Il colore del Cielo!

Miei cari Amici delle Stelle,
Molti anni fa un quotidiano mi chiese di preparare un articolo divulgativo, dal titolo ‘Il Colore del Cielo. ’
In questi giorni ci siamo dedicati ad un riordino casalingo, dopo la tempesta di pioggia, grandine, vento che ha colpito Torino – e il nostro simpatico pino, che ha resistito alle intemperie preferendo sdraiarsi per non cadere – da un cassetto è spuntato fuori l’articolo. L’ho considerato un presagio positivo, dopo diversi giorni in cui alzando lo sguardo al Cielo, si vedevano nuvoloni e colori della gamma dal grigio al nero.
Lo ritrovate qui, in tutta la sua semplicità, ma creato con amore e dedizione.
A tutti voi il mio consueto mazzolino di fiori stellati e…un abbraccio grande come il Cielo!
Grazia

La tradizione astrologica popolare affianca ciascun Segno Zodiacale ad una pietra preziosa, a numerose erbe curative, a un colore portafortuna. Le attribuzioni si perdono nella notte dei tempi, eppure possono ancora oggi essere agevolmente osservate nelle scelte personali di ciascuno di noi. Versione antica della moderna Psicologia, l’Astrologia ha accompagnato per molti millenni la vita dell’uomo, cogliendone le caratteristiche in ogni manifestazione. Si legge su alcune tavolette babilonesi: “Se Marte è rosso, il Re parte per la guerra”. Esse furono scritte in caratteri cuneiformi in un’epoca nella quale non esistevano Oroscopi individuali, e i sacerdoti-astronomi scrutavano il Cielo per leggervi il destino del popolo e della collettività. Nacque allora l’associazione dell’Ariete, Segno governato da Marte, al colore rosso, vivace simbolo dell’impulsività arietina. Il verde-mela venusiano si addice al Toro, artista ed amante della natura, simbolo dei prati in cui l’animale omonimo pascola ruminando; il colore del cambiamento è tipico del Segno dei Gemelli, governato da Mercurio, puer aeternus, eternamente giovane, pronto a passare da una tonalità all’altra della scala cromatica. Il bianco argenteo della pallida e desiosa Luna corrisponde al Cancro, Segno del Solstizio d’Estate, porta dalla quale secondo la patristica cristiana le anime passavano per incarnarsi e scendere sulla Terra. Chiamato a risanare la Zecca britannica, Isaac Newton, Capricorno con Luna in Cancro, fece coniare monete rigorosamente d’argento, scartando l’oro leonino, troppo esibito e forse oggetto di eccessiva tesaurizzazione. Scontato il giallo-ocra del Leone, emblema del Sole, signore del Segno, dell’oro, della magnificenza e dell’esibizione. Le Roi Soleil, come esempio tra tanti.
Modesta, ma solo all’apparenza, la Vergine, che può identificarsi con il verde sottobosco, il malva, le tonalità pacate delle piante medicinali. Si tratta infatti della farmacista zodiacale. Pastello e raffinati i colori dell’elegante ed elitaria Bilancia, che ‘misura’ lo stile soppesandolo sui suoi piatti che oscillano sempre e non si fermano mai. Per sopportare l’insostenibile leggerezza dell’essere di Scott Fitzgerald e di altri edonisti di ogni tempo….
Rosso bordò vagamente sanguigno e grigio mettono in risalto la carnagione dello Scorpione velleitario, forse erede diretto del chiarissimo porpora antico, che già Virgilio considerava come non più riproducibile nel suo tempo, e come tale colore dell’anima classica. Al Sagittario si addicono tonalità allegre, colori vivaci, come quelle usate dal Sagittario Walt Disney. Di nero saturnino si abbiglia il Capricorno, che preferisce scegliere toni scuri. Non tutti sanno che gli orientali considerano il nero simbolo di gioventù, in quanto i capelli di quel colore sono dei giovani, che, mano mano che invecchiano, imbiancano.
Osserva Nietzsche nel frammento numero 426 dell’Aurora che i greci soffrivano di cecità nei confronti dell’azzurro, colore sempre sognato ma difficile da creare artificialmente. Marco Polo nel 1271 scriveva dall’Oriente: “E qui vi è un’alta montagna in cui si cava l’azzurro ed è il migliore e lo più fine del mondo.” Colore degli schermi computerizzati e dei blue jeans, che oggi imperversa, rappresenta benissimo l’Acquario, espressione di indipendenza e libertà. Ai Pesci si addicono le trasparenze, le tonalità cangianti, che attraversano più colori, seguendo riflessi acquatici e marini, mutevoli e inafferrabili.