Honoré de Balzac, Toro anche a tavola!

Le 150 ostriche assaporate a cena con ingordigia da Otto von Bismark erano dovute al suo impulsivo appetito aretino di nato il 1° aprile 1815? Per Marlon Brando, antico sex-simbol nato il 3 aprile 1924, il burro dell’Ultimo tango a Parigi ha dato inizio a un’obesità irreversibile.

In Astrologia il cibo è correlato al segno del Toro, capace di raffinatezze insuperabili. Tipico rappresentante Honorè de Balzac (20 maggio 1799). Vi appartiene anche il regista Ferreri, autore de ‘La grande abbuffata’. Al Toro si addicono buoni vini d’annata, salse speciali, la qualità che vince sulla quantità. I Gemelli invece non amano sedere a tavola, camminano e aprono il frigorifero, mangiano mentre leggono, a tutte le ore. Possono scegliere cibi esotici per gusto di novità. Il Cancro va alla ricerca del tempo perduto, come il grande Marcel Proust (21 luglio 1871). Adora i riti notturni, vini bianchi, molluschi e champagne, luci soffuse, ambiente intimo. Ernest Hemingway (21 luglio 1899) era assiduo dei migliori bar del mondo.

Il cibo come scusa per bere bene, acque purissime e vini prelibati, al Leone come sempre si addice il meglio. Solo bei ristoranti per Redford, De Niro, Dustin Hoffman e altri fascinatori. Inseguiti dai creditori implacabili non si negavano i lussi Alessandro Dumas padre e figlio (24 luglio 1802; 27 luglio 1824). La tavola di D’Artagnan è la migliore per il Leone: Napoleone, Mussolini, Fidel Castro, ecco tre despoti leonini anche a tavola.

Risparmiosa la Vergine ipercritica: dice di patire la minestrina, nasconde il cioccolato finissimo e lo consuma con gioia erotica. Malata di stitichezza, alterna glorie gastronomiche a diete da fare accapponare la pelle. Maurizio Costanzo (28 agosto 1938) ha scelto da sempre la prima alternativa. La Bilancia non ama i cuori e capanne. Insegue l’insostenibile leggerezza dell’essere, come Scott Fitzgerald (24 settembre 1895), vuole luoghi di élite, dove il cibo sia complemento dell’ambiente. Sono i pasti raffinati di attori venusiani come Catherine Deneuve e Marcello Mastroianni.

Per il chiacchierato Scorpione buoni cognac d’annata, piatti di selvaggina, filetti flambé. Tipico il macho Richard Burton con la pesciolina Liz Taylor nella Bisbetica domata. Sapori corposi per una vitalità prorompente: priapico Paganini (27 ottobre 1782), demonico Dostoevskij (11 novembre 1821), più piccolo e diabolico Roberto Benigni. Mandragora e afrodisiaci in un pasto segreto preludio alla seduzione.

Più tranquillo il Sagittario: gode di ciò che la vita gli offre, adora barbecue e ampi spazi, in campagna. Picnic e pasti improvvisati come piace al Centauro-sempre-in-viaggio maestro di utopie. Stoico il Capricorno, mele cotte e tisane. Tentatelo con stuzzicanti sottaceti, perderà la testa. Il segno dell’ambizione non può sciupare il tempo mangiando! Può fare indigestione di potere, ma non di cibo.

L’Acquario risente spesso di eccessi zuccherini, adora dolci e abbondanze, cibi futuristi, cucina artistica e creativa. Giulio Verne (8 febbraio 1828) presagisce bistecche liofilizzate, alimentazione macrobiotica, fast food sulla Luna. I Pesci sono dubbiosi anche nel cibo, preferiscono vini bianchi, cannibali nello scegliere crostacei o branzini al forno. Tra loro Manzoni (7 marzo 1785) e Victor Hugo (26 febbraio 1802), descrittori perfetti di derelitti e perdenti, buone forchette nel privato, con cuochi e servitù.

 

 

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