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CartolinaQuasi tutti i giornali che si acquistano in edicola o si consultano in rete, le trasmissioni radiofoniche e televisive, le comunicazioni di massa in genere, contengono una pagina o un momento dedicato all’Oroscopo, nel quale si leggono vita, morte e miracoli dell’umanità, rigidamente divisa in 12 settori, cioè i Segni Zodiacali.
Essi sono: Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci.

Chi studia seriamente Astrologia non condivide questo modo, un po’ troppo disinvolto, di utilizzare una disciplina che ha ormai compiuto il quattromillesimo anno di vita e che ha un passato glorioso alle spalle. Dunque Oroscopo sì, ma ‘per gioco’, se lo leggiamo sui giornali, e soprattutto nella consapevolezza che vi è un modo ben diverso di studiare noi stessi attraverso la disciplina degli Astri. In Cielo infatti, come tutti sanno, vi è il Sole, ma vi sono anche molti altri corpi celesti, da quelli che fanno parte del Sistema Solare (Luna, Venere, Mercurio, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone) a quelli che lontani di alcune galassie scorgiamo nelle limpide sere estive, quando il cercare il Carro dell’Orsa Maggiore, tra le luci stellari, diventa un piacevole momento nella notte chiara di San Lorenzo.
Fare un Oroscopo in breve, vuole dire sistemare nella loro esatta posizione tutti i Pianeti, in specie quelli del Sistema Solare, ponendo al centro dell’Universo l’individuo al momento della sua nascita. L’orizzonte viene così ad essere ripartito in dodici spicchi, ognuno dei quali rappresenta una fase ben precisa della sua vita. Essi si chiamano Case, avremo modo di analizzarle nei loro molteplici significati in seguito.
Quando leggiamo l’Oroscopo sui giornali non teniamo affatto conto che, oltre al Sole, al momento della nostra nascita vi erano Pianeti presenti, e che la nostra vita è complessa e scomponibile in tante parti diverse. Se una persona, per esempio, è nata il 15 aprile, diciamo che appartiene al Segno dell’Ariete, perché quel giorno il Sole si trovava in quella posizione. Contemporaneamente Venere e Mercurio possono essere nel medesimo Segno, la Luna per esempio in Vergine o altrove, e così per tutti gli altri Pianeti. Si capisce così come dividere l’umanità in dodici compartimenti stagni, corrispondenti ai 12 Segni Zodiacali costituisca una profonda imprecisione, o generalizzazione, che può diventare un vero e proprio arbitrio. Ognuno dei Pianeti, proprio per la sua natura, assume un significato diverso se posto in un Segno, o in una Casa particolare e il ritratto della persona emerge da un cocktail ben dosato dei Pianeti che hanno assistito, impassibili ma ben influenti, alla sua nascita.
L’eccessiva schematizzazione, inoltre, fa sì che tutti debbano avere le stesse virtù e difetti, mentre risulta subito come più persone, nate nello stesso Segno, divergano profondamente per struttura e intendimenti. L’Oroscopo è unico, irripetibile, persino i fratelli gemelli, nati a pochi minuti di distanza, hanno una Carta del Cielo differente. Capita sovente, nella consultazione, che un genitore con stupore parli dei suoi figli, molto diversi uno dall’altro, sebbene cresciuti nel medesimo ambiente. Essi hanno un Oroscopo diverso, posizioni Planetarie differenti e il loro Oroscopo si confronta, cioè entra in relazione con quello dei genitori (tecnicamente si definisce Comparazione) in modo unico, alimentando armonie o disarmonie, affinità e differenze. L’Oroscopo, pur corrispondendo allo scatto di una fotografia al momento della nascita, non è statico. Avverte i movimenti dei Pianeti in un certo momento, e si presenta in relazione con l’Oroscopo dei componenti della famiglia, degli amici, di coloro che si incontrano in modo più o meno casuale.
Tutto cambia, continuamente. E’ forse questa la magia che non cessa mai, essere spettatori dei cambiamenti che il Macrocosmo porta nel Microcosmo e viceversa, dal momento che l’individuo, con la sua esistenza, si inserisce in meccanismi profondi che si rispecchiano nell’ambiente esterno.