Il nostro albero stellare!
Miei cari Amici delle Stelle,
in questi giorni sto lavorando alacremente per preparare il volume di Astrologia e Medicina che porteremo in Sardegna, e mi sono dedicata, in un capitolo, all’Astrogenealogia.
Vorrò parlarvi di questo argomento davvero straordinario, che ha come suo simbolo l’albero genealogico.
Un pensiero tira l’altro, capita a tutti noi di vedere un oggetto, una lettera, un dettaglio, e di ritornare nel mondo dei ricordi, con un sorriso.
Da sempre ho l’abitudine, quando leggo un libro, di inserire ritagli di giornale, biglietti, cartoline (che con mio dispiacere non vanno più di moda, dopo decenni nei quali erano testimonianza di luoghi, alcuni dei quali, si vedevano ‘solo in cartolina’!)
Quello che vedete qui è un albero genealogico curioso, della nostra famiglia: disegnato da Alfredo, stampato su cartoncino, in occasione della nascita di Elisabetta. All’epoca non c’era la posta elettronica, tutto si eseguiva rigorosamente a mano.
E qui, il primo pensiero sorridente: anni prima, appena sposati, Alfredo ed io avevamo una ‘500 (come tutti gli italiani, credo). Piccola, scomoda, buffa.
Dopo il matrimonio avevo investito una discreta cifretta nell’acquisto dei eleganti biglietti di ringraziamento per tutti coloro che avevano voluto generosamente inviarci un dono. Come sapete, ho il pallino della calligrafia, quindi mi dedicai con molta cura alla stesura degli indirizzi, e alla creazione di risposte originali, a ciascuno la sua, con dedizione e molta fatica.
Poi, da incauta ingenua quale a volte sono, affidai il prezioso pacco di lettere ad Alfredo, chiedendogli di portarle alla Posta per la spedizione.
Dopo qualche tempo, mi accomodai sulla ‘500, e vidi un angolino di carta che spuntava dal sedile. Con vero raccapriccio mi accorsi che sotto il sedile della nostra automobile giacevano tutti i biglietti scritti con cura, da me.
Se ne era completamente dimenticato, e fu da lì che appresi che ci sono talune questioni che uomini non sanno/o non devono maneggiare, non comprendendone l’importanza.
A distanza di anni lui sostiene, nel ricordo distorto, che non avevo indicato entro quando dovevano essere spedite, e ridiamo allegramente (ma in quel momento, credetemi, avrei preso un grazioso matterello e glielo avrei dato in testa.)
Quando nacquero i nostri 3 figli, facendo tesoro dell'esperienza, ci dividemmo i compiti: Alfredo disegnava, componeva i cartoncini con creatività, io mi occupavo del resto.
Quello che vedete qui è, appunto, una delle sue creature e, anche se oggi in pochi secondi con la posta elettronica è possibile inviare messaggi dall’altra parte del mondo, quella sensazione speciale, nel momento in cui si prendeva in mano una busta affrancata, sentendo dalla carta se il contenuto era ricco di parole oppure si trattava di una banale comunicazione, mi ispira nostalgia.
Milioni di lettere hanno viaggiato, portando con sé messaggi d’amore, e di ogni genere, e io ho sempre pensato che anche la scelta della carta, della penna che si usava per scrivere, potessero in qualche modo trasmettere il pensiero dell’autore. (nota da Luna Pesci: quando leggo che a distanza di decenni una letterina arriva a destinazione, penso agli amori contrastati dal destino...)
Ritornando a noi, questo ritrovamento archeologico mi ha fatto pensare alla famiglia, a quello che, con il trascorrere degli anni, è rimasto intatto nel nucleo genetico, ma che si è ingrandito a dismisura, con grande gioia, arricchendosi di amici, persone speciali, che il destino ci ha portato, e che sono per noi come persone di famiglia.
Per illustrare meglio il mio contributo stellare per gli allievi, ho incaricato Elisabetta di cercare alberi genealogici: subito lei si è gettata nell’impresa, trovando a volte soggetti schematici, in altri casi vere e proprie foreste!
Li guardavo, alcuni risalenti al secolo scorso, altri ancora prima, e oltre a pensare al fatto che erano dipinti a mano, pensate che lavoro, ogni volta che nasceva un nuovo rampollo, una nuova casella da riempire, con attenzione a non fare errori. Ne trovate diverse versioni, uno è un tappeto: chissà il povero autore, mesi e anni per intessere un capolavoro sul quale camminavano volteggiando e calpestandolo con cura a più riprese i protagonisti, con suo sommo rammarico!
E, lo ammetto, mi sono sempre chiesta: ma, se finiva lo spazio disponibile nella composizione artistica, e arrivava una nuova creatura, si doveva rifare tutto daccapo?). E così facendo, ho mandato un pensiero a tutti voi.
Ogni giorno ci troviamo qui, nella nostra finestra sul Cielo, con le nostre figurine, i salutini stellari, lieti di ritrovarci, e di portare un'emozione, quella che trasmette un'immagine, una frase, un ricordo, per tutta la giornata.
Mi piace molto il nostro appuntamento quotidiano, di belle espressioni reciproche e di aiuto a chi è solo, o attraversa un momento difficile. Per me pubblicare su un sito, il mio, è un dono del Cielo, e se me lo avessero detto, molti anni fa, non ci avrei creduto! E invece, il fato mi e ci ha dato questa grande opportunità, e per me è come sentirsi in famiglia.
Un giorno o l’altro dobbiamo disegnare il nostro albero stellare, ma è infinito e non starebbe, tutto intero, su un foglio di carta!
Ma nel nostro cuore, è illimitato e vi sono grata per il tempo bello e gioioso che trascorriamo insieme, che, come solo sanno essere le foglioline, è nutrimento per la nostra anima!
Un abbraccio rigoglioso, come la nostra amicizia stellare,
Grazia
4 Agosto 2021