I Segni di Terra, tra stalagmiti affascinanti e stalattiti trasparenti!

Mi capita, di tanto in tanto, che alcuni miei scritti, di molti anni fa, rispuntino quasi per caso, come se volessero sentirsi ancora una volta protagonisti. Apro un cassetto, e trovo dei fogli ordinati, scritti con la macchina da scrivere. Sento ancora, piacevolmente, il ticchettio delle mie dita sui tasti, e penso alle nuove generazioni, che pur preparatissime e proiettate nei mondi di Urano, non hanno avuto il piacere di questi attimi di vita: la carta carbone, le interlinee che andavano per conto loro, gli errorini da correggere a penna, dopo la prima stesura. Per me restano momenti indimenticabili, e oggi vi propongo un mio contributo del passato. Del presente amo tutto, Internet e tutti mezzi incredibili che la vita ci mette a disposizione, compreso il fatto di poter arricchire con immagini meravigliose (e senza fatica!), parole stellari, dedicate ai Segni di Terra scritte molto, molto tempo fa!

Il simbolo grafico della Terra è esattamente capovolto rispetto a quello di Venere che tutti conosciamo, invece di un cerchio con una croce sottostante, c’è una croce con il cerchio sottostante. Scaturisce simbolicamente di qui la prima profonda connessione venusiana tra la Terra e chi vi ha visto la luce, una sorte di codice segreto che comunica strategie e originali strade da percorrere nella vita. La Terra come concetto di sostanza, materia, solido appannaggio sotto i piedi. La Terra come montagna aspra da scalare, come deserto e come campo coltivato, come verzura e come città, come campagna e come isola nella quale approdare. La Terra come grande mela oggi avvelenata, sempre affascinante da addentare.

Tra i quattro Temperamenti aristotelici quello di Terra è considerato collerico – nervoso – malinconico. Quello d’Aria è sanguigno, quello di Fuoco bilioso, quello d’Acqua linfatico – flemmatico. E’ soprattutto Saturno, che presiede al Segno del Capricorno, a determinare l’attribuzione, con i suoi collegamenti melanconici che non si addicono al Toro e che si allacciano a volte con difficoltà alla Vergine. I tre Segni compongono d’altra parte l’universo Terra nelle sue espressioni primaverile, estiva, invernale. L’autunno non si addice alla Terra che riposa in quel periodo in attesa di iniziare nuovamente il ciclo della semina, della vegetazione, del raccolto. Aver visto la luce in un Segno di Terra collega il temperamento della personalità in maniera evidente con i cicli stagionali più nel caso degli altri Elementi. Aria, Acqua, Fuoco, sono infatti meno connessi alle stagioni, ai riti che da sempre l’uomo vi compie e che non hanno mutato la loro periodicità nemmeno in seguito al fenomeno della Precessione degli Equinozi, che ha un po’ sfasato le posizioni celesti.
Il Macrocosmo celeste si riflette globalmente sul Microcosmo terrestre, coinvolgendo questo Elemento assai meglio di quando non possa fare con il Fuoco, per esempio, o con l’Aria. Si direbbe che le affinità e i riscontri possano esprimersi con maggiore efficacia. Le qualità tipiche dei Segni di Terra sono profondamente differenti rispetto a quelle del Fuoco che precede e dell’Aria che segue: si accompagnano invece bene all’Acqua, Elemento equilibratore e indispensabile per spegnere le arsure terrestri e favorire vegetazione e coltivazione proficua dell’humus, che per sua stessa natura è umido, abbeverato alle falde acquee che percorrono la terra in profondità. Sabbia, argilla, torba, carbone profondo, trasformazione di incendi primitivi di grandi foreste, la cenere prodotta dal fuoco, sono positivamente concimanti nei confronti della Terra all’interno della quale da secoli e da millenni si svolgono trasformazioni ed evoluzioni, si creano pietre preziose o vene aurifere appaiono agli occhi dell’uomo ricercatore di ricchezze.
Le viscere della Terra sono vivacemente tentatrici, erotiche custodi di tesori primordiali.

A volte nascondono il petrolio scorpionico, oltre il soffione boracifero, altre ancora tracce di civiltà perdute. Non a caso il labirinto viene associato dai miti antichi al Segno del Toro, a Minosse, al Minotauro. Perché la terra al suo interno possiede gallerie e canali interiori, profondi e difficili da percorrere. Per rendere il proprio amore sicuro e definitivo chi vede la luce in questi Segni terrigni deve percorrere le proprie personali gallerie fino a giungere, tra stalagmiti affascinanti e stalattiti trasparenti, alla caverna centrale di collegamento, il luogo dell’amore. L’eccitazione lenta della ricerca, dell’impressione di essersi smarriti, dell’avvicinarsi all’altro, di cui si ode l’eco della voce, sono altrettanti stimoli ad avvicinarsi all’universo terrestre dell’altro che si sente partecipe delle proprie esperienze di vita. Nessun fuoco divoratore nelle caverne interiori, nessun vento che possa distrarre dall’amore, solo piccole fontanelle di acqua preziosa per dissetarsi dall’arsura della ricerca dell’amore. L’incontro tra i Segni di Terra non nasce né all’insegna del provvisorio né al mero scopo dell’eros. E’ un incontro che avviene negli strati profondi dell’essere, che coinvolge prima di tutto l’armonia profonda nel concepire la vita in modo provvido e costruttivo, nel voler essere comunicanti nelle gallerie dell’Inconscio, prima che in quelle del Conscio. Spesso viene mossa ai Segni di Terra una critica: il non essere disinteressati, il valutare sempre le conseguenze pratiche del proprio amore, lo scegliere non solo chi ci somiglia, ci ispira amore, ma chi saprà avviare con noi un’azienda, una collaborazione che rechi benessere ad entrambi, senza poter percepire la poesia e il fascino dei due cuori e della capanna.
Il che non significa scegliersi fra ricchi, al contrario. E’ spesso un sodalizio tra poveri, che sentono chiaramente il sostegno di impostazione, il sorreggersi reciprocamente che deriverà dall’unione. Qui sta l’eccitazione, l’appartenersi totalmente, non solo per il sentimento e l’eros ma anche per ciò che è economia di coppia, gli interessi di denaro, di possesso, di proprietà, collegando i propri terminali in tutti i sensi. Il rapporto diviene così completo e totalizzante e corre minori rischi in quanto già in partenza si vale del razionalismo e dell’intelligenza della Terra, che non conosce le entusiastiche punte del Fuoco né gli abissi romanticheggianti dell’Acqua ma è sempre solida, chiara, fine a se stessa, rassicurante. Lungo le battaglie della vita può costituire un grande privilegio.

Il flirt, l’incontro-e-fuga si addicono meno a questi Segni i quali sanno anche in queste circostanze valutare con raziocinio, senza sopravvalutarne l’importanza, i risvolti di appagamento, i limiti e la provvisorietà che spesso sfuggono all’Acqua romanticheggiante e al Fuoco poco riflessivo.
Venere suggerisce al Toro digressioni e passiono erotiche cospicue, alla Vergine evasioni segrete prive di inibizioni, al Capricorno il piacere della doppia vita scelta con consapevolezza, come esercizio di perfezione stilistica, come appagamento alla propria ambizione, profonda anche in amore.
Il luogo deve essere accogliente, protettivo, segreto, raffinato, protetto, morbido, invitante. Musica e tappeti, quadri e comfort, piccole delikatessen gastronomiche da sgranocchiare, una cena intima, vini scelti con cura, il meglio del lusso, dell’eleganza, le premure più ricercate e riflessive, omaggi preziosi, una collana per il Toro, l’ideale.
Per la Vergine tutto questo conta, ma deve esserci una certa aria di inganno, di perversione, di istintualità che si esprime casualmente, il mistero, l’evento che accade e che sembra improvvisato ma è stato studiato nei minimi particolari. Il Capricorno, coraggioso nel sacrificio, si dona un’evasione come giusta alternativa per non soccombere alla massa di lavoro, ai grandi progetti, all’equazione uomo – robot. Qui saranno le confortevoli villotte di campagna, i materassi in foglie di granoturco, i mazzi di erbe secche, i profumi del passato, tendine rétro, mobili severi di fine ‘800, ad ingannare sulla serietà del personaggio che è sensibilissimo, anche se sa condurre una strenua battaglia di difesa e ha cedimenti rari e subito nascosti.

Il sodalizio Terra – Terra riesce nella trasgressione a trovare il modo per coinvolgere tutti senza che se ne rendano ben conto, a gestire l’amicizia con la famiglia dell’amante, a recitare perfettamente ruoli vissuti con intelligente distacco, senza precipitazione.
Amori celebri non ne mancano, in questa serie zodiacale, al contrario. Celebre è l’approccio tra la Vergine Ingrid Bergman e il Toro Roberto Rossellini, regista famoso del neorealismo. Lei gli mandò un telegramma compromettente: ‘In italiano – diceva - conosco solo due parole, Ti Amo’. Nacque una love story che sconvolse la vita dei due: vissero anni di fuoco, ebbero tre figli, tra i quali le gemelle Isabella e Isotta, e l’intensità del legame ebbe echi durevoli fino ai successivi matrimoni di lei e di lui.
Una storia nata probabilmente dalla stima reciproca, di lei per un nuovo regista pieno di talento e di lui per una diva famosa in tutto il mondo, raffinata e bellissima, tanto diversa dalla sua precedente partner, romantica e travolgente, la Pesci sofferta e sofferente, Anna Magnani. Gli appetiti da eros di molte Toro celebri, Lucrezia Borgia, prima di tutto, ma anche Barbra Streisand, la più volte restaurata e perfetta Cher, stregata dalla Luna come dal suo giovanissimo partner, quasi un figlio, un incesto lunare. La sottigliezza virginiana di Maria Montessori, celebre autrice di metodi educativi, che ebbe un figlio illegittimo all’estero e non lo si seppe mai. La mitica Raquel Welch, sogno per decenni di uomini di tutto il mondo, l’inquieta Margaret Trudeau, il simbolo della donna di classe in America, la disinvolta assassina su carta stampata Agata Christie e la divina Greta Garbo. Ecco una galleria di Vergine cui non si può non aggiungere Sofia Loren. Eros e castigatezza, offro ma non concedo.
Nel Capricorno la mitica Marlene Dietrich, lui o lei non aveva poi molta importanza (si parlò a lungo di una festa ad Hollywood cui ella si presentò in smoking con accanto una splendente Dolores Del Rio in abito da sposa); la celebre Madame de Pompadour, la superintellettuale Simone de Beauvoir, per tutta la vita all’inseguimento di un Gemelli mefistofelico come Sartre. E per finire la vergine per eccellenza anche se Capricorno, Giovanna d’Arco.

Tra gli uomini non si può ignorare il fascino di Sigmund Freud e del suo complesso orale – anale, esatta espressione della sua natura di Toro Ascendente Scorpione. La provocazione di Jack Nicholson, lo splendore bisex di Leonardo, il gigionismo di Orson Welles, le volute di danza di Fred Astaire, che si era sposato oltre l’ottantina, mentre Balzac serce alla scenografia taurina i suoi affreschi parigini migliori.

Nel Segno della Vergine l’ineffabile principe consorte della celebre Regina Vittoria, il compagno della Pantera Rosa Peter Sellers. Tra i Capricorno il mitico e intramontabile Elvis Presley, il trasgressivo David Bowie, il possente Cassius Clay dalle molte belle mogli. Un Segno che al di là del pluriconiugato, ma forse non indifferente al fascino maschile, Cary Grant preferiva gestire in riservatezza estrema le sue storie più o meno appassionanti.

Accade a volte che il razionalismo dei Segni di Terra permetta loro di vivere con distacco le piccole love – story di passaggio, mantenendo integro, come in un cassetto a più scomparti, l’amore reale per il compagno o la compagna di sempre. La profondità del sentimento, della galleria interiore consente questo distacco che nulla toglie a chi è da sempre in sodalizio. Perdere la testa diventa pericoloso per un Segno di Terra, proprio perché minori sono le possibilità che ciò accada. L’ambizione, il desiderio di beni materiali, sicurezze, giocano spesso un ruolo fondamentale anche nel sentimento. Si vuole poter offrire molto a chi si ama, lo si vuole con impegno e risolutezza e si finisce per comprare, in certi casi, l’oggetto del proprio desiderio o farsene comprare, non ha poi molta importanza.

Nell’ambito di un’unione consolidata il potersi confidare reciprocamente i successi di potere, ricchezza, evoluzione congiunta, può valere in certi casi estasi sensuali, il vizio del possesso, dell’accumulazione primitiva, del conoscersi reciprocamente a tal punto da scoprire la mancanza di disinteresse, lo sguardo della cupidigia.
Può essere piacevole e al tempo stesso dare il brivido della tensione specchiarsi in un altro che ha i nostri stessi difetti e perversioni, può piacere o non piacere, è questione di gusti e di gusti non facili né alla portata di tutti.

Il romanticismo non è per questo soffocato o distrutto, la Terra per sua stesa natura sa la differenza tra bene e male, tra povertà e ricchezza, tra romanticismo e realtà, conosce l’eternità del tempo, i guasti che il medesimo produce, teme la vecchiaia, sa per natura da sempre di volersi costruire un’esistenza tranquilla, al riparo da eccessivi sconvolgimenti. Gli imprevisti, gli incontri galeotti, il lasciarsi andare all’amore per amore può urtare la suscettibilità dei solidi rappresentanti del Segno del Toro, della Vergine, del Capricorno. Se lo stile venusiano del Toro può spingerlo verso il senso dell’avventura, la Vergine difficilmente sa prendere la decisione definitiva, ama ma non vuole chiarire, ama ma non vuole scegliere, è ambigua per definizione. Vorrebbe avere tutto e tutti in una interpretazione corale dell’amore.

Il Capricorno sa chiudere, aprire, aprire ancora, costruire, si dice che abbia il male del mattone. Sa attendere anni e lustri che l’oggetto del suo amore, distratto, si accorga della sua presenza. Sa crescere socialmente, e presentarsi al momento giusto con le credenziali giuste laddove un tempo era stato respinto magari senza tanti complimenti.
I passi avventati, l’esaltazione e l’ottenebrazione della mente poco e male si addicono ai Segni di Terra, robusti nei loro appetiti, ma guardinghi circa le conseguenze dei medesimi, abili nell’amministrare le loro storie d’amore, capaci di porre un’esca al successo, passione, beni materiali accanto al valore della loro persona. Spesso capaci di offrire a chi li ama ed essi ricambiano un sodalizio di professione, una società commerciale, una compartecipazione, facendosi – come si dice – dei meriti in questo senso. Guidano razionalmente la loro vena creativa, sanno ciò che vogliono, hanno percorso le lunghe gallerie del loro Inconscio e del loro Io interiore, riemergendone con idee davvero molto chiare e quindi privi di illusioni sugli altri ma prima di tutto su loro stessi. Sposano a volte più volentieri un’idea, magari scientifica, pratica, finanziaria, che una persona in carne ed ossa.

Sedurli può essere una vera disperazione per chi, appartenendo ad un impulsivo Segno di Fuoco, ad un curioso Segno d’Aria o ad un romantico Segno d’Acqua, finisca nelle spire del fascino e del savoir faire molto controllato di tutti costoro. Bisogna conoscerne le corde giuste, far leva sull’ambizione, sul desiderio di possesso, sugli incentivi che gli si può offrire. Saggio potrebbe essere impostare il discorso come in una sorta di bilancia nella quale si dà e si riceve ma non si deve mai essere né troppo debitori, né troppo creditori. Nel fare un regalo si sia attenti, non troppo generosi per non essere giudicati degli scialacquatori, non meschini, il denaro è importante e ha sicuramente il suo valore nella vita. Nella sequenza delle età della vita il Toro si esprime meglio nel periodo dell’adolescenza, della gioventù, della spensieratezza venusiana. La Vergine, incerta sulle strade da percorrere, acquisisce con calma la sicurezza di sé e solo oltre i trent’anni riesce ad esprimersi al meglio quelle strategie abili che costituiscono la sua qualità più efficace e sentita.

Il Capricorno ha tempi lunghissimi, non esiste del resto il problema del tempo per questo Segno non a caso governato da Saturno, il Signore degli Anelli, colui che Tolkien, autore capricorniano tra i più prestigiosi, ha definito come un vecchio di 120 anni; il talento pittorico di molti celebri impressionisti, Utrillo per esempio, di Matisse e di molti altri, la spinta economico – finanziaria possente di un Toro doppio (anche la Luna nel Segno, nascita nel bel mezzo di una Eclissi) quale Karl Marx, che esprime bene la pressante urgenza dei problemi pratici per questo Segno e insieme le attitudini artistiche dei problemi pratici che le caratterizzano, la musicalità di Benedetti Michelangeli, sottile connubio tra il migliore pianista e il Segno del Capricorno che in Astrologia simboleggia il Capricorno.
Tutto contribuisce a sfaccettare meglio queste affascinanti personalità del Pianeta Terra. Tra gli autori di favole e trai toreri, per esempio, molti Capricorno celebri, da Perrault a Grimm. Tra i medici e naturisti molti Vergine tra i quali spicca il talento eccezionale e fantasioso di Ariosto. Come raccapezzarsi? Deglutendo poco per volta i bocconcini taurini, sopportando l’estenuante analisi della Vergine, il suo spirito critico perfidamente autopunitivo e non sottovalutando la modestia capricorniana, il distacco affettato verso gli obiettivi raggiunti o da raggiungere.
Tra loro, si conoscono meglio. Giocano in casa, appoggiati sulla loro vecchia Terra rassicurante. Come in un club riservato si riuniscono per giudicare il resto dell’umanità fatto di fuoco provvisorio, di vento instabile, di acqua dispersiva e priva di contenitore. Solo la vecchia, solida Terra ha assistito a mille battaglie e saprà sopravvivere a se stessa. Ha fondamenta, realtà, senso pratico, raziocinio. Non teme e non potrà mai temere nulla, che non sia l’insidia dell’imprevisto e dell’imprevedibile. Il tarlo sottile dell’amore che rode e come un bacillo percorre la caverna sotterranea, le falde più timide, profonde e segrete. E non potrà più essere nascosta. E’ il momento più bello della vita quello in cui un razionale rappresentate dei Segni di Terra perde la testa. Allora le regole non funzionano più e tutto e lecito, per battersi e vincere, naturalmente!