André Barbault e la scacchiera celeste!

‘Oggi ho l’assoluta convinzione che i futuri storici dell’Astrologia, curvi sui nostri attuali lavori, scopriranno qualcosa che sembrerà loro una vera e propria clamorosa rivoluzione dell’Astrologia mondiale.

Questa trasformazione doveva nascere alla fine di una totale mutazione del quadro tradizionale della mondiologia, i suoi esperti non avendo cambiato né stato d’animo né tecnica, continuando a trattare l’argomento come per il passato. Tre cambiamenti ne avevano tuttavia procurato lo scoppio:
Primo: in un secolo e mezzo, con la scoperta dei nuovi Pianeti, il raggio del sistema solare è stato quadruplicato. Passando da sette a dieci astri principali, esso ha fatto un salto da 17 a 45 Cicli Planetari oltre a un solo grande ciclo di 10 cicli maggiori con periodicità che arriva sino al semi – millenario.
Ora la semplice aggiunta di tre nuovi Pianeti ad ogni Tema mondiale o la sola considerazione delle loro configurazioni non era stata che una necessità elementare rispetto al capovolgimento totale apportato nella scacchiera considerevolmente allargata del nostro nuovo sistema solare.

Secondo: gli astrologi avevano sempre lavorato con pochi mezzi, contentandosi obbligatoriamente del gioco di Effemeridi alla loro portata, limitata a qualche magro decennio. Certo, si sono sempre potute calcolare le posizioni per ogni epoca, come con le Tavole di Schoch, ma questo lavoro penoso non permetteva che l’erezione di qualche Tema e non si apriva che su minimi scorci dell’incognita astrale.
Oggi noi abbiamo il privilegio di essere la generazione che, per la prima volta nella storia grazie alla rivoluzione elettronica, dispone di posizioni astrali su scala millenaria: Effemeridi dell’Università del Wisconsin (-2500, + 2000), di Bryan Tuckerman (-601, + 1649) oltre alle posizioni 1000 – 2000 procurate dall’ordinastrale Astroflash ed oggi quel che ci permette facilmente il piccolo calcolatore Hewlett – Packard. Finalmente il cielo si è aperto in tutta la dimensione del tempo!
Terzo: la Terra stessa si è infine rivelata storicamente nella totalità della sua grandezza. Dal tempo di Tolomeo le frontiere conosciute dall’umanità non superavano le rive del bacino mediterraneo. Cosa poteva conoscere un Morin di tutto quel che succedeva nel mondo intero al suo tempo? Ora, dal secolo scorso, la rivoluzione dei trasporti ha considerevolmente rimpicciolito l’estensione dell’umanità e con la stampa, la radio, la televisione, l’insieme dei fenomeni di cui è teatro il nostro globo ci è immediatamente e completamente conosciuto o quasi, oltre all’apporto di una ricerca storica contemporanea senza precedenti. L’uomo si è planetarizzato.
Cosi una scacchiera del mondo celeste riportata alla reale dimensione, un quadro dei suoi aspetti praticamente illimitato nel tempo e una storia del nostro universo terrestre in tutta la sua estensione interamente disponibile, ecco quel che presto o tardi doveva condurre a questa rivoluzione dell’Astrologia Mondiale!’.

Tratto da: André Barbault, Tradizione e Rivoluzione dell’Astrologia Mondiale
Zodiaco, Rivista di Ricerca e Cultura Astrologica, Novembre 1978, Numero 0