21 Domande ad André Barbault!

Miei cari Amici delle Stelle,
Non so se vi è capitato, ma credo di sì, di cercare un libro, un oggetto, e di trovarne un altro, che sembra arrivare per caso, quasi chiedesse di essere preso in considerazione!
Sono convinta (ingenuamente?) che anche gli oggetti abbiano un’anima, e quando accadono questi eventi curiosi arrivo a supporre che si tratti di una motivazione esoterica. E così, in questi giorni, cercavo un articolo che avevo scritto diversi anni fa, e dalla libreria ha fatto capolino l’intervista che ancora nel secolo scorso avevo proposto ad André Barbault.
Mi sono seduta sulla mia poltroncina delle Stelle, e l’ho riletta: ho sorriso, nel percepire il mio timore reverenziale nei confronti di André. Non sapevo allora che saremmo diventati amici, e avremmo intrattenuto una solida corrispondenza fatta di lettere, cartoline, libri con dediche straordinarie. Avevo conosciuto André qualche anno prima, frequentato alcuni suoi seminari, e ricordo che quando gli proposi una intervista, con 21 domande stellari, mi ero stupita del suo parere favorevole. Ripensandoci oggi, non avrei dovuto nutrire alcun dubbio: le persone nobili, i grandi studiosi che mantengono un atteggiamento umile nei confronti della disciplina che onorano, sono sempre disponibili nei confronti di chi desidera studiare seriamente e trasmettere un messaggio importante: tutti possono dedicarsi all’Astrologia, e/o farne una professione, a condizione di non smettere mai di studiare, approfondire, mettersi in discussione, con costruttività, rispettando colleghi e studiosi, spesso stimolanti e innovativi.
Trovate qui le 21 domande che preparai per André, all’epoca non esisteva la posta elettronica e tutto si basava sulla posta ordinaria: fu una vera emozione riceve la sua missiva stellare, e tutte quelle che André ha voluto generosamente inviarmi nel corso degli anni, con la sua bella calligrafia!
Con gli occhi di oggi, le domande appaiono certamente un po’demodé, ma io ripenso teneramente a quegli anni nei quali le pubblicazioni astrologiche in Italia erano rare, gli Oroscopi si facevano a mano, e tutto avveniva con minor dinamismo, ma forse con maggiore intensità, rispetto ai tempi attuali. Racconto spesso che il mio postino dell’epoca, cui ho voluto un gran bene perché mi recapitava pacchetti e lettere con rara precisione, aveva un Mercurio pescino speciale nella mia Terza Casa. La consegna della posta era un rituale quotidiano, quando mi assentavo metteva da parte con cura la posta, che mi consegnava all’arrivo con mia gioia. Così come oggi amo la posta elettronica ho amato con lo stesso slancio quella tradizionale, e ancora oggi scrivo volentieri lettere a mano…

Ecco a voi il testo integrale dell’intervista:
Chi si occupa di Astrologia, conosce bene l’influenza che il pensiero psicoastrologico di André Barbault ha esercitato nei confronti di questa disciplina, trattandosi di uno studioso il cui valore risulta solidamente confermato da opere fondamentali, quali ‘Dalla Psicoanalisi all’Astrologia’, il ‘Trattato’ o da studi in campo mondiale, espressi attraverso la celebre teoria dei Cicli, oltre che dalla sapiente direzione della rivista ‘L’Astrologue’.
Persona schiva, riservata, equilibrata e riflessiva, André Barbault divide la sua vita tra Parigi e la campagna, pazientemente sottoponendosi, ogni tanto, a qualche viaggio verso il Sud, e l’Italia. Ricercatore instancabile, sorprende per l’entusiasmo mai sopito dei suoi interessi, e per la grande serietà di fondo.

Monsieur Barbault, come ha deciso di dedicarsi all’Astrologia?
Mio fratello maggiore, Armand che ha sostituito mio padre, si occupava di Astrologia. Mi ci sono quindi avvicinato per una sorta di imitazione: egli è il mio modello. Si tratta di cose di cui non abbiamo coscienza quando iniziano, ma la loto determinazione di partenza è precisa.

Da quanto tempo?
Dall’età di 14 anni. Di qui scaturisce la mia coscienza crepuscolare…

Ritiene che l’inclinazione per la pratica astrologica sia evidente fin dal Tema Natale?
No. Se mio fratello non si fosse occupato di Astrologia e così l’ambiente in cui mi trovavo, non era inevitabile che io mi ci sarei dedicato, diventando astrologo. Tuttavia, con il mio Urano all’Ascendente-Acquario, entrambi in Trigono con Mercurio in Scorpione, ho ricevuto una vibrazione particolarmente sottile verso questo orientamento. Ma poteva trattarsi di Psicologia, o di altro.

Carta del Cielo di André Barbault, nato il 1° Ottobre 1921 alle ore 17 e 00 a Champignelles, Francia

Ritiene che si possa conciliare l’attività di studioso con quello di Astrologo professionista?
Io sono un semplice ‘ricercatore della domenica’, perché la mia vita è stata ‘divorata’ (e lo è ancora a 63 anni, senza rendite né pensioni) dallo svolgimento della professione. Non si può fare ricerca se non a condizione di averne il tempo. Per me il tempo della ricerca è inevitabilmente limitato. Sono cosciente di non aver dato un decimo rispetto a quanto avrei potuto se avessi avuto la piena disponibilità di me stesso. Il solo vantaggio dell’esercizio della professione nei confronti della ricerca si esprime attraverso lo stimolo indirizzato alla coscienza: dal momento in cui si ottiene una remunerazione, si è tenuti a meritarsela onestamente, si è quindi ‘impegnati’ e responsabilizzati molto di più rispetto a chi fa della ricerca pura, e questo ha la sua importanza. Sono stato sensibilizzato per tutta la mia vita dalla necessità che le mie interpretazioni fossero fondate.

Su quali autori si è formato?
Gli autori che mi hanno dato di più sono stati Morin de Villefranche e Choisnard. Ma mi sono formato da me stesso attraverso un training continuo.

Quali sono a suo parere le sostanziali differenze tra Astrologia Tradizionale e Astrologia moderna o attuale?
Per me l’Astrologia definita ‘moderna o di oggi’ non è che una continuazione di quella tradizionale, in quanto quest’ultima costituiva una psicologia potenziale, più incosciente che cosciente di se stessa; la prima ha sviluppato la sua vocazione psicologica. Attualmente l’Astrologo sa bene che è il suo ‘essere psicologico’ che funziona quando egli interpreta, e che è importante la sua preparazione psicologica, se vuole operare bene.

Lei crede in un futuro dell’Astrologia?
L’avvenire dell’Astrologia? Certamente. E’ anche, ne sono convinto, una Conoscenza di grande avvenire. Va da sé, oserei dire.

Quali sono a suo parere, i peggiori difetti degli Astrologi?
La cosa più terribile per l’Astrologo è forse di vincere la partita contro il suo egocentrismo e la soggettività di sé medesimo. ‘L’altro’ è un qualcosa che occorre raggiungere, ciò che non è possibile fare se non attraverso la cancellazione o la trasparenza di sé medesimo.

Lei è uno dei massimi esponenti mondiali dell’Astrologia. Quali caratteristiche ritiene le abbiano consentito un ruolo di tanto prestigio?
Non si deve cercare altro che la passione per l’Astrologia, passione di un appassionato (nel senso caratteriologico dell’espressione: EAS).

Come suggerisce di prepararsi ad un giovane aspirante astrologo?
Ci sono molti consigli da dare. Il fondamentale è principale forse consiste nel raccomandare la stesura di un numero cospicuo di Temi Natali e di darsi da fare al massimo per arrivare alla loro interpretazione. L’Astrologia comporta troppi rischi di errore. Si deve quindi evitare la fretta eccessiva nell’interpretazione, posando bene i piedi in un terreno solido.

Si serve dell’Astrologia per la sua vita personale?
Naturalmente l’Astrologia applicata al mio Tema Natale mi è stata di aiuto in quasi tutta la mia vita e nelle circostanze più importanti dell’esistenza. Davanti a qualsiasi cliente un Astrologo deve dirsi sempre: ‘Al mio posto, che cosa faresti? ’ (tenendo conto naturalmente di ciò che egli è). All’inverso, davanti ad una situazione obiettiva, mi dico: ‘Che cosa diresti su questa circostanza si presentasse a un tuo cliente? ’

Quali ritiene possano essere i rapporti ottimali tra Astrologia e Scienza?
La domanda è troppo diretta e generale per poterle rispondere con chiarezza. Il rapporto di equilibrio tra Astrologia e Scienza mi pare si possa riassumere, per un Astrologo, in un cammino di razionalizzazione della sua pratica personale affinché il suo vissuto sperimentato si inserisca nella logica della vita.

Si può conciliare il ruolo di Astrologo con quello di Psicologo?
Collegare Astrologia e Psicologia? Ah, no, questa, poi!
Per quanto si colleghi, si tratta di discipline così diverse o estranee, a grandi distanze l’una dall’altra. Nel momento in cui è esatta, una vera interpretazione astrologica entra nel cuore della Psicologia. Si deve comprendere che la Psicologia è all’interno dell’Astrologia, e che la prima si opera nella seconda, costituendo entrambe un unico fenomeno. L’impressione di avvicinarsi, trovare un punto comune, collegare, costituisce il segno che l’Astrologia non è ancora giunta al punto giusto di maturazione.

L’analisi astrologica può prescindere secondo lei dalla presenza dell’individuo esaminato?
Esistono differenti livelli di interpretazione, diversi approcci di lettura. Ve ne è uno che consiste nell’interpretare un Tema: nell’interpretare un Tema iniziando da zero. Perché mai? Non si resta influenzati, e si può agire nell’ignoranza totale dei valori di fondo. Ma la messe migliore, i risultati più soddisfacenti, naturalmente, si ottengono attraverso un incontro tra colui che interpreta e l’oggetto della sua analisi, seguendo i ruoli del cieco e del paralitico.

Lei crede nell’insegnamento dell’Astrologia?
L’insegnamento dell’Astrologia è come quello di tutte le altre discipline. Meglio passare per quella via che non passarci affatto. D’altra parte poiché la vera conoscenza astrologica non scaturisce da se stessi, sperimentando attraverso l’impegno diretto, ciò che gli viene espresso dagli altri non costituisce che un’indicazione di massima, un percorso suggerito da cartelli indicatori, stampelle o punti di riferimento verosimili.

Ci dica una opinione sull’Astrologia Esoterica.
Astrologia Esoterica? Questa etichetta riguarda cose tra loro cosi differenti che non saprei come rispondere. Ciò che so, in ogni caso, è che noi abbiamo prima di tutto bisogno di luce: bisogna scoprire, per approdare ad un sapere trasparente e pulito. Più avanti, dopo aver raggiunto tale chiarezza, ci si può offrire il lusso di un vero Esoterismo. Quando il segreto non è evoluzione, non si tratta che di una truffa.

L’attuale grande voga dell’Astrologia va a vantaggio o svantaggio della nostra disciplina?
Lo sviluppo dell’Astrologia nella società attuale è segno di un inconscio collettivo che, dopo una corrente di affermazione individuale, rinnova attraverso la comunione tra l’uomo ed il mondo la nostra crisi di società che fa rivivere il sentimento della sua appartenenza al cosmo. Da questo punto di vista è bene che l’immaginario ci preceda; è ancora necessario che l’Astrologia degli Astrologi non lo deluda. L’alta marea non è sufficiente, ma può portare una bella barca….

Lei è spesso ospite di Congressi di Astrologia in Italia e all’estero. Quali ritiene possano essere le differenze sostanziali nelle diverse regioni?
Non sono totalmente un ‘uomo da congresso’. E’ praticamente un’eccezione che opero in Italia, che è il paese fuori di Francia in cui mi sento maggiormente bene e dove conto ottimi amici. Non posso quindi confrontare i congressi italiani con quelli degli altri paesi. Suppongo che non vi siano grandi differenze tra loro: molte parole…. Il vantaggio sta soprattutto nell’incontrare amici e colleghi.

Sono migliori le donne o gli uomini, come Astrologi?
Vediamo, ed è chiaro, sono le donne ad avere maggiore inclinazione per l’interpretazione astrologica, perché la psiche femminile è molto più vicina dello spirito maschile all’animo umano che costituisce il cuore dell’interpretazione astrologica. Gli uomini sono più dotati per la tecnica, la teoria, l’intellettualità del soggetto; ma far parlare un Tema, a parità di conoscenze, è opera più adatta alla donna.

Astrologia Umanistica, Astrologia Deterministica, esistono dei punti di contatto?
Quando si conosce l’Astrologia e la si ama a tutti i suoi livelli e in tutti i suoi aspetti, non si possono costruire dei cassetti separati e nulla è scindibile dalla ricerca fondamentale dell’animo umano nel suo divenire. Vivere è essere nella durata del nostro spazio esistenziale nel tempo: ciò rende inseparabile il settore psicologico da quello previsionale.

Astrologia e Religione, alternativa o collaborazione?
Ricordo la mia definizione epistemologica dell’Astrologia: un sistema creato dall’animo umano per l’animo umano, ritrovando così la Psiche e la sua dimensione nei confronti dell’Universo, il suo specchio. L’Astrologia affianca dunque il fenomeno religioso, ma non è una religione, né deve essere tale, in difetto di un’essenza ‘antropocosmologica’, attraverso la quale l’uomo è unito al cosmo.

Merci beaucoup, Monsieur Barbault!

(Pubblicato su Linguaggio Astrale n. 58, Anno XV, Primavera 1985, pagg. 55 - 60)