Storie di Comete!

Era tempo di gelo, ma sereno. Sulle fangose strade semibuie, sul nero dei tetti, stava librato, profondo e stellato, il cielo…

Allo sboccare sulla Piazza dell’Arbat, una immensa distesa di stellante, profondo cielo, si scoprì agli occhi di Pierre. Quasi al centro di quel cielo…, circondata da tutte le parti da un fitto polverio di stelle, ma spiccante fra tutte per la vicinanza alla terra, per il biancore della luce, e per la lunga coda girata verso l’alto, stava l’enorme, sfolgorante cometa del 1812, quella cometa, appunto, che preannunziava, secondo le dicerie, ogni sorta di orrori e la fine del mondo…

Pierre guardava quell’astro luminoso che, percorsi con indicibile rapidità incommensurabili spazi secondo una linea parabolica, improvvisamente, come una freccia che si conficca in terra, s’era piantata là in quel certo punto scelto da essa in mezzo al nero del cielo, e vi restava immobile, energicamente sollevando verso l’alto la coda, scintillando e svariando con la sua candida luce fra le altre innumerevoli stelle ammiccanti.”

Lev. N. Tolstoj, Guerra e Pace (Libro secondo, parte quinta)