Il Cancro in cucina!

Miei cari Amici delle Stelle,
nei giorni scorsi Elisabetta è arrivata trionfante (per davvero!) con un Almanacco del 1984 che aveva appena comprato!
Ve lo racconterà lei, dettagli assortiti, in una delle puntate zodiacali di questa nostra rassegna astrologica del tempo che fu, ma il fatto è che non capivo come mai le fosse venuto in mente un simile acquisto, del perché il librino, per nulla sgualcito, a distanza di 40 anni, avesse suscitato la sua attenzione. Con aria solenne, mi ha detto che lo avevo scritto io: “Impossibile – ho pensato – me ne ricorderei”. Mio papà avrebbe detto che come San Tommaso, non crede se non mette il naso. Ho sfogliato l’Almanacco. Improvvisamente mi sono ricordata: la mia cara e preziosa amica Serena Foglia mi aveva chiesto, nel lontano 1983, di collaborare alla stesura di un testo che fosse in parte previsionale e in parte legato alle caratteristiche di ciascun Segno dello Zodiaco.
A stesura completata, Serena mi disse che non era certa che la casa editrice lo pubblicasse e in ogni caso, abitando lei a Milano, sarebbe stata una pubblicazione per le edicole a livello regionale. Quindi, in realtà, non me lo ricordavo perché in Piemonte, dove risiedo io, non era disponibile per l’acquisto!
Da un lato mi sono sentita sollevata, il fatto di non ricordarmi di una pubblicazione mi aveva per qualche minuto fatto sorgere dubbi sulla mia memoria forse vacillante, invece tutto funzionava alla perfezione e, a distanza di 40 anni, ho visto l’Almanacco!
L’ho subito sfogliato e con tanta nostalgia ho pensato a Serena, Madrina stellare che dal Cielo, sentivo sorridere: quanto lavoro avevamo fatto, con sezioni dedicate a ciascun Segno, con rubriche originali. Per esempio, l’Ariete in cucina!
Mentre lo leggevamo, Elisabetta sosteneva che si vedeva lontano un miglio che lo avevo scritto io, perché certe espressioni fanno parte del mio lessico da decenni. Lo abbiamo letto insieme e poi, dato che l’Almanacco è rimasto qui con me (sarà felice di stare con la sua Mamma, ha detto Elisabetta), mi sono deliziata nel saltare da una pagina ad un’altra, rivivendo gli anni ’80, che sono stati incredibili per la diffusione dell’Astrologia (complice Nettuno in Sagittario…)!
Eccolo qui, miei cari Amici, l’Ariete in cucina: è buffo, piacevole, da Sagittario ho famigliari ed amici Ariete (o con Luna o altri Pianeti nel Segno), ed è bello averli ospiti per un pranzetto marziano!
Buona lettura a tutti voi,
Grazia Mirti

Espressione simbolica della famiglia, il quarto Segno appartiene all’Elemento Acqua, incline dunque all’assumere liquidi consumati a volte con qualche eccesso di entusiasmo che va, ovviamente, controllato. Il legame del nativo del Cancro nei confronti del passato gli fa amare i piatti dell’infanzia, la cucina materna, cui resta eternamente legato. Accetta con piacere di sedere parecchie ore intorno ad un tavolo riccamente imbandito, con piatti d’epoca e cristalli di Murano, argenti di famiglia e servizio inappuntabile. Questo genere di suppellettili gli rende il cibo più appetibile e più piacevole della compagnia.
Dominato dalla Luna, il nostro amico ha, tuttavia, un punto debole: lo stomaco, cosa che non gli permette di esporsi troppo dal punto di vista dei cibi pesanti e di digestione laboriosa. In questo senso preferisce la qualità alla quantità, ed è portato a sentirsi a suo agio nei pranzi ufficiali dalle portate molto numerose e altrettanto insapori. Non deve essere sottoposto a fretta eccessiva, durante i pasti, e tende ad avere ritmi piuttosto lenti, che possono innervosire gli amici o i vicini di tavolo. Amabile nella conversazione, ne coglie tra un boccone e l’altro, masticato con cura, i riflessi più piacevoli, le connessioni involute, corteggiando le signore che gli sono accanto. Può distrarsi tra una portata e l’altra, e iniziare qualche monologo sul suo passato, sull’infanzia, sulle proprie esperienze di lavoro o di vita privata, il tutto condito da qualche tocco di malinconia. E’ difficile che arrivi, quando è invitato, con puntualità. E’ molto più facile che tardi quel tanto che da renderlo più interessante agli occhi degli altri convitati.
Se è ospite, saprà preparare un pranzo con finezze da signore e un’apparente semplicità che non deve trarre in inganno, perché in realtà è frutto di lungo ed elaborato studio. Non dimentica una rosa appena colta per le signore, né il centro tavola prezioso e ben studiato, né le luci soffuse, né una scelta di liquori da fare invidia a un bar di prim’ordine. Si fa consigliare da esperti, e ne segue a puntino le istruzioni, mostrando una notevole pignoleria nell’apprendere nei minuti dettagli le caratteristiche di un piatto o di una ricetta, seguendone le fasi e assillando chi si occupa della cucina affinchè tutto proceda nel migliore dei modi. Seguirà con cura particolare il dessert, i dolci, la chiusura del pasto, con un gran finale da ricordare. Può servirsi del miglior gelatiere della città, far eseguire a pasticceri rinomati una torta unica e irripetibile, preferibilmente glassata, all’apparenza bianchissima. Sarà felice dei complimenti degli ospiti, leggermente misterioso circa le fonti delle ricette, insistente nell’incoraggiare gli invitati a servirsi di nuovo. In casa sua si respira un’atmosfera d’altri tempi, le nevrastenia della vita in costante movimento viene lasciata all’esterno, e si rinnovano le forme e le usanze della belle époque, le candele possono brillare, in certi casi il ricevimento può avvenire nella parte più raccolta della casa, una cantina a volte riattata, purché chiusa e riscaldata in modo conveniente, freschissima nella stagione estiva. La casa è l’alcova, l’utero protettivo, il luogo più adatto per ricevere le persone con cui si è legati da amicizia e affetto. Il nato in Cancro vi ospiterà controvoglia al ristorante, preferendo, il più delle volte, distinguersi per la squisita ospitalità. Per i piatti seguirà più l’estetica che il gusto, optando per raffinatezza non troppo pesanti per lo stomaco, ma molto accattivanti per l’occhio e la forma. Buona musica, eventualmente un piccolo complesso da camera, può accompagnare il tutto. Possono comparire sigari e liquori desueti a fine pasto, così come i più classici bourbon e vodka originale. Nei colori il bianco, di solito, e l’argento, hanno la meglio. Non aspettatevi, inoltre, che l’invito successivo si realizzi allo stesso modo. La mutevolezza lunare potrà suggerire uno stile completamente diverso.
L’estate, la stagione che ama più di ogni altra, lo spinge ad uscire dal suo guscio di granchio ben protetto, sempre pronto a fuggire di fronte alle avversità. D’estate il Cancro ama i luoghi di mare e tutti i cibi che vengono dal mare. Gli piace la pesca e invita gli amici a gustare i frutti della sua abile pazienza. Il latte, alimento di cui va spesso ghiotto, può essergli un po’ indigesto, e va quindi dosato con cura. La cornice migliore sembra essere quella di un lago circondato da salici, sul quale a tarda sera poter meditare alla luce bianca e misteriosa della luna, tra romantici drink e fiori preziosi….