La Voce di Galileo!

Avrei voluto, anzi dovuto, aggiungere qui parecchie altre cose, ma poiché lo spazio stringe serberò le une per il mio Astrofilo, e quanto alle altre, mi risovvenni in un buon punto che posso riassumerle colle seguenti parole dell’immortale Galilei: ‘ La differenza – scrisse quel sommo oggi più partigianamente esaltato che studiato e compreso – la differenza che è tra gli uomini e gli altri animali, per grandissima ella che sia, chi dicesse poter darsi poco dissimile tra gli stessi uomini, forse non parlerebbe fuor di ragione. Qual proporzione ha da uno a mille?

E pure è proverbio vulgato, che un solo uomo vaglia per mille, dove mille non vagliano per un solo. Tal differenza dipende dalle abilità diverse degl’intelletti; il che io riduco all’essere o non essere filosofo: poiché la filosofia, come alimento proprio di quelli, chi può nutrirsene, il separa in effetto dal comune essere del volgo, in più e men degno grado, come che sia vario tal nutrimento.
Chi mira più alto si differenzia più altamente; e ‘l rivolgersi al gran libro della natura, che è ‘l proprio oggetto della filosofia, è il modo per alzar gli occhi…’.
E cogli occhi, mi permetto di aggiungere, anche la mente e il cuore, ond’è, concluderò con Celoria, che ‘la scienza deve essere la principale fattrice di una coltura nuova, e che essa per via della DIVULGAZIONEsoltanto può raggiungere il suo ULTIMO FINE’.

Milano, Settembre 1904

Cap. Isidoro Baroni
Direttore dell’Astrofilo


Immagine: La storica cattedra dalla quale Galileo insegnava all'Università di Padova
Francesco Bertola e Francesco Danesini, Da Galileo alle Stelle, BIBLOS