I Gemelli, nel lontano 1983!

E’ una storia buffa, quella legata ad un Almanacco, edizione 1983, che è grande come il palmo di una mano. La mia Mammetta, complice il suo Giove in Cancro, ha scritto moltissimo: libri, librini, contributi teneri che conservo con molta cura, perché è bello guardare al futuro, sfogliando il passato.

Un giorno, mentre girellavo sul Web, ho visto un oggetto che ha immediatamente catturato la mia attenzione: si intitolava ‘Almanacco 1983’, autrice Serena Foglia. Lo acquistai subito, mia Mamma considera Serena ancora oggi, nonostante sia già in Cielo, la sua Madrina celestiale. Donna intelligente, arguta, profonda conoscitrice della Psicologia e vera pioniera della nostra Astrologia. Avevo pensato di farle una sorpresa, ed effettivamente lo è stata!

Arrivato il pacchetto misterioso (non per me, per lei) mi sono abilmente nascosta per aprirlo: sfoglio le prime pagine e leggo che quell’Almanacco era stato realizzato da Serena, con la collaborazione di mia Mamma. Me ne sarei accorta ugualmente, perché certe sue espressioni e modi di dire erano lì, sotto i miei occhi. Un esempio? “Non lodate troppo il bimbo appartenente a questo Segno, ne fareste un saputello!”

Tronfia e raggiante, ho consegnato il mio dono: mia Mamma non se lo ricordava, e tra me e me ho pensato a quando, con molta pazienza, avrei ricopiato tutti i contenuti dei 12 Segni Zodiacali, ricordando Serena e rendendo felice mia Mamma. Mentre questo film della piccola scrivana si formava nella mia testa, una voce conosciuta dice: “Elisabetta, ma ti sei accorta che manca un intero capitolo, quello dei Pesci”?

Come? Ritorno al presente, con verbo indicativo, scioccata.

Incredula prendo l’ex prezioso dono che era diventato già regalo-peloso cui mancava un pezzo e con raccapriccio mi accorgo che è così: il lettore o la lettrice dei Pesci, oppure un innamorato di un Pesci che voleva cancellare il dodicesimo Segno dal proprio panorama sentimentale e dallo Zodiaco, aveva strappato via – e pure malamente – tutto il capitolo. Affranta, già vedevo il mio sogno in frantumi.

E adesso cosa faccio? Mentre mia Mamma cerca di consolarmi, dicendomi che "non è grave" – sventolando la parte tagliata con una roncola, neppure con un bel coltellino, cosa che ad un Ariete non sarebbe mai capitata neppure per sbaglio – e che "lo riscrivo volentieri", rifletto. Controllo, magari ce n’è un altro in vendita (trattenendomi dallo scrivere al venditore, che magari è lui quello del ritaglio maledetto), ma niente da fare.

Poi, mi illumino: magari l’Almanacco era già uscito l’anno prima, o l’anno dopo. Controllo, ed eccolo lì, l’Almanacco 1983, che mi guardava speranzoso affinché io lo mettessi nel carrello, per venire a casa da noi. Clic, comprato, arrivato, con tutte le pagine al suo posto.

E, dato che i sogni vanno tirati fuori dal cassetto, inizio con pazienza a ricopiare i 12 Segni Zodiacali. Carattere minuscolo, devo tenere il librino aperto con la mano così non si rovina, e mi resta una mano sola per schiacciare i tasti. Penso, “Ma chi me lo fa fare?”, non lo so neppure io, ma lo so, lo so. Un bel ricordo di un’amicizia speciale, quella tra Serena Foglia e Grazia Mirti che risuona, ora come allora. Sembra di sentirle parlare, attraverso i loro scritti, quando ancora l’anno 2000 sembrava un miraggio. Scrive Serena: “Oggi che il revival astrologico è in piena fioritura, ci è sembrato interessante riprendere questa antica tradizione dell’Almanacco dandole un significato di curiosità e di gioco, ma anche di interesse per la cultura folkloristica e alternativa. In una parola, per quel fantastico che è altro e insieme diverso dalla realtà tecnologica di questa fine secolo che si avvia al Duemila”.

Il 2000 è passato, siamo a 25 anni dopo, che con quei 17 prima, dato che era il 1983, fanno 42: metà di un ciclo di Urano, momento giusto per ritornare al passato, con un racconto tenero e anche divertente del Segno dei Gemelli.
Buona lettura, tra presente, passato e futuro!
Elisabetta Mirti

I Gemelli, terzo Segno della sequenza zodiacale, corrispondono al segmento che va dal Grado 60 al Grado 90 del Cerchio Zodiacale. Quando colloquialmente si dice di essere Gemelli, si intende che si è nati nel periodo in cui il Sole transita in questo segmento dello Zodiaco e cioè nel mese solare che va dalle ore 22 e 58 del 20 maggio alle ore 13 e 20 del 21 giugno.
Nei Gemelli si compie l’ultima fase della Primavera, fase in cui la vegetazione raggiunge, come dice Barbault, il suo sviluppo “aereo”. Il Sole termina la sua ascesa sull’Equatore, percorrendo solo 3°. Il suo angolo di declinazione raggiungerà i 23° al Solstizio d’Estate (21 giugno), giorno in cui inizia appunto la fase estiva. Corrispondendo all’ultimo mese della Primavera, i Gemelli sono dunque un Segno Mobile. Rappresentano una conclusione ma sono anche passaggio verso la stagione successiva, contengono perciò il principio della duplicità proprio ai Segni Mobili (Vergine, Sagittario, Pesci).
Duplici i Gemelli lo sono, anche come Segno d’aria, Elemento che simbolicamente contiene l’idea di mobilità. Nel caso dei Gemelli essa va intesa nel senso più letterale e cioè come movimento, scambio, comunicazione. A differenza dei nativi degli altri Segni d’Aria, Bilancia e Acquario, i Gemelli sono portati ai ritmi rapidi, al dinamismo, alla versatilità dell’intelletto. Mutevoli negli umori e nel comportamento, tendono a vivere nel presente, in una dimensione che varia tra la superficialità e il distacco.

La sigla del Segno rappresenta due giovinetti che si tengono per mano, che sono a volte due efebi, a volte di sesso diverso, la prima essendo una rappresentazione del mito greco, la seconda di quello egizio. Il geroglifico del Segno, composto da due barre verticali congiunte, simbolizza la coppia gemellare per antonomasia, coppia in cui la polarità positiva si distingue esplicitamente da quella negativa. Il collegamento del Segno dei Gemelli al mito greco dei Dioscuri è in questo senso palese. Dei mitici gemelli, solo Polluce, in quanto nato dall’amplesso di Leda con Giove (trasformatosi per l’occasione in cigno), è immortale. Castore, che ha invece per padre Tindaro, è mortale. Quando Castore e Polluce affrontano sul monte Taigeto un’altra coppia di fratelli, Ida e Linceo, e questi uccidono Castore, Polluce lo vendica pugnalando a sua volta Linceo. Ma, disperato per aver perduto “la metà di sé”, Polluce invoca Giove affinché gli conceda di morire assieme al fratello, in modo da poter condividere con lui il regno eterno. Giove accoglie la preghiera, e dopo aver inviato un fulmine per annientare Ida, rende Castore immortale. Viene così sancita l’unione dei due fratelli che, assunti in cielo a denominare due vivide stelle, trascorrevano, secondo la leggenda, sei mesi nell’Olimpo e sei mesi agli Inferi. In questo soggiorno tra il Monte Sacro e il regno dell’Ade si può vedere la proiezione delle polarità positive o sublimali di Polluce (rappresentato infatti come Apollo che suona la lira) e di quelle negative o istintuali di Castore (rappresentato con la clava di Eracle), ma anche la loro inscindibile compenetrazione.

Tradotto in termini psicologici, ciò significa che l’individuo Gemelli ha, profondamente intercalate, tendenze contraddittorie. Da un lato è disponibile, ironico, estroverso, dall’altro è rigido, chiuso, sarcastico. C’è il Gemelli sedentario e quello viaggiatore, il solitario e il chiacchierone, il cinico e l’affettuoso. La divaricazione interiore, rappresentata nel mito da Castore e Polluce, si proietta nella discontinuità esteriore: il bisogno di un porto sicuro dove rifugiarsi è contrastato dal desiderio di salpare verso mari aperti. Per attenuare questa ambivalenza, il Gemelli usa sovente il paradosso, di cui si serve per ingannare in primo luogo se stesso.
Alcune caratteristiche, come per esempio la curiosità, sono comuni alle due tipologie. Anche l’efficienza e il dinamismo fanno parte del carattere tipico dei Gemelli. Inutile però chiedergli di adattare il suo ritmo a quello degli altri: il Gemelli è portato a seguire il suo “tempo”, sovente dispersivo, influenzato dalle novità e dalle mode del momento.

Nei rapporti con il prossimo, il Gemelli è scarsamente possessivo, forse il meno possessivo di tutta la tipologia zodiacale. La libertà che offre non è però dovuta ad un’altruistica considerazione del partner e dei suoi bisogni, bensì tende ad essere una garanzia della propria. “Vivi e lascia vivere” potrebbe essere il suo motto, la via che gli appare più semplice per comporre i conflitti. Quando non ci riesce è portato a sottovalutarli e si stupisce se non si accetta il suo punto di vista. Raramente un Gemelli ammette di temere le scelte, tanto meno di rifiutarle, perché in qualche modo rincorre le molteplici attrattive, proprie della giovinezza. La conclamata superficialità del Gemelli non è dunque dovuta a scarsa intelligenza che, anzi, egli ha vivace e pronta, bensì al tentativo di rendere meno faticosa la convivenza del suo Castore con il suo Polluce.
Diventa così spesso sfuggente, imprendibile come il mercurio, metallo che si frantuma e si ricompone continuamente. Non a caso Mercurio è il Pianeta signore del Segno ed ha, secondo la Tradizione astrologica la massima affinità con il Segno stesso. Mercurio si collega con la funzione collettiva, rappresenta la parola, la comunicazione, l’esperienza, l’acume, la curiosità, l’astuzia e, in senso negativo, la presunzione e l’imbroglio. Nel Segno dei Gemelli sta ad indicare quella duttilità mentale che può esprimersi nell’originalità (autonomia dal pensiero e dal costume prevalenti) o nella diffidenza (timore di essere strumentalizzati dagli altri). In ogni caso riconferma la disponibilità verso la sfera dell’intelletto più che verso quella dell’istinto.

La Donna Gemelli: tende ad essere inquieta e disponibile, frivola e discontinua ed è in ogni caso portata a controllare le sue emozioni. Se si abbandona all’emotività, è per un’ora, pronta a riprendersi, a seguire altri interessi, mete diverse. Quando si impegna lo fa per ragioni prevalentemente razionali. Capace di afferrare al volo situazioni e discorsi, non sempre sfrutta il vantaggio che da questa rapidità le potrebbe derivare. Nel bel mezzo di una discussione, oppure quando sta per ottenere ciò che le sembrava importantissimo, può lasciar perdere. L’argomento o il risultato le sono, nel frattempo, venuti a noia. Non è una lottatrice nel senso tradizionale, le mancano infatti sovente sia la perseveranza sia la tenacia, compensate tuttavia da un’intuizione che le permette di adattarsi. La sua disinvoltura non è del tutto priva di qualche frangia insicura, ma la prontezza dei riflessi la porta a superare le difficoltà. Ha la battuta pronta, caustica, sottile. Preferisce la compagnia selettiva, i piccoli gruppi dove può emergere.
In amore è mossa da una curiosità che non l’abbandona nemmeno alle soglie della vecchiaia. Adora i flirt, l’amicizia amorosa, l’incontro imprevisto, i rapporti anticonformisti. Gioca le sue carte con abilità e difficilmente si lascia coinvolgere dalla passione. A volte cambia partner con la stessa disinvoltura con cui cambia vestito; lo fa, però, con stile, cercando di non ferire chi le vive vicino. Abilissima nel mantenere contemporaneamente più di una relazione, detesta i drammi sentimentali. E’ una amica gradevole, intelligente, spiritosa. Meglio evitare però di confidarle dei segreti: è tendenzialmente chiacchierona e il pettegolezzo la diverte. Il suo maggior difetto è la tendenza a disperdersi, ad intraprendere attività molteplici, a seguire diversi, a volte contraddittori, interessi. Il suo punto debole è la fragilità nervosa, per cui somatizza gli sforzi. L’apertura mentale, l’ironia, l’umorismo sono le qualità per cui la si apprezza e che spesso adopera per farsi perdonare.

Il bambino Gemelli: i genitori il cui figlio sia nato nel Segno dei Gemelli dovrebbero rendersi conto di trovarsi di fronte non ad uno, bensì a due bimbi. La duplicità del Segno si traduce infatti in ambivalenza, alimentata dalla curiosità, fattore comune a tutti i nativi mercuriani. Fin dalla prima infanzia il bambino Gemelli è portato a guardarsi attorno e, appena riesce a pronunciare le prime parole, a fare domande su tutto ciò che vede e ascolta. I genitori tendono a rallegrarsi di questo comportamento: pensano, e non a torto, di avere un figlio precoce, particolarmente intelligente. Succede però sovente che, a forza di sentirsi chiedere il perché e il percome di ogni mosca che vola e d’ogni porta che sbatte, gli adulti si stanchino di rispondere.
Dovrebbero invece essere pazienti: per il bimbo Gemelli la funzione verbale è importantissima. E’ attraverso essa che egli prende contatto con la realtà circostante. Realtà dalla quale egli entra ed esce con una disinvoltura particolare e pronunciatissima. Questa è la ragione per cui adora travestirsi e camuffarsi con ogni sorta di stracci. La tendenza si consoliderà nella vita adulta trasformandosi nel piacere di apparire diverso a seconda delle circostanze. Il giorno è, infatti, per ogni Gemelli quasi la riprova del prolungarsi della sua giovinezza. Più egli sarà libero di svolgerlo nell’infanzia, più saprà in seguito accettare la responsabilità e l’impegno.
Evitate dunque di contrariarlo e non preoccupatevi del suo aspetto, che può apparire mingherlino, né dei capricci che tende a fare nel momento del pasto. Non insistete nel fargli mangiare una porzione di spinaci, non riempitegli il piatto. Più che di vitamine egli ha bisogno di autoregolarsi. La magrezza è, per i Gemelli, un connotato quasi obbligatorio. La sua resistenza, prevalentemente nervosa, necessita non tanto di cibo, quanto di sonno. Necessita anche di un ritmo a volte rapido, a volte lento, di cui il miglior giudice è egli stesso.
Il bambino Gemelli ha soprattutto bisogno di un certo spazio, la libertà gli è congegnale come l’aria. Ciò non significa che si debba assecondarlo continuamente. Per sua natura è portato ad essere un “bastian contrario”: contestare l’opinione degli adulti corrisponde al suo modo di essere. Quando sbaglia non obbligatelo a confessare errori e scappatelle, tenetegli testa con la logica e con la pazienza. La sua propensione per la dialettica vi offrirà frequenti occasioni di divertimento. Con l’ironia e con il paradosso otterrete dei risultati che i castighi non apporterebbero. Spiegategli invece che il sarcasmo non può giovargli. Il bimbo Gemelli è un individualista, ma non un solitario: gli piace vivere in mezzo agli altri, avere amici, allacciare rapporti. Aiutatelo, in questo senso, richiamatelo quando dice bugie e non lodatelo troppo, ne fareste un saputello. Insegnategli a non eccedere nella furbizia. Per quanto riguarda la salute, sorvegliate il suo sistema respiratorio, è il punto debole da cui sovente dipende il suo nervosismo.

I Gemelli e il rapporto con gli altri Segni Zodiacali in amore!

Gemelli – Ariete: l’incontro tra i nativi dei due Segni è tendenzialmente positivo e trova la sua migliore espressione nell’atteggiamento ludico, nel piacere che entrambi provano a godersi la vita. Il punto di rottura sta nella passionalità arietina che tende a provocare nel Gemelli stanchezza e insofferenza.

Gemelli – Toro: il Gemelli può riuscire di primo acchito stimolante per il concreto e pacato Toro, ma la convivenza evidenzia la diversità dei caratteri. Il Toro, abitudinario e possessivo, non condivide la volubilità del Gemelli che, a sua volta, si sente costretto dalla possessiva affettività del partner.

Gemelli – Gemelli: l’incontro tra due nativi Gemelli è tanto migliore quanto più avviene tra personalità dello stesso tipo. Il Gemelli può essere infatti un nervoso-emotivo oppure un freddo-distaccato. Le combinazioni incrociate non danno in genere grandi risultati, anche se la prontezza intellettuale, l’umorismo e la scarsa passionalità agevolano la durata del rapporto.

Gemelli – Cancro: tra un nativo del Cancro, casalingo, romantico, conservatore, e un Gemelli curioso, anticonformista e sentimentalmente instabile, l’intesa non è facile. Il Cancro si sente spesso costretto a rincorrere lo sfuggente Gemelli, che a sua volta si irrita davanti ad una dedizione che gli appare soffocante. Anche a letto i due faticano a comprendersi.

Gemelli – Leone: purché il Leone non esageri nel protagonismo né nel paternalismo, il Gemelli tende ad essere attratto da un partner con cui difficilmente si annoia. Punto di rottura, l’individualismo in entrambi pronunciato, e l’ironia con cui sovente il Gemelli stigmatizza i difetti del Leone, il quale ultimo si offende alle critiche che mettono in discussione il suo prestigio.

Gemelli – Vergine: i due Segni, retti entrambi da Mercurio sono, secondo la tradizione sentimentale, disarmonici. In pratica, l’attrazione prevale sui possibili scontri, tanto che le coppie Vergine – Gemelli sono numericamente tra le più frequenti. Il rispetto reciproco, la scarsa passionalità, la tendenza a risolvere le divergenze secondo logica fanno durare il rapporto.

Gemelli – Bilancia: la curiosità, la diplomazia e la socievolezza sono caratteristiche che accomunano i nativi dei due Segni, entrambi d’Aria. Il rischio del rapporto sta nell’inconcludenza, più pronunciata nei Bilancia, e nella tendenza a disperdere in mille alternative i comuni interessi. Scarsamente fedeli, ma anche capaci di non drammatizzare le scappatelle del partner, i due sovente riescono a convivere senza troppi screzi.

Gemelli – Scorpione: portato a sdrammatizzare l’impegno dei sentimenti, il Gemelli fatica a comprendere le crisi esistenziali che, a fasi ricorrenti, angustiano il partner. Lo Scorpione, per suo conto, è sovente infastidito dalla loquace curiosità mercuriana. Ciò nonostante, il rapporto il più delle volte regge, sorretto dalla fantasia non priva di erotismo, presente in entrambi.

Gemelli – Sagittario: due Segni in Opposizione, a distanza di 180° nel Cerchio Zodiacale, nella realtà lo sono a livello teorico, ma molto meno distanti nel comportamento. Tendono, infatti, ad andare d’accordo su come impiegare il tempo libero, sul luogo dove vivere, sul modo di divertirsi. Sentimentalmente sono portati a rincorrersi, senza che l’uno o l’altro risulti definitivamente vincente. Un amore pendolare è molto adatto a due creature che fanno della libertà un caposaldo!

Gemelli – Capricorno: due creature completamente differenti, che devono trovare un punto di incontro basato sulla velocità: il Gemelli è dinamico, pronto continuamente a cambiare meta, opinione, punto di vista. Il Capricorno affida i suoi pensieri a Saturno, con una divergenza di vedute che tuttavia è stimolante per il confronto e il dialogo. Ciascuno resta della sua idea, ma la curiosità mercuriana si sente gratificata e lo spirito saturnino trova nuovi elementi da sondare e scrutare.

Gemelli – Acquario: benché i due siano intellettualmente sulla stessa lunghezza d’onda, l’intesa sentimentale manca sovente di quel trasporto che funziona da coagulante. Ciò nonostante, la coppia supera la prova del tempo e tende a trasformare il rapporto in una amicizia amorosa che appare ai terzi affiatata e complice.

Gemelli – Pesci: il nativo dei Pesci, sognatore e romantico ma anche ipersensibile e visionario, si illude a volte di aver conquistato l’inquieto Gemelli. Ma quando si accorge che il compagno segue imperterrito le sue divagazioni e i suoi interessi si sente deluso e si auto-compiange. Poiché con il Gemelli nulla è più controproducente del vittimismo, la rottura è probabile, se non certa. Con ritorni e tira e molla che – in fondo – stuzzicano entrambi!

Se amate un Gemelli: se volete conquistarlo siate spiritose, disponibili, eleganti, mai ripetitive né apprensive o noiose. Cambiate sovente pettinatura, trucco, modo di vestirvi. Lui ama la varietà, e per evitare che la cerchi altrove siate voi ad offrirgliela. Se amate un Gemelli estroverso e portato ai contatti sociali, ai viaggi, ai divertimenti, cercate di assecondarlo, soprattutto non rimproverategli di trascurarvi. Se invece il vostro partner è un Gemelli brontolone e sedentario, fate leva sull’ironia e indicategli i suoi difetti usando l’umorismo. Non aspettatevi in nessun caso fedeltà, sarebbe come chiedergli di essere un altro.

Se amate una Gemelli: non siate precipitosi, né possessivi, né gelosi. Per quanto vi ami, lei ha bisogno di un certo spazio. Non date per scontato il suo affetto e, se non saprete riconquistarla ogni giorno, è molto probabile che vi capiti di perderla. Ricordate che, quale che quale che sia la sua età, la Gemelli conserva un atteggiamento, spesso una mentalità da adolescente. Adora lo scherzo, il gioco, il corteggiamento. Non tormentatela con problemi pratici o quotidiani: anche se sembra prestarvi attenzione sta pensando che siete uno scocciatore. Cercate invece di comunicarle le vostre idee: apprezzerà la fiducia che le dimostrate e si rivelerà un’ottima consigliera. A letto usate la fantasia: non c’è nulla che l’annoia di più della routine.

Se il vostro capo è un Gemelli: può essere stimolante, vario, divertente, ma con le sue chiacchiere e la sua estrosità può anche portarvi sull’orlo di un collasso nervoso. La sua curiosità può risultarvi talvolta offensiva, ma non datelo a vedere, vi prenderebbe in giro. Scherzare sui punti deboli dei suoi collaboratori è un atteggiamento che il Gemelli considera innocente, etichettando come permalosi coloro che non stanno al gioco. Finché riuscite, cercate di ignorarlo e quando non ne potete più guardatevi dal dare sfogo alla vostra giustificata rabbia. Il risultato sarebbe controproducente. Ripagatelo con la stessa moneta, usando l’ironia, il più possibile sferzante. Dopo le iniziali reazioni, che potrebbero essere brusche, egli terrà in maggior conto le vostre ragioni, purché siano logiche oppure del tutto inusuali e un po’ stravaganti. Attaccabrighe lo è, ma non vi è un fondo di cattiveria, quanto di divertimento, che tuttavia fa sorridere soltanto lui!

Le analogie dei Gemelli
Tra gli animali: farfalla, faina, merlo.
Tra le piante: ligustro, caprifoglio, cedro, gramigna, fico, ginepro.
Fiore: garofano
Colore: cangiante
Profumo: tabacco
Sapore: acidulo
Metallo: mercurio
Pietra: opale
Numero: 3
Parti del corpo: spalle, braccia, mani, dita, polsi, bronchi, polmoni.

Un apologo mercuriano: i Gemelli e la montagna
Prima di accingersi a scalare una montagna, il Gemelli intervista gli alpinisti provetti come quelli dilettanti. Discute l’argomento con tutti coloro che incontra. L’idea non gli dispiace: per arrivare alla montagna dovrà compiere un viaggio che gli permetterà di conoscere persone, luoghi nuovi e diversi. Giunto al villaggio più prossimo alla montagna vi sosta per chiedere ulteriori ragguagli. In cuor suo si rallegra non tanto dell’impresa quanto dei racconti che potrà farne. Prima di iniziare la scalata continua ad interrogarsi sul percorso. Se si incammina per la diretta ci metterà meno tempo ma i rischi saranno maggiori; se invece si avvierà per i sentirei battuti potrà godersi il panorama ma allungherà il cammino. E poi, vale la pena di portarsi appresso la cinepresa oppure il sacco degli attrezzi e dei viveri, già troppo pesante? Se il Gemelli smettesse di pensare alla scalata e si decidesse ad iniziarla sarebbe il più abile – e il più volubile, degli alpinisti!