Cristo sulla sabbia disegnò due pesci, simbolo del Cristianesimo e dell’Era dei Pesci che stava iniziando in senso cosmico, caratterizzata dall’espansione e dal prevalere delle religioni nei confronti dei movimenti politici e di altro tipo. Nessun segno come i Pesci può quindi a buon diritto ritenersi depositario del Credo, e provare la spinta verso il Misticismo e lo pratica nella religione nelle sue forme più alte ed evolute. Nettuno, signore del segno, spicca spesso in posizioni di rilievo in chi intraprende la scelta religiosa.

Una vocazione non può mancare nella vita dei Pesci, e non è detto che sia per la vita, ma può essere ricorrente, latente, alternata ad altre passioni più terrene.
In ogni caso lo spirito religioso cattura il segno, anche attraverso la capacità di cogliere i segni celesti, come miracoli, apparizioni, visioni, sogni premonitori. Il senso medianico dei Pesci sa dare alla vita l’idea di una favola nella quale spesso nulla vi è di scelta liberamente.

Risponde poi allo spirito pescino l’idea di essere comunque pedina di un disegno universale.
La religione fa parte integrante della natura dei Pesci, che ne ha bisogno come del cibo o dell’acqua. Il pensiero della divinità, del dialogo, con il Dio interiore che alberga in noi è insostituibile per chi nasce nel segno dei Pesci.

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