Chi l'ha vista?

Miei cari Amici delle Stelle,
eccomi a voi con un reperto dell'epoca Ming, che ha suscitato grande allegria, a casa nostra.
Quella che vedete ritratta qui, formato fototessera, sono io. Reduce da una terribile ulcera, mi tiravo su il morale con pettinature che, grazie alla lacca dell'epoca, restavano incollate - letteralmente - alla testa. Nessuno si preoccupava all'epoca delle conseguenze, i capelli incellofanati erano una moda, e tutti ci prestavamo a supplizi di ogni genere, che prevedevano anche scarpe strettissime, cappotti cosi ritagliati su misura da dover restare sempre in piedi, nel timore che le cuciture saltassero, una volta seduti.

Le macchinette per fare le fototessera erano un punto di riferimento per tutti: formato 4 foto, neon degno di un lampione che colpiva dritto in faccia al momento dello scatto dopo il conteggio dei secondi - sempre troppo pochi - per mettersi in posa, e il risultato era che per avere una foto decente, bisognava farne almeno 12.

Mia Mamma Giovanna diceva che ero fotogenica e che, nel caso rischiassi lo zitellaggio, potevo anche tentare la carta del matrimonio per procura. Sapeva essere rassicurante, insomma, con il suo bel Mercurio in Scorpione!

Alfredo, nel rivedermi al tempo che fu ha detto che sembro un cold case, quelle foto di casi irrisolti di ragazze scomparse che, dopo anni e anni, grazie ad una mano trovata in una valigia, richiamano l'attenzione dei media a distanza di decenni.

Elisabetta sostiene invece che sembro la segretaria di Perry Mason, insomma, ognuno ha detto la sua!
Il tempo passa per tutti, miei cari amici, e a volte rivedersi dopo tanti anni, fa ritornare alla mente le sensazioni di quel momento, di un periodo, di un fatto della nostra vita.
E' vero che nella società attuale i diversamente giovani sono poco considerati, ma io dico sempre che chi dileggia chi non è più in forze, è solo questione di tempo, lo capirà!

Un sorriso a tutti voi, fortunatamente non sono diventata un cold case e neppure sposa per procura, e le nostre vecchie macchinette delle fotografie, oggi scomparse, restano un ricordo indelebile!
Grazia