Luna, diadema d'argento!
‘Ritorna, alma del Ciel, candida Luna,
al primo giro tuo lucente e bella,
e con l’usato albor tuo rinnovella
il diadema d’argento ch’or s’imbruna.
Lasc’ir per terra all’ombra atra importuna
L’amato Endimion, cacciando quella
Fera che più gli piace e di tua stella
Eterni raggi alla tua fronte aduna.
Volgi i begli occhi al tuo divino sole,
proprio oggetto di te verace e degno,
ponendo a’ cervi tuoi veloci il freno.
Rompi con saldo et onorato sdegno
Ogn’ampia nebbia e vil ch’oscurar vuole
Il tuo lucido ciel chiaro e sereno.
Chiara Matraini, 1514 - 1597