• istock 000015579600medium
  • fig13
  • Grazia3
  • img286
  • Grazia11
  • IMG 1845
  • IMG 0016
  • IMG 2387
  • 91405
  • Grazia5
  • img287
  • IMG 1649
  • Grazia1
  • IMG 0148
  • img635---Copia
  • Grazia2
  • libreria3
  • IMG 1449
  • img327---Copia
  • libreria2
  • IMG 0075
  • Fasi Luna 034
  • IMG 2385
  • 7
  • 71571 10200126679919496 860902229 n
  • img671
  • IMG 0630
  • 13124921 588656907972503 9179173139051838967 n
  • Grazia6
  • Grazia9
  • 13119029 585680614936799 1656583689704463153 n
  • Grazia7
  • img358---Copia---Copia
  • IMG 0218
  • Grazia10
  • IMG 0125
  • Stone44
  • Grazia8
  • 12107189 583052231866304 1192003733361985030 n
  • galassia
  • 4
  • libreria
  • Mamma1800
  • unnamed
  • Grazia4
  • img668
  • agende
  • IMG 1297

Ed eccoci ai Transiti, il sistema di predizione sicuramente più usato: in particolare, tutti gli oroscopi della stampa sono stesi in base a questo sistema. Per Transito bisogna intendere il reale passaggio di un pianeta nel punto esatto dello Zodiaco dove un altro pianeta, o anche questo stesso, si trovava all’istante della nascita.

Tutto questo è assolutamente normale; lo diventa un po’ meno quando la teoria astrologica afferma che il passaggio reale del pianeta nel punto in cui esso stesso o un altro erano situati nel tema radicale, provoca una sorta di eccitazione di questo punto sensibile dell’Oroscopo che si ripercuote sull’attuale destino dell’individuo influenzandolo a seconda della natura del pianeta che effettua il transito e, analogamente, a seconda della natura del pianeta su cui è effettuato. Ad esempio, quando Giove transita su se stesso, poiché questo pianeta è essenzialmente benefico, il transito sarà felice soprattutto nell’area dominata da Giove, quella della fortuna e della riuscita sociale o economica. Viceversa, quando Giove transiterà sul Saturno natale, il pianeta malefico per eccellenza, non ci si dovrà aspettare niente di buono.
Nient’altro che assurdità, affermano gli scienziati apparentemente a ragione. E in realtà è ben sorprendente che dal reale passaggio di un pianeta nel punto zodiacale dove 10, 20 o 70 anni prima si era trovato un altro astro, possa scaturire qualcosa di preciso. A parte Choisnard, nessun altro statistico d’altronde si è cimentato nei transiti, tanto l’impresa doveva sembrare disperata.
Ho deciso di dedicarmi a uno studio approfondito dei transiti e questo, lo confesso, per una ragione del tutto privata. Tre avvenimenti, assolutamente imprevedibili, si sono verificati nella mia vita e teoricamente sembrano giustificabili con i transiti di Giove, Urano e Nettuno. Ho provato la curiosità di controllare se per caso uno di questi tre avvenimenti fosse corrisposto a uno di quei transiti, e ho constatato con grande sorpresa che tutti e tre si erano compiuto esattamente sotto i transiti previsti dalla teoria astrologica e negli stessi termini previsti. Il primo di questi fatti, che ha interessato la mia vita sociale, nel dicembre 1961, si è verificato quando Nettuno è transitato sul mio Giove natale esattamente nel corso del dicembre 1961; questo transito era benefico, come tutti i transiti di Nettuno su Giove che gli conferisce qualità positive. Poi, il mese di aprile 1964 mi vede lasciare ‘L’Education Nationale’ per entrare nel mondo decisamente chiuso dell’editoria, a cui già da diversi anni desideravo conquistarmi l’accesso, in esatta corrispondenza al transito di Giove su Urano natale, e il fatto fu improntato a quel carattere di bruschezza e imprevedibilità richiesto da questo pianeta recentemente scoperto. Infine un nuovo mutamento improvviso e imprevedibile e finalmente del tutto vantaggioso per la mia carriera sopravvenne l’8 dicembre 1967, quando Urano transitò nel grado zodiacale del mio Marte natale, dalla metà di novembre al 13 dicembre di quello stesso anno.
Ho deciso per prima cosa di eliminare dal mio studio i transiti dei pianeti veloci, Sole, Mercurio, Venere, Marte, perché si verificano tutti gli anni o al massimo ogni due anni, per non parlare della Luna, che compie il giro dello Zodiaco in meno di un mese rendendo così impossibile qualsiasi controllo. In effetti, desiderando assolutamente riscontrare qualche rispondenza, sarebbe impossibile non trovare una qualche contrarietà, un raffreddore di testa, un incidente benigno da mettere in conto a questo o quel transito. Mi è sembrato perciò preferibile limitare l’osservazione agli effetti dei transiti dei pianeti lenti, che si verificano poco frequentemente e le cui influenze sono nettamente percepibili sul destino umano. Ho ritenuto inoltre di eliminare Plutone poiché, come ho già spiegato, la latitudine di questo pianeta si aggira tra i 14° e i 17° collocando così fuori delle rotte degli altri pianeti e, per dirla tutta, fuori dello stesso Zodiaco. In queste condizioni sarebbe difficile ammettere che quando longitudinalmente si trova a passare nello stesso punto dove è situato un altro pianeta, possa agire su quel punto da cui latitudinalmente è molto lontano. Ritengo così che i transiti di Plutone, ammesso che esistano, sono così deboli che tanto vale non parlarne affatto.
La rivoluzione di Giove si compie in 12 anni circa, mentre Saturno compie il giro dello Zodiaco press’a poco in 29 anni. Nella vita di un uomo, questi due pianeti si trovano a passare più volte per il punto occupato da loro nel Tema Natale. Viceversa, per quanto riguarda Urano, la cui rivoluzione è di 84 anni, il transito su se stesso si compie al massimo una volta, mentre Nettuno, che opera sempre in senso riduttivo e di perdita, agisce negativamente rimanendo neutro nei passaggi sugli altri pianeti, insieme a quelli sul Medio Cielo e sull’Ascendente. Come ho già detto, Giove influenza positivamente la vita dell’uomo, salvo nei passaggi sui pianeti malefici, mentre Saturno, che opera sempre in senso riduttivo e di perdita, agisce negativamente rimanendo neutro nei passaggi sui pianeti benefici; in tanta vaghezza, quello che per un uomo sarà favorevole per un altro sarà trascurabile e per un terzo ancora del tutto negativo. I transiti di Giove sul mio Giove natale, nel mio ventiquattresimo anno, e l’anno scorso, nel mio trentaseiesimo, hanno corrisposto a periodi decisamente favorevoli. Viceversa, il transito di Saturno sulla sua posizione natale nel mio ventiduesimo anno non mi ha procurato la minima noia. Gli astrologi mi risponderebbero che il mio Saturno abita in Acquario e forma sestili positivi con Venere e Urano, il che spiegherebbe la sua mancanza di mordente. Ne ho però dedotto che è quasi impossibile fare affidamento sui transiti di questi due pianeti, volendo farsi un’idea del valore di questo sistema di predizione, poiché i loro effetti sono in definitiva poco appariscenti. Per quanto riguarda Nettuno, i cui effetti sono invece fortemente marcati, non ho creduto di dovermici soffermare perché, oltre al fatto che gli astrologi non sono d’accordo sulla natura precisa dei suddetti effetti, questo pianeta si muove con tanta lentezza che nelle mappe di numerose persone non transita su alcun pianeta per tutta la durata della loro vita, e rimane sempre isolato in un angolo deserto del loro tema natale!
Resta Urano. Come insegna la totalità degli astrologi moderni, Urano, quando transita nel punto zodiacale occupato nel tema natale dal pianeta Marte, provoca un imprevisto nel destino, buono o cattivo; sono andato a verificarlo nel mio oroscopo personale. Questo imprevisto del destino era decisamente cattivo quando, nella Carta del Cielo della nascita, i due pianeti erano in quadrato o in opposizione: in questo caso il duro colpo stava per abbattersi sul soggetto. Viceversa, se Urano e Marte non formavano alcun aspetto nel tema di base, o al contrario apparivano in trigono e in sestile, si avevano forti probabilità che un felice imprevisto del destino intervenisse a capovolgere in meglio la sua vita. Questo risultava chiaro e, soprattutto, era facilmente verificabile, sia stendendo i miei temi personali, sia esaminando la vita dei personaggi storici più conosciuti. Intendiamoci bene, non si tratta di uno studio statistico destinato a provare la realtà dei transiti, ma semplicemente di un esame un po’ approfondito per farmi un’opinione diretta.
Urano si muove nello Zodiaco molto lentamente, poiché impiega 84 anni a compiere il giro completo, e sembra passare tre volte su ciascun grado. Una prima volta progredisce in avanti, una seconda sempre seguire un percorso retrogrado e una terza volta si muove in avanti.
Poiché ogni transito si verifica ad una distanza di circa tre mesi, la durata del passaggio di Urano sopra un punto dello Zodiaco copre un periodo di nove mesi. Tenendo conto che l’astrologo raccomanda di prendere in considerazione un’orbita di uno o di due gradi prima e dopo il transito, ho calcolato che l’imprevisto poteva verificarsi nell’arco di un anno, a partire dall’inizio del primo transito. Di fatto, alcuni effetti sono quasi immediati, altri tardivi. Ho anche trovato persona che sono sfuggite a qualunque effetto di quel transito.
Anche André Barbault si interessò di questo transito ed ecco quanto dichiara con chiarezza nel suo Traité pratique: ‘Sotto il transito di Urano-Marte vediamo che Robespierre prende il potere, con conseguenze che si rivelano rapidamente disastrose; Danton è ghigliottinato; Marat assassinato; Napoleone conduce la sua campagna d’Italia; Blanquit è arrestato e deportato; Grant si dimette dalla presidenza degli Usa in seguito ad uno scandalo; Sadi Carnot assume la presidenza della Repubblica con conseguenze disastrose; Blum è vittima di un attentato; Darland è assassinato; Caillaux muore; Mussolini è giustiziato. Se poi, fuori dal nostro gruppo di uomini politici, cerchiamo a caso, in altri temi, quando sia passato nella vita degli uomini di ogni specie durante il periodo di questo transito, vediamo che si sono verificati decessi, lutti, perdite di persone care, incidenti, operazioni, iniziative pericolose o passioni amorose, matrimoni e viaggi. Scorrendo un inventario dei risultati ottenuti, constatiamo che nel 90 % dei casi si tratta di crisi esistenziali acute, lotte per il successo, pericoli, minacce di distruzione… Anche se c’è un 10% dei casi, più o meno, in cui questa configurazione appare felice (sui 12 casi qui elencati Napoleone è un’eccezione di transito pienamente positivo, e Robespierre a Sadi Carnot sono ambivalenti), siamo obbligati a trarre un significato generale, a tracciare una linea direzionale di questo transito Urano – Marte nell’ambito dell’aggressività, della violenza, della distruzione (della propria o altrui vita, parziale o totale), di avvenimenti imprevedibilmente bruschi… Non si riconosce forse in tutto questo la duplice firma di Marte e Urano?

Jacques Sadoul, L’Enigma dello Zodiaco, Palazzi Editore