Nettuno in Pesci risveglia lo Spiritismo!

‘L’homme est un animal qui sécrète de la souffrance pour lui-meme et pour le autres’, scrisse Daniel Rops, solido Capricorno venuto alla luce il 19 gennaio 1901 nella sua opera squisitamente saturnina dal titolo ‘Mort, où est la victoire?’, cosi, come vedremo, molti altri autori nati in questo Segno sono stati influenzati, nei contenuti e negli stessi titoli delle loro opere, dalla sua struttura severa, razionale, eppure sorprendentemente filosofica e capace di credere nelle cose che intraprende. Il simbolo astrologico del Segno che si estende tra dicembre e gennaio recepisce molto dalla stagione, e lo spirito di chi vede la luce in un periodo di giornate brevi, di risorse misurate, di freddo e tempeste nervose… subisce un immediato condizionamento, e non è affatto da credersi che sia in male, al contrario. Gli archetipi di cui a lungo si è trattato in precedenza, le lontane origini di Kronos che rappresenta lo scorrere lento e implacabile del tempo e dell’orologio cosmico, influenzano inevitabilmente, proprio per la struttura astrologica, chi vede la luce in un certo giorno dell’anno e dell’eternità.

Ci troviamo di fronte all’uomo Capricorno, saturnino, al suo comportamento psicologico, avanti il quale è bene considerare che un tema astrale è costituito da numerose variabili. Oltre al Sole, che di per sé suggerisce l’inserimento di una persona in uno o l’altro dei Segni dello Zodiaco, vi sono una molteplicità di elementi, a cominciare dalla posizione dei sette pianeti della tradizione (Sole, Luna, Venere, Mercurio, Marte, Giove e Saturno) e proseguendo con la posizione dell’Ascendente, cioè del Segno astrale che si trova ad Oriente nel momento della nascita, completando infine il quadro con altri punti, chiamati rispettivamente Punti Sensibili e Fittizi quali il Nodo Lunare e il Punto di Fortuna e altre posizioni che ciascun Astrologo può o meno inserire (secondo i suoi personali metodi interpretativi sul Tema Natale della persona esaminata.
I fenomeni spiritici si possono fondamentalmente dividere in due classi, definibili come segue:
I fenomeni medianici o fisici. Consistono in contatti con pretese entità mediante una persona che funge da tramite (il medium).
I fenomeni spontanei o psicologici. Consistono in contatti senza intermedia persona, anzi spesso senza alcuna provocazione da parte di chi li riceve.
Quando, nel 1922, Charles Richet pubblicò il suo primo Trattato di Metapsichica, mantenne questa suddivisione, distinguendo però i vari fenomeni in oggettivi e soggettivi: i primi comprendono i fenomeni di natura fisica, i secondi quelli di natura psichica.

I fenomeni medianici o fisici
La Telecinesi. La telecinesi (dal greco tele, lontano; kinesis, movimento) consiste nel movimento di oggetti senza alcun contatto o altra causa fisica; tavoli, sedie, mobili, oggetti vari si spostano e si sollevano da terra senza essere toccati.
Il medium Zbroski, a Varsavia, sollevò con l’energia telecinetica una bilancia automatica del peso di un quintale; il medium Jean Guzik e Daniel D. Home facevano suonare a distanza, rispettivamente, un pianoforte e una fisarmonica. Lo studioso Schrenck-Notzing riferì molti esperimenti; fra questi, notevolissimo il ripetuto sollevarsi dal suolo di un pianoforte a coda, del peso di circa seicento chilogrammi, ottenuto con la medium Kathleen Goligher, descritta nei verbali delle sedute come una debole e fragile signorina!
A proposito dell’italiana Eusapia Palladino, si riferiscono casi in cui il tavolino lievitato dalla medium non riusciva ad essere abbassato neppure dagli sforzi uniti di parecchi uomini validi e robusti. Un fenomeno classico di telecinesi è la tiptologia, cioè il movimento di un tavolino ottenuto, durante le sedute spiritiche, col contatto delle mani. Si sa però che possono verificarsi movimenti inconsci a livello muscolare: è forse bene considerare (per lo meno molto sovente) la tipologia come un fenomeno naturale. Nella telecinesi manca invece un contatto diretto; si è quindi sicuri di non incorrere in alcun trucco, anche se del tutto inconscio.
Altro fenomeno telecinetico è la scrittura diretta, che si verifica quando una matita posta sul tavolo si mette a scrivere da sola. Tali manifestazioni presentano una caratteristica: la forza che le provoca sembra possedere un’intelligenza. Per gli spiritisti è senza ombra di dubbio quella dei disincarnati che otterrebbero tali fenomenologie mediante una misteriosa sostanza chiama ectoplasma, uscita dal corpo del medium in trance, e che essi utilizzerebbero come una sorta di leva per ricavare i movimenti.
Molte volte i fenomeni avvengono senza la presenza di una persona intermediaria che funga da medium: sono i cosiddetti fenomeni da infestazione, in cui le manifestazioni spiritiche assumono un aspetto disordinato e confuso: mobili che si rovesciano, finestre che sbattono, stoviglie che volteggiano nell’aria fino a sfasciarsi sul pavimento o contro le pareti, rumori strepitosi che vengono uditi anche da lontano. La telecinesi, come la psicocinesi, è l’unico fenomeno fisico studiato dalla moderna parapsicologia, che ha allargato il campo di ricerca con l’uso di sofisticate apparecchiature.

Gli apporti e gli asporti. Fra i più sbalorditivi fenomeni paranormali si possono senz’altro classificare gli apporti: consistono nella penetrazione di oggetti in un ambiente ermeticamente chiuso e controllato. In genere tali oggetti giungono, oppure vengono fatti arrivare, da un posto o da una località sia vicina sia lontana; a ogni apporto corrisponde la sparizione da un altro luogo della cosa che viene asportata. Il medium in trance riesce a far comparire sul tavolo della seduta pietre, fiori, gli oggetti più svariati; essi giungono nella stanza attraverso le pareti e scompaiono nello stesso stranissimo modo. Alcune volte sparisce, sempre a porte chiuse, lo stesso medium: viene ritrovato, di solito, addormentato, in un altro locale.
Altro fenomeno di apporto è quello detto delle ‘piogge di sassi’; avviene normalmente nelle infestazioni e consiste nelle materializzazione massiccia e nella caduta di pietre di varie dimensioni, che seguono traiettorie contrarie alle leggi fisiche o scendono a velocità impossibili, ridottissime. Sembra che gli apporti implichino una modificazione strutturale degli atomi della materia; infatti gli spiritisti affermano trattarsi di un fenomeno di smaterializzazione e rimaterializzazione. Altri studiosi sostengono la teoria della ‘quarta dimensione’, secondo la quale l’oggetto apportato giungerebbe sul tavolo della sperimentazione attraverso una dimensione ancora ignota all’uomo.

La lievitazione. La lievitazione è un fenomeno di telecinesi applicato alle persone.
Talvolta, nelle sedute medianiche, uno dei presenti viene lievitato con la sedia su cui siede, ma molto più spesso è lo stesso medium a sollevarsi da terra. Si tratta, come si sa, di un fenomeno conosciutissimi. Famose nell’antichità erano le lievitazioni di Simon Mago, mentre l’agiografia ricorda quelle altrettanto clamorose e affascinanti dei santi Filippo Neri, Giuseppe da Copertino e Santa Teresa di Avila. Anche moltissimi medium ne furono protagonisti; basti ricordare Home, la Cook, la Palladino. Qualche anno fa il giornalista danese Turk, studioso e appassionato di spiritismo, ha pubblicato sul quotidiano francese Paris Match alcune impressionanti fotografie, ottenute con i raggi infrarossi, del medium Michaelsen mentre veniva sollevato fino al soffitto della sala dell’esperimento con la sedia su cui era legato strettamente.

Il vento medianico. Durante gli esperimenti spiritici si nota spesso un abbassamento della temperatura ambientale, provocato da un vento gelido subentrante a ondate. Ciò si realizza in special modo durante i fenomeni di apporto, facendo pensare che tali manifestazioni assorbano l’energia termica presente per trasformarla in energia meccanica.

I raps. Il fenomeno dei raps (vocabolo tedesco che significa ‘colpo’) è comunissimo nelle manifestazioni medianiche. Gastone De Boni, nel suo poderoso trattato di metapsichica dal titolo L’uomo alla conquista dell’anima, ce ne dà una descrizione assai dettagliata:
‘Nelle esperienze medianiche abbiamo la più grande varietà di raps, e sono anche quelli che possono essere studiati nelle migliori condizioni di controllo. Generalmente risuonano nella compagine sul tavolo, sui mobili, sui muri, sul soffitto e anche sulle persone; abitualmente sono colpetti secchi, analoghi al crepitare della scarica elettrica. Se, durante una seduta, si mette un orecchio sul tavolo, avviene spesso di udire dei deboli colpi, come un tambureggiamento. ’
Alla base dei raps vi è spesso una intelligenza intrinseca; ricordiamo che fu grazie a questi colpetti, medianti un alfabeto convenzionale, che un uomo assassinato comunicò con la medium Kate Fox, dando inizio al movimento spiritualista americano. I raps si riscontrano sia nei fenomeni di infestazione, sotto forma di colpi molto potenti uditi anche a lunghe distanze, sia nei fenomeni telepatici, ad esempio quando muore una persona cara lontana. In questo specifico caso, ne annunciano e ricordano la dipartita colpi che vengono vibrati, in svariati modi, sempre alla precisa ora del decesso.

I fenomeni luminosi. Il fenomeno luminoso, spesso accertato durante le sedute medianiche, si presenta sotto diverse forme: la più frequente è quella globulare. Si possono altresì osservare bagliori, strisce, punteggiature o addirittura fiammelle fisse oppure vaganti, che a volte si avvicinano ai presenti con intenzionalità palese. In una seduta con Eusapia Palladino si videro, all’altezza della testa della medium, tre punti luminosi simili a scintille elettriche: ne riproducevano infatti un classico crepitio. Altre volte la medium produceva le scintille semplicemente strofinandosi le mani. Altri fenomeni luminosi sono quelli collegati alla aureola dei mistici; come dicono tutti i testi sacri di ogni religione, essa emana dalla testa o dal corpo di persone in odore di santità. Con la realizzazione da parte di alcuni scienziati sovietici, verso la fine degli anni ’60, della ‘Camera Kirlian’, si sono potuti visualizzare e fotografare fenomeni luminosi assai interessanti (forse di plasma biologico); essi in parte confermano sperimentalmente le teorie degli spiritisti e degli occultisti, i quali da centinaia di anni hanno sempre sostenuto la realtà oggettiva di questa luminescenza che avvolge il corpo degli esseri viventi.

La fotografia medianica. Si tratta di fotografie ottenute dai medium con mezzi assolutamente paranormali.
L’effluviografia. Si ottiene facendo impressionare una lastra fotografica avvolta in carta nera tramite la presenza di un sensitivo, che la ottiene per imposizione della mano. Si ha cosi o la fotografia della mano o macchie di forme diverse e svariate. Famose effluviografie sono quelle del Foà, che a Torino riuscì a far impressionare su lastra fotografica una mano spiritica materializzata dalla medium Eusapia Palladino.
La fotografia spiritica. Si ottiene durante le sedute medianiche. Il medium, facendo scattare un apparecchio fotografico, realizza l’immagine di defunti presenti all’esperienza, ma non visibili a nessuno degli astanti. Molte volte i personaggi fotografati sono conosciuti dagli sperimentatori, ma spesso si ottengono delle immagini di entità assolutamente sconosciute e ignote ai presenti.
La scotografia. Si ottiene impressionando sulla lastra fotografica un’immagine precisa e pensata, posandola direttamente sulla fronte del medium. Scotografie famosissime (anche se forse non tutte genuine) sono quelle realizzate dallo statunitense Ted Serios, che le ottenne puntando la macchina fotografica a circa cinquanta centimetri di distanza dalla fronte. Pare si sia appurato che in molti casi Serios fotografi il suo pensiero, cioè quanto egli immagina.

La psicofonia. Fenomeno analogo alla fotografia medianica, si ottiene facendo impressionare, da presunte entità spiritiche, un nastro magnetico. Si tratta di una delle nuove forme di ricerca medianica: trova ampio sviluppo in questo periodo, ma il problema in sé ha già al suo attivo una storia di una ventina d’anni.

Gli ectoplasmi e le materializzazioni. Charles Richet chiamò ectoplasma la sostanza che scaturisce dal corpo del medium e che può organizzarsi assumendo forme diverse. Lasciamo la spiegazione teorica del fenomeno a Gastone De Boni (L’uomo alla conquista dell’anima): ‘Essa (la sostanza ectoplasmatica) ci appare come qualcosa di indifferenziato, come una sostanza amorfa, ora pastosa, ora filamentosa come un tessuto, ora consistente, ora elastica, dotata di colore grigio, più spesso bianchissimo, talvolta luminescente; i suoi movimenti sono rapidissimi, tanto che la materia ectoplasmatica può essere vista apparire e disparire con fulminea rapidità. La fotografia applicata al fenomeno dimostra che talvolta pochi secondi separano la presenza della sostanza dalla sua sparizione. E’ anche sensibilissima alla luce, che presenta su di essa un forte potere disgregante: per tale ragione le esperienze vengono condotte al buio o in un luce rossa bassissima. ’

Emesso dal medium, l’ectoplasma prende la forma di membra o di corpi umani; è perciò evidente il tentativo dello spirito di visualizzarsi nella materia fluidica. Altre volte l’ectoplasma si materializza in abiti od oggetti metallici. Di solito tale sostanza assume la forma di fantasmi evocati dal medium, conformandosi in un organismo completo e non più soltanto in brani o membra limitati come dita, mani, braccia, volti. In tal caso il fenomeno prende il nome di materializzazione. Come si è già detto, si tratterebbe di apparizioni provocate da entità defunte. Molto famose quelle riscontrate da Enrico Morselli con la Palladino e dal Albert von Schrenck-Notzing con Eva Carrière. Il De Boni, in una seduta tenutasi a Londra con il medium danese Einer Nielsen, ha potuto riscontrare ben undici fantasmi materializzati in una sola serata. Le entità si mostrano reali, parlano e agiscono come una creatura viva. Si conoscono anche materializzazioni complete di animali: cani, gatti, uccelli. Tramite il medium Franek Kluski se ne ottennero molte, che vennero pure fotografate. Si ricorda, in modo particolare, una sorta di pitecantropo villoso che, camminando tra i presenti alla seduta, emetteva suoni gutturali lambendo con le labbra le mani e i volti dei partecipanti, spaventati ed esterrefatti. Altri fenomeni di materializzazione sono i famosi calchi medianici, ottenuti sperimentalmente con l’ausilio delle entità manifestatesi in svariate sedute.

L’incombustibilità. Fenomeno antichissimo, l’incombustibilità consiste nell’essere inflessibili al fuoco oltre che inattaccabili da esso, e nel rendere tali anche gli oggetti con cui si ha un contatto diretto. William Crookes riferisce il caso del medium Home che stringe in mano un carbone ardente senza scottarsi e addirittura lo avvolge in un fazzoletto, il quale non brucia; altre volte trasmette a persone la sua facoltà, impedendo loro la minima scottatura al contatto con carboni accesi. Rammentiamo inoltre i classici fenomeni di incombustibilità che si realizzano presso i famosi ‘camminatori sul fuoco’; essi non sono un semplice retaggio dell’antichità, ma avvengono e sono riscontrati anche ai nostri giorni.

Lo stimmatismo. Lo stimmatismo, rintracciabile in molti santi, raffigura nei mistici le piaghe di Gesù, mentre tra i maomettani tende a produrre le ferite del profeta. Da notare che il sangue spesso fluisce anche contro le leggi di gravità rivolgendosi all’insù. Le stimmate riscontrate su medium riproducono invece eritemi, lesioni o escrescenze carnose. A questo proposito alcuni studiosi parlano di fenomeni detti di ‘ideoplastia’, una teoria la quale ipotizza che il pensiero del soggetto sia dominato e dotato di forza plasticizzante. Eugene Osty, ad esempio, riscontrò nella medium Olga Kahl il potere di far emergere sulla propria pelle, a caratteri di sangue, i nomi e le parole che le venivano comunicati per via telepatica.

I fenomeni spontanei o psicologico
La telepatia. Il termine telepatia (dal greco tele, lontano; pathos, impressione) fu coniato da Frederick Myers nel 1882 e vuole indicare la comunicazione mentale che si trasmette a distanza tra due persone. E’ uno dei fenomeni paranormali maggiormente diffusi. Si può dire che ciascuno di noi abbia avuto almeno un’esperienza telepatica, più o meno palese, nel corso della sua esistenza. A prima vista sembra esulare da una qualsiasi interpretazione spiritica, ma, in effetti, come vi sono comunicazioni da mente a mente fra viventi, cosi vi sono casi in cui il collegamento avviene tra la psiche di un vivente e quella di una entità disincarnata. Ciò accade normalmente nelle sedute medianiche, in cui il percepiente (il medium) riceve dall’agente (lo spirito comunicante) notizie ignote a tutti i presenti, le quali in seguito si rivelano esatte. Quindi tali manifestazioni sembrano voler propendere verso una spiegazione e una giustificazione di natura spiritica.
La trasmissione del pensiero cosciente. Si ha attraverso prove sperimentali, in special modo ottenute con le carte ESP.
La telepatia inconscia. Avviene con la captazione a distanza dello stato di memoria di un individuo, vivente o defunto, con cui si è in stretto rapporto psichico.
La telestesia. E’ una presa di contatto di una situazione ambientale ignorata da chiunque, come avviene nelle classiche esperienze dette della ‘lettura in libri chiusi’ o ‘a sedia vuota’, che hanno un esempio reso celebre il medium olandese Gerard Croiset.
Sovente, ad esempio, in occasione della morte di qualche persona cara lontana, il percepiente avverte dei colpi, vibrati nei modi più svariati, che annunciano il decesso dell’agente telepatico.

La psicometria. Secondo la psicometria, la materia avrebbe la facoltà di captare e di conservare, ad uno stato potenziale, ogni vibrazione ed emanazione fisica o psichica; in seguito, le facoltà medianiche di soggetti sensitivi avrebbero la possibilità di rintracciare e interpretare tali vibrazioni. Così un medium, tenendo in mano un oggetto, legge in esso la sua storia, gli avvenimenti di cui è stato centro e fulcro e viene a conoscenza delle persone che l’hanno maneggiato. Tutti gli avvenimenti di cui l’oggetto è stato protagonista (addirittura le connotazioni dei proprietari anche se defunti, che si sono succeduti nel suo possesso) si aprono palesemente e senza difficoltà agli occhi paranormali del medium. Tali fenomeni si potrebbero anche essere manifestazioni telepatiche, telestesiche o chiaroveggenti; in questo caso la persona proprietaria dell’oggetto sarebbe la fonte di tutte le informazioni trasmesse. E’ importante notare che quando si tratta di persona defunta, l’ipotesi spiritica sarebbe la sola in grado di dar ragione dei fatti.

La precognizione. La precognizione è un fenomeno di percezione paranormale nel tempo, e precisamente nel futuro; cosi come la chiaroveggenza si rivolge al presente e la retrocognizione al passato. Charles Richet l’ha così definita: ‘La precognizione è la conoscenza dell’avvenire conseguita attraverso vie che non sono quelle sensoriali ordinarie o attraverso intuizioni che non dipendono dal ragionamento o dalla logica. ’
Moltissime ipotesi sono state proposte a spiegazione del fenomeno: le più importanti sono quelle che si rifanno alla ‘quarta dimensione’ o un ipotetico ‘campo PSI’, un campo di energie mentali nel quale tutti gli psichismi possono comunicare. Un’altra teoria che gode di molti favori – d’altro canto intimamente legata, e parte integrale della dottrina spiritica – è quella della reincarnazione. Ecco come è esposta da Gastone De Boni:
‘La teoria reincarnazionista sottintende che l’anima umana prima di scendere sulla terra sceglierebbe ogni volta, deliberatamente, il proprio destino, e ciò sulla base di una legge spirituale-morale vigente nell’odine cosmico. In tal evenienza la fatalità degli avvenimenti della vita si ridurrebbe a una precedente libera scelta. ’
Gli spiritualisti sostengono, invece, che i fatti futuri sono unicamente accessibili a entità spirituali elevate, cui a volte sarebbe concesso di riferirli al presente; esse li trasmetterebbero servendosi di spiriti recentemente disincarnati e ancora vincolati alle persone che ricevono tali premonizioni.

La xenoglassia. La xenoglassia è un fenomeno paranormale che si manifesta durante le sedute medianiche a incorporazione: il medium in trance si esprime in lingue straniere a lui completamente sconosciute. Non sono rari i casi di sensitivi analfabeti che parano improvvisamente idiomi antichi, praticamente scomparsi. A parte il caso famoso della medium Helene Smith che comunicava e scriveva in sanscrito, nella letteratura e nella storiografia spiritica vi sono altri innumerevoli episodi degni di nota. Ad esempio alcuni anni fa, a Varsavia, un gruppo di medici si occupò a lungo di una bambina di otto anni che, in catalessi, si esprimeva fluentemente in latino e in ebraico antico. Il caso limite è però quello riferito dallo studioso Alexandr Aksakov: una bimba inglese a nove giorni di età era solita comunicare messaggi medianici in lingua italiana. La xenoglassia è uno dei fenomeni medianici che avvalora maggiormente l’ipotesi spiritica, avvenendo normalmente nei casi di incorporazione, quando cioè nel medium si manifesta in modo palese la personalità di un defunto.

La possessione. La possessione si ha quando un medium in trance sembra perdere la propria personalità per assumerne un’altra, generalmente quella di un defunto, e si mette a parlare con tale voce, talvolta a lui del tutto ignota. Avviene a volte che il medium, tramite un fenomeno detto di trasfigurazione, assuma addirittura le fattezze dell’entità incorporata. Le possessioni sono a noi note anche attraverso il Vangelo e continuano tranquillamente pure ai nostri giorni. Tali fenomeni spiritici risultano tra i più comuni. Si realizzano con maggior facilità sia per permettere a uno spirito di comunicare ai partecipanti della seduta, sia per servire come punto di partenza nella realizzazione di altre manifestazioni assai spettacolari, quali la telecinesi, gli apporti, la lievitazione, ecc…

Le apparizioni di defunti. Entriamo ora in un campo che meglio di tutti si presta a sostenere l’ipotesi della sopravvivenza post-mortem: è la realtà stessa del fenomeno, storicamente parlando, a diventare uno strumento palese e a testimoniare che lo spirito è indipendente dalle leggi fisiche e che in casi eccezionali, ma neppure troppo, può diventare visibile. Tali manifestazioni non sono infatti molto rare. Notissima è l’apparizione del chierico Luigi Comollo a Giovanni Bosco: da notare l’impressionante apparato di terrore con cui si manifestò (rumori di tuono e di carri trascinati), avvertito da tutti i compagni di camerata del santo. Un fenomeno frequentissimo è quello dell’annuncio dato in punto di morte, telepaticamente, a parenti e amici; esso si realizza sia con apparizioni oggettive, sia con fenomeni telecinetici: orologi che si fermano, quadri che si staccano dalle pareti, specchi che si frantumano da soli. Tutto ciò avviene all’ora esatta in cui è morto il corpo dello spirito che si manifesta. Altra manifestazione suggestiva e assai impressionante è quella delle impronte che i defunti lasciano a testimonianza della loro sopravvivenza e che gli spiritisti considerano una delle prove più eclatanti a favore dei loro convincimenti e della loro dottrina. Da L’altro regno di Ugo Dettore abbiamo scelto un caso famoso e sconcertante:
‘Fra il 1926 e il 1931 la famosa medium Margery Crandon ottenne numerose impronte del pollice del suo defunto fratello Walter, per lo più normalmente negative, ma talora positive ossia in rilievo invece che in incavo, o rovesciate specularmente, sia negative sia positive, cosa che sarebbe stata impossibile ottenere per via normale. Nel 1930 Walter produsse addirittura una impronta ingrandita del suo pollice: diceva di far queste stranezze per dimostrare che non vi era possibilità di imbroglio. Tutte queste impronte spiritiche furono riconosciute identiche ad un’impronta lasciata da Walter, quando era in vita, sul manico di un rasoio. ’
Un fenomeno analogo è quello delle ‘impronte di fuoco’ lasciate dai fantasmi e materializzate su abiti, oggetti vari, libri. Se ne conoscono parecchie – tutte storicamente documentate – raccolte a Roma in un piccolo e modesto museo annesso alla chiesa del Sacro Cuore del Suffragio. Degno di nota è un vecchio libro di preghiere che porta l’impronta di fuoco impressavi dal cappellano Cristoforo Walpak, apparso sessantaquattro anni dopo la morte ad implorare preghiere per alleviare le sue pene spirituali. L’impronta si stacca nettamente sulla copertina del libro (in legno) ed è stata impressa con tale forza da penetrare fino a pagina novanta.

L’infestazione, il poltergeist e la psicometria d’ambiente. Narra Plinio che il filosofo Atenodoro, avendo trovato in Atene una bella casa in vendita a pochissimo prezzo perché infestata dagli spiriti, la comperò ritenendola doppiamente interessante. Subito, la prima notte, urla e rumori come di catene trascinate a fatica si udirono in tutte le stanze. Il filosofo attese coraggiosamente lo spettro che, resosi visibile, gli fece cenno di seguirlo nel giardino, dove scomparve. Atenodoro ordinò allora di scavare in quel punto: venne alla luce lo scheletro di un uomo morto assassinato, sepolto frettolosamente senza funerali che, celebrati decorosamente e come dovuto, fecero immediatamente cessare il fastidioso fenomeno. In tutto il Medioevo corse voce di spettri nei castelli: alcune manifestazioni si protraggono ancora ai giorni nostri, come ad esempio il caso di Ezzelino a Bassano del Grappa, che ha mostrato fenomeni di infestazione anche nel 1957. D’altra parte tutti conoscono storie e leggende, anche antichissime, che raccontano di rumori e stridori misteriosi uditi in case abbandonate e di apparizioni di fantasmi. Si parla di spiriti senza pace che rimangono legati quasi indissolubilmente al luogo della loro sventura terrena. Tutti questi fenomeni furono considerati per lungo tempo delle favole, ma sono stati confermati, almeno in parte, da uno studio serio e metodico. Si tratta, sostanzialmente, di una manifestazione paranormale e spiritica legata ad un dato luogo abitato o disabitato, nel quale, per periodi anche molto lunghi, si ripetono regolarmente apparizioni di fantasmi, movimenti di oggetti senza una causa precisa, rumori di passi, colpi o fruscii sui muri o sui pavimenti, stridore di ferraglie, gemiti, grida, risate, canti, ventate gelide, odore di bruciato o di zolfo, ecc…
Si deve distinguere il fenomeno di infestazione propriamente detto dal fenomeno di poltergeist, che si manifesta in modo analogo, quest’ultimo è infatti solo apparentemente legato ad un luogo: in realtà dipende dalla presenza di un soggetto, di solito un ragazzo o una ragazza nell’età dello sviluppo che funge da medium inconscio, e scompare se viene allontanato chi ne è la causa. Caratteristica della infestazione è, invece, quella di manifestarsi sempre in un dato luogo, in genere nella stessa forma, indipendentemente dalla presenza di un medium. Dobbiamo anche distinguere il fenomeno dalla psicometria d’ambiente perché questa, pur essendo collegata ad una persona dotata di particolare sensitività, e inoltre è sempre di carattere soggettivo. L’infestazione non sembra invece richiedere doti paranormali: quando si manifesta, tutti i presenti sono testimoni di una realtà oggettiva.
Altra caratteristica dell’infestazione è il suo rapporto con avvenimenti tragici, come possiamo osservare in un episodio, fra molti simili, avvenuto a Torino, in Via Sacchi 26, durante un lungo arco di tempo, tra il 1945 e il 1953. Nel corso di un violento bombardamento – erano gli anni della seconda Guerra Mondiale - si rinvenne nell’androne della casa il cadavere di una persona, decapitata da una esplosione, che non poté essere identificata. Nel mese successivo un diciassettenne, Giorgio Grillo, fu al centro di episodi di infestazione a carattere fisico-allucinatorio. La stanza in cui il ragazzo dormiva era la più vicina al luogo in cui fu rinvenuto il cadavere e proprio in questa camera egli avvertì rumori di passi trascinati, rubinetti che si aprivano e chiudevano da soli, porte che venivano spalancate anche se chiuse a chiave, colpi sui mobili e venti freddi. Tali fenomeni si protrassero per diversi anni e furono osservati anche da altri numerosi testimoni. Una sera, durante una seduta medianica approntata appositamente per cercare di fare cessare le manifestazioni, si presentò una entità la quale affermò di essere la persona decapitata, e fornì particolari che permisero di identificare il corpo rimasto fino ad allora senza un nome. Da quel momento preciso l’infestazione cessò.
I fantasmi delle case infestate hanno un comportamento vario. Talora sembrano non accorgersi di eventuali testimoni e compiono regolarmente una serie di gesti, sempre gli stessi; se vengono affrontati, scompaiono. Altre volte le apparizioni si rivolgono a chi le incontra esprimendosi con cenni e parole. Talvolta, invece di un singolo fantasma, appare una scena: guerrieri a cavallo, carrozze guidate da cocchieri spettrali, visioni di battaglie, come quelle che continuano a essere percepite, per secoli, nella piana di Maratona, teatro della famosa battaglia fra ateniesi e persiani.

L’apparizione di viventi o bilocazione. I fenomeni in cui i viventi appaiono in luoghi diversi sono noti con il nome di bilocazione; hanno una grande importanza teorica, in quanto dimostrano che entro il corpo fisico ne esiste uno di sostanza più sottile: il corpo eterico o astrale o perispirito. Ernesto Bozzano divise questo fenomeno in quattro categorie.
1.Fenomeni di sensazione di integrità degli amputati, in cui il senso di presenza dell’arto mancante è tanto reale da dover supporre, in tali casi, la presenza di un arto fluidico, il quale infatti viene visualizzato dai sensitivi, come accadeva spesso alla celebre veggente di Prevorst;
2.Casi in cui il medium percepisce il proprio fantasma, pur conservando pienamente coscienza di sé;
3.Casi in cui la coscienza è trasferita al doppio eterico, mentre il medium vede il proprio corpo giacere inerte;
4.Casi in cui il doppio del vivente è visto da più persone, collettivamente, cosa che conferisce la prova di assoluta obiettività.

Se il corpo eterico si dimostra libero dai vincoli materiali del corpo fisico, non è assurdo pensare che quando quest’ultimo muore il primo non segua la stessa sorte, dimostrando così la possibilità della sopravvivenza dello spirito.

Claudio Marchiaro e Franco Ossola, Fenomeni spiritici, MEB, 1990