Una lezione di Anima!
Miei cari Amici delle Stelle,
ieri ho ricevuto quella che si definisce abitualmente una "lezione di vita", ma il termine corretto sarebbe "una lezione di Anima".
Non di rado si parla di cammini evolutivi, di come si possa - e si debba - trasformare un dolore in qualcosa di positivo e costruttivo. Teoricamente tutto è possibile, è la pratica che presenta non poche difficoltà.
I dolori, piccoli e grandi, lasciano segni - anche indelebili - e sono giunta alla conclusione che non tutti riescano a "ribaltare" costruttivamente un episodio doloroso: non per mancanza di coraggio o di tempra, a volte non ci sono le circostanze per farlo, altre volte si tratta di eventi così drammatici, da non consentire di poter individuare una nuova scala di priorità, una nuova modalità di esistenza.
Permettetemi di dirlo, ma trovo che, come diceva Leonardo Del Vecchio, a proposito del suo essere nato orfano e aver patito la fame e la povertà, "certe esperienze le puoi capire soltanto se le hai vissute." Per questo caldeggio sempre un atteggiamento che sia di ascolto, nella professione astrologica (e non solo), senza mai spinte o sentenze, che possono fare danni, invece che essere di aiuto.
Molti anni fa, lo avevo raccontato in uno dei nostri dialoghi mattutini, avevo un allievo del Corso di Astrologia, che veniva quando tenevo i Corsi all'Istituto Avogadro. Simpatico, attirava le attenzioni di tutte le gentili signorine presenti per il suo essere sempre sorridente e gentile.
Ci siamo sempre tenuti in contatto, negli anni, e un giorno venni a sapere da una sua amica, che aveva avuto un brutto incidente: scivolato malamente e banalmente in casa, quella che poteva sembrare una semplice caduta, fu una vera catastrofe. Rimase paralizzato e la sua vita, quella cui era abituato, che amava moltissimo, di libertà e movimento, finì. Bruscamente, in un attimo.
Per diverso tempo cercai di mettermi in contatto con lui, ma non avevo i suoi recapiti. Ci pensavo, di tanto in tanto, e speravo che prima o poi, in qualche modo, si facesse vivo. Cosa che è accaduta, con mia immensa gioia, durante la pandemia.
Una veloce telefonata seguita da una mail breve, per dirmi che ci saremmo rivisti in occasione del Te' delle 5. Potete immaginare la mia gioia, e quello che più mi ha dato felicità è stato, nel momento del "ritrovarsi", con tutti gli abitanti della Casa delle Stelle, è stata l'accoglienza: come se non fosse passato neppure un minuto: grande affetto, e amicizia.
Ci ha raccontato che a seguito di questo incidente, si è trasferito in una struttura, dove lo seguono e lo aiutano a stare in buona sintonia con la Vita. E così, per farla breve, ieri Alfredo ed io siamo andati a trovarlo!
Il luogo dista circa 1 ora e mezza da Torino, e dopo pranzo siamo partiti per trascorrere il pomeriggio insieme.
Quando siamo arrivati, siamo stati accolti in un luogo caldo, confortevole, nel quale si respira "aria di famiglia".
Lui era pronto, ci aspettava e ci ha accompagnati con il suo veicolo a motore molto perfezionato a fare una bella passeggiata: devo dirvi che ci veniva quasi da sorridere, a tutti e tre, perchè lui era velocissimo con la sua poltroncina a motore, Alfredo che ha le gambe lunghe correva, e io ho pensato che il traguardo, ossia il gelato in un delizioso bar, era un vero miraggio!
Ci ha raccontato che la sua vita è cambiata, naturalmente, ma che si trova molto bene, e ha una agenda fittissima: amici, parenti, persone che soggiornano con lui nella struttura, una grande famiglia nella quale è benvoluto e amato.
Da una taschina ha tirato fuori un Ipad, dove ha caricato un bel programma di Astrologia, "cosi, Grazia, posso fare grafici e consultazioni quando qualcuno ha necessità di un parere: le collaboratrici di questo luogo sono molto curiose di astri! E utilizzo la voce per scrivere email ed essere in contatto con tutti."
E ancora: "Per fortuna che siete venuti oggi, domani ho un impegno, poi domenica devo andare con gli amici a fare una gita", insomma, è gettonatissimo per eventi e incontri, perchè, ora come allora, per il suo essere creatura gentile, ottimista, garbata.
Mentre tornavo a casa mi è tornato in mente il nostro incontro primaverile su Chirone, quel saper trasformare la ferita ancestrale in una esperienza dalla quale trarre nutrimento: ho pensato che questo era proprio un caso governato dal magico Centauro!
Tutti conosciamo persone che, per molto, ma molto meno, alimentano astio, risentimento, livore, dolore.
Lui no. Sereno, pacifico nel suo rapporto con il mondo, ha trovato una dimensione diversa.
Ma quello che mi ha colpito di più è stato il suo essere benvoluto, nel luogo in cui si trova. Fattore che a volte manca nelle dimensioni più reali, della quotidianità ordinaria che tutti viviamo. Ho avuto l'impressione, per qualche momento, di essere in un paese inventato, dove regnano cordialità e armonia, una grande famiglia nella quale si è partecipi tutti delle problematiche di tutti, in un bel giardino, e a due passi dal centro della bellissima Cuneo.
"Sai Grazia, le mie mani sono molto fragili, utilizzo un puntatore per aiutare la sinistra, più debole'. Ma serbo il dono della parola e dell'ascolto'. In realtà tutti noi possediamo questi doni, e possiamo utilizzarli per colorare l'Esistenza di chi ci è accanto.
Tutti noi abbiamo a disposizione belle occasioni (e belle matite colorate per aiutare chi è vicino a noi a scrivere) per aprirci al mondo, l'amico Bepi ci dà ogni giorno un ottimo esempio!!! Celestialmente,
Grazia
Torino, 9 Luglio 2022