sedere tranquilli con la schiena eretta, meditate possibilmente rivolti all’Est (la consapevolezza intuitiva che possedete dovrebbe farvi diventare anche più sensibili ai raggi che fluiscono da quella direzione; anche il Nord è raccomandato) e portate la vostra mente nella ‘caverna del cuore’.

Riposate pacificamente in quel punto. Sentite che questa ‘caverna’ è la vostra vera casa, il vostro tempio. Immaginate che le radiazioni armoniche vengano diffuse da un altare situato all’Est di questo tempio. Ora osservate come queste radiazioni diventino dei raggi di luce purissima che pervadono il vostro cuore e trasformano il buio dei desideri egoistici in brillanti strali di amore divino. Inviate questi raggi in tutto il corpo, alla vostra casa, all’intero universo. Voi siete quella luce, voi siete quell’Amore Infinito.
Sopra ogni cosa siate fedeli a Dio. Concedete più tempo a Lui e meno tempo alle piccole cose che ne se andranno ogni giorno.

Swami Kriyananda, Il Segno dello Zodiaco come Guida Spirituale