Il mio amico Francobollo

Alla posta negli ultimi mesi è’ arrivato Alex che è un vero portento. Sempre allegro. radioso, dice tutte le volte che è felice di venire a lavorare perché adesso ha un impiego sicuro dopo che ha fatto il postino sotto la pioggia per mesi, e può andare a convivere.

Tutti gli vogliono bene, tutti gli vogliamo bene.

La sua specialità e aiutare le persone che non sono giovani e che fanno fatica a leggere e compilare i moduli.
La scorsa settimana era allo sportello dei pacchi e ci siamo messi a chiacchierare. Due occhi azzurri come il cielo, mi dice che adesso che ha il posto sicuro non grava più sui genitori. Ha quasi 30 anni e adesso è lui che aiuta sua mamma.

Felice. Sempre felice.

Ci salutiamo e gli dico che quando vengo gli porto la crema di nocciole della Esselunga che è fantastica. Tutte le volte discutiamo perché lui è arroccato sulla nutella. Ma io sono certa di convincerlo.
Nel tragitto mi viene da ridere perché già penso alla discussione ma so che lo porterò dalla mia parte. Per l’occasione mi sono portata anche quattro cucchiaini che ho fregato a mia mamma perché i cucchiai di plastica no per favore no. Carmen e Rita faranno la giuria con noi.

Trotterello per la strada e sono felice. Entro e come un missile arrivo allo sportello. Parto e dico che mi scuso che non sono venuta venerdì pomeriggio perché mentre stavo per uscire siccome mi fanno male le mani per i geloni ho fatto cadere il barattolo e ho dovuto aspettare che mia mamma andasse alla Esselunga per comprarmene un altro e che però sono contenta e tiro fuori i miei quattro cucchiaini che sembrano quelli del pranzo a Versailles.
Carmen si mette a piangere e io che non ho capito le dico che non è grave è che se vuole glielo compro anche a lei e che oggi ci rifacciamo con la nostra crema di nocciola.
Poi mi giro e vedo che piangono tutti. Anche i miei soliti vecchietti.
Pure il direttore.

Non potrò mai portare dalla mia parte Alex con la mia crema di nocciole perché è’ morto venerdì di infarto mente usciva dalla posta.

Quando ho rotto il mio barattolo e non sono potuta andare.

Mi rimetto i cucchiaini in tasca e mi siedo. Faccio passare i numeri e sto lì che non vorrei andarmene mai. Che magari Alex che fa sempre un sacco di scherzi adesso viene fuori
Ma non arriva ma magari ho capito male e invece ho capito benissimo.

Poi penso a cosa direbbe Alex che rideva sempre, di ogni cosa: oh Eli ti ho fregato. La Nutella resta la migliore.
E io avrei risposto: e ci credo che non ti presenti di fronte la giuria.

E poi ci saremmo messi a ridere e avremmo compilato i bollettini degli ottuagenari che oggi piangono il loro nipote francobollo perché gli avevamo dato questo soprannome buffo.
Ciao Alex, grazie per tutto quello che hai fatto per noi, per come trattavi con gentilezza chiunque e ti volevo dire che quel dizionario minuscolo che avevi sempre per parlare in tutte le lingue non serviva a un cazzo perche insegnava solo a chiedere il prezzo del latte e del pane ai giapponesi ma era proprio da te.

Resti sempre il mio amico francobollo e adesso hai affrancato una lettera che ti ha portato in cielo.
Ti voglio tanto bene
Eliraccomandata ma questa volta senza ricevuta di ritorno.