La comparsa: splendido Yehoshua!
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Alle quattro del mattino il cellulare riprende vita.
Anche se è una sveglia dimenticata dal giorno prima, Noga non interrompe la malinconica suoneria, inserita dall'amico flautista che non voleva essere dimenticato durante questo suo lungo soggiorno in Israele. Quando finalmente ricade il silenzio, Noga non si raggomitola nel plaid a quadri dei suoi genitori per riprendere il sonno interrotto ma, manovrando con delicatezza le leve del letto elettrico, solleva la testa per osservare, ancora distesa, il cielo pallido di Gerusalemme, alla ricerca del pianeta, al quale deve il proprio nome.
Quand'era bambina suo padre le suggeriva di cercarlo poco prima dell'alba, o subito dopo il tramonto.
'Anche se non riuscirai a trovarlo, - diceva - è importante che di tanto in tanto alzi gli occhi al cielo e guardi almeno la luna, che è più piccola del tuo pianeta come tuo fratello è più piccolo di te, anche se a noi sembra più grande perché è più vicina'.
E infatti, durante questa sua visita, forse a causa della forzata inattività o del lavoro di comparsa che talvolta la tiene impegnata di notte, Noga alza spesso gli occhi al cielo israeliano, più limpido di quello europeo.'
Abraham B. Yehoshua
La Comparsa
Einaudi
Nota: Noga nella lingua ebraica significa Venere.