I Segni d'Acqua: le emozioni sono un fiume in piena!

Elemento Acqua: il quadro zodiacale si completa, la Terra si nutre di liquido fecondante, la nostra vita esprime attraverso un bagno ristoratore, quale che sia l’Elemento che prevale nel nostro universo astrologico privato, un rito di rigenerazione e pulizia. Acqua come specchio della nostra essenza, come lago pacifico dei nostri sogni di romanticismo, come fontana dell’eterna giovinezza, come marea che salendo verso la Luna acquatica governa l’attrazione del mare verso il cielo, inesorabilmente, metodicamente. Acqua come sorgente, zampillo della roccia viva, fiume, torrente, impeto e ruscello che canta serenamente. Acqua come tre dei 12 Segni Zodiacali, Cancro, Scorpione, Pesci. Tre Segni legati tra loro da un filo conduttore di una presenza umida, materna, primigenia, acqua del liquido amniotico, della parte uterina e materna legata al Segno del Cancro. Acqua scura, potente, profonda, liquido seminale che feconda e che erotizza, petrolio che sprizza violento da pozzi scavati nell’arido deserto o nel mare scomodo di qualche luogo lontano, acqua legata al Segno dello Scorpione, Acqua oceanica, fossa delle Marianne, banco corallino che si sviluppa accanto ai vecchi continenti, profondità sconosciuta che seppellisce il mito e il continente di Atlantide.

Il nostro corpo è costituito per una percentuale notevole di acqua, liquido è il sangue che pulsa nelle vene, le secrezioni, e specialmente nell’apparato femminile, i ritmi ginecologici sono scanditi attraverso le Fasi Lunari. Alla Luna è legato il periodo della nascita, e prima quello della gestazione. I tre Segni d’Acqua, simbolo del sistema linfatico, passività, temperamento femminile intuitivo, si esprimono attraverso l’estate, essendo il Cancro il Segno Cardinale che prende inizio al Solstizio d’Estate; esprimendo lo Scorpione meglio di ogni altro lo spirito di autodistruzione della natura che ha concluso il suo ciclo produttivo e ora vuole riposare. Intanto i semi sono gettati per un nuovo futuro raccolto, a cavallo tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Con i Pesci il cerchio zodiacale si conclude, il serpente celeste si morde la coda dopo tante passioni, ambizioni, realizzazioni, guerre e pace, viene il momento della conclusione di ogni cosa, del distacco e della riflessione. L’uomo si apparta, vuole amare, soffrire, vivere, sentirsi vivo e vitale attraverso un lungo viaggio marino, il viaggio che simboleggia il mito di Ulisse, la ricerca di sé. Con i Segni d’Acqua l’entusiasmo viene filtrato e attutito dalla presenza dell’ambiente umido e diverso da tutti gli altri. La solidità della Terra è inesistente, le molecole sfuggono, prendono la forma del contenitore che la ospita, possedere o non possedere finisce per significare la stessa cosa, gli obiettivi sono differenti, seguono le strane volute dell’Io interiore, del Profondo Inconscio scorpionico, del background del Cancro, attento prima al passato che al presente, dei Pesci universali e sensibilissimi.

Il Battesimo Cristiano avviene attraverso l’aspersione di acqua, acqua benedetta, tratta dalla fonte battesimale allo scopo di cancellare la macchia del peccato originale. L’Acqua è rigeneratrice ovunque, da sempre. E’ il miracolo dei giardini arabi, delle meraviglie pensili di Babilonia, è la fontana magica che produce incantesimi in chi le si accosta, è il fiume che i traghettatori dei miti di ogni tempo devono superare come prova, è il mare inciso di Gustavo Dorè per le straordinarie avventure dell’ancient mariner di Coleridge. E’ l’affondamento del Titanic, alle sue estreme conseguenze. E’ la goccia che salva il pellegrino nel deserto, oggetto oscuro del desiderio di chi vive di miraggi. Oggi l’acqua torna ad essere un bene desiderato, ricercato, complicato, spesso insidiato dai veleni dell’inquinamento, che Nettuno sparge a piene mani su questo vecchio orbe terracqueo.

I Segni d’Acqua sono esclusi dalla primavera, compongono estate, autunno e inverno, la scintilla primordiale, la passione del big bang non li riguarda. Preferiscono il lavorio interiore, silenzioso e costante, il vissuto che, secondo le più recenti teorie, ogni goccia d’Acqua reca impresso definitivamente e può dire molto sul suo passato.
Le grandi passioni malinconiche e struggenti, suonate da Mahler, l’autodistruzione con l’alcool caro ad Hemingway, la poesia sublime di Neruda, la ricerca del tempo perduto tipica di Marcel Proust, sono altrettanti versioni artistiche ma significative del modello – Cancro.

Le sonate irresistibili di Nicolò Paganini, le volute letterarie di Camus, la beauté du diable del bellissimo Delon, il piccolo diavolo di Roberto Benigni, costituiscono altrettante espressioni della forza scorpionica, nascosta in fondo allo sguardo-che-fulmina tipico di chi ha visto la luce in questo Segno, genio e sregolatezza. Manzoni e Hugo, due romanzieri dal cuore tenero per la saga dei Pesci, cui partecipano musicisti dolci e affettuosi come Chopin, la tenerezza di Massimo Troisi, la visione universale di Galilei, attraverso una visione cosmica infinita.

Grandi amori non mancano mai nella vita di chi appartiene ai Segni d’Acqua. Incontrarsi fra Pesci garantisce un silenzio comune, questo è certo. Gli animali acquatici comunicano positivamente, vivendo nello stesso elemento. I giornali di tutto il mondo diedero grande risalto alla coppia Liz Taylor – Richard Burton. Lei viziatissima Pesci dal passato tempestoso, una fila di mariti, ultimo quello della sua migliore amica, rapito per consolarsi della vedovanza; lui buon attore gallese, whisky e dissolutezza, occhi magnetici, sbornie e risse, sul set di film oggi ricordati solo per la storia d’amore che ne nacque. Ubriacature cosmiche, fughe, botte con i fotografi, matrimonio, passione, divorzio, alcool per entrambi, film intellettuali, nuove fiamme, nuovo incontro, secondo matrimonio. Una storia che appassionò milioni di romantici e curiosi del mondo intero, e che si è nutrita, dopo la morte di Burton, di alcune feroci polemiche tra Liz e la successiva moglie di lui, una Cancro, tanto per completare il quadro ‘acquatico’ della vicenda.
Lo Scorpione Burton che non sa resistere alla Cleopatra – Liz, Pesci abituata a soddisfare ogni suo capriccio. Lei, malata sulla sedia a rotelle, lui che acquista diamanti grandi come noci, e dimentica la prima moglie dal nome significativo, Sibilla.

Altra storia tristissima è quella di Reza Palhavi, potente Scià di Persia, e la dolce Soraya dagli occhi tristi, sposata per amore dopo un primo matrimonio. Lui Scorpione, lei Cancro, votata alla maternità, incapace di dare un figlio al regale sposo. Fuga romantica a Roma, lei sempre più triste, abbandono e ripudio per una studentessa che gli darà una serie di eredi. Tra le candidate anche una Pesci, la bella Principessa Maria Gabriella di Savoia. Il destino di Soraya è proseguito in giro per l’Europa, la tristezza non le ha impedito di avere splendidi accompagnatori, fidanzati ricchi e di bella presenza. Ma le è restato sempre il retaggio triste di un tempo, anche dopo molti anni, quando il tempo e un amaro destino hanno calmato il distacco tra la donna fertile e quella sterile, e ci si può domandare quale sia stata la meno fortunata.
I drammi piacciono ai Segni d’Acqua, le campionesse in assoluto solo le signore Pesci, da Claretta Petacci ad Ornella Muti, plurimadre che si sacrifica per la numerosa famigliola e che per amore suo frequentava set cinematografici allattando e svezzando. Pesci anche la celebre Anais Nin, che fece scalpore nella letteratura e nel milieu parigino degli anni del primo dopoguerra, scrivendo romanzi come Il delta di Venere, vivendo – da buona Pesci – su una chiatta sulla Senna, ed esponendosi nottetempo, come racconta nei Diari, ai raggi di luna completamente nuda, per assorbire vigore e pelle argentata.

Pesci anche l’invidiata seconda moglie di Paul Newman, la bella Joanne Woodward della lunga estate calda. Pesci la divina e biondissima Jean Harlow, la dolcissima e poetica Elizabeth Barrett Browning, sfortunata nella salute ma fortunata in amore. Pesci Liza Minnelli, una serie di ritratti tutti significativi. Tra le Cancro celebri nel mito della maternità, Rose Kennedy, sfortunata anche se ricca moglie di uno dei più conosciuti playboy d’America, che la tradì con molte attrici e sfortunata madre di figli vittime di omicidi efferati. E ancora George Sand, protagonista di un grande amore-incesto-maternità con il Pesci Chopin. E così la danzatrice Leslie Caron, protagonista di Papà Gambalunga, e la fiammeggiante Milva, esecutrice perfetta di canti brechtiani.

Tra le Scorpione la perfetta Grace Kelly, scenografia da prima attrice anche nella tragica morte, perfettamente adeguata al suo Tema Natale. Così la sfortunata Maria Antonietta. Ghigliottinata, ebbe anch’essa il suo finale scorpionico teatrale capace di darle gloria per l’eternità. Prima vittima del furore rivoluzionario uraniano. E’ Scorpione anche Vivian Leigh, l’eccezionale scienziata Marie Curie, la ricchissima Barbara Hutton, collezionista di matrimoni, e Indira Gandhi. I luoghi dell’amore tra Segni d’Acqua prediligono il romanticismo, il mare se si tratta di Pesci, anche assolato. Il mare decadente di Mont Saint – Michel; la marea sale come la forza della passione, per lo Scorpione. Isole, fiumi, laghi, per il Cancro. Per tutti la magia ammaliatrice di Venezia e della laguna, viaggi in barca a vela, giri del mondo, tour di totale immersione a contatto con l’acqua rigeneratrice. Le terme, come versione locale demodé particolarmente affine al temperamento Cancro, acqua curativa, igiene e pulizia delle vie genito –urinarie.

Le pulsioni lunari del Cancro trovano appagamento nell’amplesso coinvolgente e globale dello Scorpione, archetipo del sesso, sedotto dalla Luna, attento ad appagarla, ad essere degno di lei ogni istante. Con i Pesci il sentimento si fa sogno, romanticismo, misticismo, dall’amore si passa alla filosofia dell’amore, alla sofferenza per amore.


L’Acqua si sposa bene con la Terra, la feconda e la addolcisce. Si trota a suo agio con il Toro materno, e molti grandi amori si giocano tra l’oralità taurine e l’analità scorpionica. Bene anche la Vergine, che accoglie nel suo grembo puritano il getto d’acqua pulita, igienica, rigeneratrice. Con il Capricorno si generano felici scambi energetici, non a caso si tratta di una capra con coda di delfino il cui antenato, un coccodrillo babilonese, sorgeva dalle acque di un grande fiume orientale; non chiede forse la versione di Jung che la capretta, che ha risalito la montagna, si tuffi infine nel mare sottostante, la sera? Ciò presuppone amicizia e tenerezza per il mare, l’acqua, Elemento che completa e feconda la nostra terra privata e personale.

La Luna ispiratrice di poeti e musicisti, interlocutore del pastore errante nell’Asia, amata dal Leopardi in quanto Signora del suo Segno Natale, il Cancro malinconico e decadente, è simbolo da sempre delle intermediazioni tra il Sole, stella dominatrice, e la Terra, che ne riceve la luce. Sole e Luna sono i Luminari, vicini ma diversi, amici e nemici, amanti nella Luna Nuova, lontani nella Luna Piena, espressione simbolica di Lui e di Lei nella coppia – simbolo di tutte le coppie. Marte è da sempre considerato il simbolo dello Scorpione, oggi sul punto di essere soppiantato dal nuovo Pianeta ultimo scoperto, quel Plutone apparentemente connesso al fatto di essere dio degli Inferi. E invece la vicenda è molto meno drammatica. La nipotina dell’Astronomo che scoprì il nuovo Pianeta aveva un cane di nome Pluto. Dice la storia dei simboli che esiste sempre una sincronicità, che nulla avviene per caso. Così le onde che solcano il mare vogliono significare comunicazione profonda e interiore. Il dialogo, che per i Segni di Fuoco avviene attraverso lo scoppiettio di un incendio comune, per i Segni di Terra nel labirinto della caverna sotterranea, nei Segni d’Aria nel parlare vivace, impetuoso, pieno di sintonia verbale, è muto nei Segni d’Acqua. Dialogo tra personaggi che non amano parlare troppo. Essi si esprimono con mezzi diversi, originali, speciali. ‘Sentono’ le cose prima che accadano, percepiscono notizie senza che siano state loro comunicate, avvertono, forse è la memoria dell’Acqua ad agire, ciò che è già accaduto, ciò che accadrà.
Si dice che lo Zodiaco altro non sia che un grande Teatro della Memoria, nel quale gli antichi nascosero le caratteristiche dell’uomo, dei quattro Elementi, dei tre Segni per ciascuno, dei Decani, dei Gradi, dei Pianeti, delle Stelle Fisse. Un grande schema la cui lettura totale permette di giungere nel tempo e nello spazio a comprendere sentimenti, passioni, storie di pace, di guerra, di armonia e disarmonia, di amore e di odio. Il fascino dell’Antica Madre, l’Astrologia, diventa così meno complesso, il filo di Arianna si dipana, lento e sicuro.

Il ritorno dei miti uraniani, il realizzarsi dell’Era dell’Acquario non può che favorire il successo e un nuovo risorgere dell’arte di Urania, che è stimata Astronomia, ma anche vituperata Astrologia, una bella addormentata, tutta da scoprire. Non abbiamo, insieme, che sollevato un lembo di queste conoscenze antiche affascinanti e ricche di insegnamenti preziosi. Esse fanno parte delle inclinazioni naturali di chi ha visto la luce in un Segno d’Acqua, e ama per definizione catturare i segreti simbolici e iniziatici.
Le predisposizioni naturali alle mantiche antiche e moderne sono in questi Pianeti che fungono da canale di comunicazione. L’amore per la percezione astrologica facilita il discorso dell’amore in senso assoluto. Cancro, Scorpione, Pesci, sanno rispettare l’Inconscio, collettivo o individuale non è poi così importante. Sanno di Psicanalisi e di antichi insegnamenti, si sentono ricchi di mille esistenze già vissute in precedenza, di amori e di umane vicende di cui è intessuto il passato genetico e cromosomico di ciascuno di noi. Acqua e Aria non si incontrano facilmente, è un dato di fatto. Ancor più difficile è il confronto con il Fuoco. Anche se noi tutti siamo composti di tutti e quattro gli Elementi, difficilmente si trova una persona che non ne esprima la sintesi. Accade, in questo caso, che ci si innamori del portatore dell’Elemento che è più carente nel nostro Tema Natale. Alla ricerca di un completamento, di una conoscenza che ci renda esperti di una componente apparentemente ostile, ma che il nostro desiderio di equilibrio profondo esige di conoscere.