Una crostata celestiale!

Miei cari Amici delle Stelle,
desidero raccontarvi la storia della crostata della felicità!
Anche gli oggetti hanno un’anima, e a volte coltivo l’ingenua illusione che giungano a noi, come tappa di passaggio, per dirigersi verso altre mete.

Tanti anni fa, erano i primi anni ’90, venne al Corso di Astrologia una gentile creatura. Allora non sapevo che quella conoscenza iniziale sarebbe diventata amicizia. Molto curiosa, devo dire: anche se sono passati diversi anni, ci siamo sempre scritte delle belle letterine.

Non saprei dirvi la ragione, forse è stata la prima letterina, che ha innescato una corrispondenza fatta di busta e francobollo, che non è frequente, ma che mi allieta almeno un paio di volte l’anno.
Gli anni sono passati, e l’altro giorno ha voluto venirmi a salutare: è stata per me una bella sorpresa, ha avuto problemi di salute e situazioni non facili, ma con tenacia, determinazione e forza ha sempre combattuto per tutto ciò in cui crede.

Sua figlia l’ha accompagnata, e ci ha regalato una bella oretta di chiacchiere, ripercorrendo i tempi che furono, quando facevamo i conteggi a mano degli oroscopi, e poi ancora dei primi collaudi con il computer: i grafici erano enormi, non stavano nella pagina, e il buon Piercarlo Caratti, con rara pazienza, veniva ogni volta a fare le modifiche del caso, consentendoci di familiarizzare con il mondo informatico.

C’era un pacchettino, anzi un pacchetto molto grande, che mi è stato consegnato in occasione del nostro incontro: una crostata enorme.
Mi sono commossa, perché lei, attenta Scorpione cui non sfugge nulla, anni fa mi aveva sentito dire che a casa nostra nulla è considerato meglio di una crostata classica con marmellata di frutta. Torte a 4 piani, prodigi della pasticceria svaniscono, secondo l’opinione di tutti i Mirti, di fronte ad una crostata fatta in casa. Lei se lo è ricordato, e subito si sono materializzati accanto a me Alfredo ed Elisabetta, dicendo che era una signora crostata, da tagliare a quadretti, custodire nella scatola di latta. Insomma, potete immaginare, un bel momento di gioia.

La crostata è stata affidata a me, o meglio, l’ho portata io al sicuro, in modo che non ci fossero piccoli buchini al centro fatti per un assaggio fuori orario.
Oggi pomeriggio mentre davo una occhiatina qua e là, non vedo più la crostata. Sparita. Potrei dirvi che potevo fare come Pollicino seguendo le briciole e avrei trovato dove era finita, ma non c’erano neppure quelle!

Dopo un po’ mi ha chiamato Alfredo: tutto contento mi ha detto che aveva avuto proprio una bella idea, circa la crostata. (si sentiva chiaramente che la stava allegramente gustando!)
Vicino a noi ci sono 4 suore, creature straordinarie che pregano sempre per tutti noi.

Non è una frase fatta, è proprio la realtà: pregano per il bene di tutti noi, hanno sempre una parola buona per tutti e vivono in condizioni davvero modeste. Accolgono con gioia tutto ciò che viene loro dato, e sentivo le loro vocine gioiose mentre mangiavano la crostata, con aggiunta una bella bottiglia di vino, per fare un po’ di festa.

Felici e contenti tutti quanti, anche perché siccome la torta era grande, hanno tagliato fette grandi e piccole e le hanno volute donare a tutti coloro che vanno da loro nel pomeriggio, per stare un po’ al caldo e fare merenda. Pensate, persone non giovani che si accomodano per qualche minuto, colmando quella solitudine dilagante che fa sì che non parlino con nessuno per giornate intere.
Insomma, la crostata ha portato felicità, piccola ma al tempo stesso grande, a tanti sconosciuti, che passando di li, hanno ricevuto il messaggio di bene della mia cara allieva.

Conosco i suoi gesti di bene, ne sarà felice. Un gesto di gentilezza a volte colora la giornata, e un piccolo arcobaleno portatile ci è stato donato da un pensiero generoso.
Un mazzolino di fiori stellati, e un quadratino di crostata virtuale a tutti voi, Grazia

Torino, 17 Dicembre 2021